29- my darling

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Draco ed io avevamo concordato di allontanarci da tutti i presenti, i quali si stavano riversando nei salottini per prendere il the serale. Avevo visto troppe persone e mi era bastato, necessitavo stare con Draco e Draco soltanto.

Lo stavo seguendo verso il giardino. Mi stava gentilmente tenendo la mano mentre ci stavamo dirigendo da qualche parte che solo lui sapeva. Sembrava che si inoltrasse verso il centro del labirinto, ma non ero totalmente sicura di ciò.
Lo osservavo mentre cercavo di non incespicare nel suo grande mantello.

La neve cadeva copiosa, ma sembrava che stesse accennando di smettere.
Ci avviammo silenziosamente nel labirinto di siepi e Draco si destreggiò tra le strette vie erbose.

Per un momento Draco si girò a guardarmi e mi rivolse un sorriso caldo. Arrossii.
Era veramente interessante e per giunta, era estremamente attraente. Avrebbe dovuto laccarsi i capelli più spesso, li donavano ancora, ora che era cresciuto. Mi ricordavo ancora, i primi anni di Hogwarts. Applicava il gel in quantità enormi e sembrava quasi ridicolo, ma ora.......ora era semplicemente etereo. Forse, il motivo erano quei due ciuffetti che gli erano scappati alla sostanza appiccicosa.

Arrivammo al centro del labirinto e ci sedemmo sulla panchina di pietra, accanto alla fontana ghiacciata. Mi tenne le mani e mi guardò a lungo negli occhi.

"Draco?" chiesi insospettita dopo alcuni secondi di silenzio. Si vedeva che era distratto, ma non sapevo da cosa.
"Mhh?" rispose avvicinandosi al mio viso. Al quale d'istinto mi scostai.
"C'è qualcosa che non va? Sei silenzioso stasera-" mi zitti appena mi prese delicatamente il viso.
"Shh" e mi baciò. I miei pensieri prima si fermarono di colpo e poi ripresero a girare vorticosamente nella mia testa. Non avevano logica, ne senso compiuto. Avevamo entrambi perso la testa. Approfondì il bacio spostando le mani e poggiandone una sulla mia coscia e una dietro la mia nuca. Io mi tenevo stretta al suo mantello. Tutto il freddo che mi stava facendo gelare, scomparve, e venne sostituito da costanti ondate di calore.

Mi staccai. Ero senza respiro e le mie guance bruciavano come il Sahara a nelle sue ore più calde. Draco mi diede un bacio a stampo prima di allontanarsi leggermente. Lasciando una mano sulla mia coscia.

"Scusami. Certe volte non riesco a controllarmi, specialmente con te." arrossii di nuovo, ma questa volta cercai di nascondermi con i ciuffi dei miei capelli.
"Ehi, guardami" mi prese delicatamente il viso e lo allineò con il suo. Fece un'espressione sorpresa e si mise a ridere.
"Sei ancora così timida con me?" le mie sopracciglia si corrugarono.
"E' la prima volta che faccio tutto questo....insomma, provare qualcosa per qualcuno, baciarlo, sentire la stretta al petto ogni volta che lo guardo, sentirla ancora di più quando viene ferito"- mi fermai perché ero leggermente imbarazzata.
"Sei, mhh, sei incredibile. Sei veramente tutto quello che ho sempre desiderato." Nave colpita e affondata. Berenice affoga nell'oceano dei suoi sentimenti.

Come aveva fatto a dire una cosa così con tanta leggerezza? Quelle parole sembravano il vento dolce primaverile che arriva ad Aprile. Il mio cervello non stava più ragionando.

"Dai andiamo, voglio mostrarti il mio posto segreto." Si alzò e mi tese la mano. La afferrai e ci incamminammo.

Il posto era un piccolo scorcio ad un lato del labirinto, che si apriva verso le campagne inglesi. C'era un'altra panchina di pietra che guardava quella bella vista. A destra c'era un albero innevato che si stendeva verso lo scorcio e abbelliva il tutto.

"Vengo qua a leggere- fece una pausa- la prima volta che cominciai a provare interesse per te, mi avevi ricordato questo albero. E' una jacaranda. Di natura produce dei fiori color lavanda, ma verso l'autunno diventano quasi blu. Ora, so che è un'associazione stupida, ma mi ha sempre portato conforto. Tu sei simile a lei, bellissima e silenziosa." lo guardai. Ero ammutolita. Egli mi guardò e poi nascose il suo viso tra le mani.

"Non sono bravissimo in queste cose. Scusami." A quel punto fui io a ridere.
"Sei dolce, questo basta e avanza."

All'improvviso un brivido di freddo mi colpì la spina dorsale.

"Ti dispiace se rientrassimo? Sono anche un po' stanca." Il biondo annuii e invece di prendermi la mano, mi strinse a sé e rientrammo nella villa.

**************
Stavo per andare a letto. Ero veramente stanca e non ci vedevo più dal sonno. Ero sul momento per congedare Draco quando lui, di punto in bianco, parlò.

"Dormi con me." mi girai verso il biondo.
"Cosa?"
"Dormi con me, voglio sentirti vicina."
"Non lo so Draco."
"Ti ho già vista mezza nuda e abbiamo già dormito insieme, ti ricordi il temporale?" non capivo perché mi stavo facendo così tanti problemi. Ero un pochino imbarazzata tutto qua. Sospirai.
"Vado a cambiarmi" dissi e sparii nella mia cosiddetta camera. Mi cambiai e restai con una semplice camicia da notte bianca, leggermente trasparente ma che non lasciava niente totalmente in vista. Mi lasciai i capelli sciolti e corsi senza far rumore nella stanza di Draco.

Appena entrai chiusi la porta silenziosamente e mi girai per cercare il mio ragazzo, il quale era steso a petto nudo sul letto con un libro, che chiuse subito appena mi vide. Sgranò un po' gli occhi e mi squadrò.

"Che c'è ora?" chiesi indispettita.
"Vieni qua e basta" il suo tono era un ordine, anche se l'aveva detto in tono quasi scherzoso.

Mi sedetti sul margine del letto e lui scostò le coperte per farmi entrare.

Ci stendemmo e mi girai verso di lui, il quale si era già avvinghiato a me. Mi baciò. Fu un bacio al quanto lungo. Mi scostai un pochino per rifugiarmi sul suo petto.

"Buonanotte darling" e con un bacio sulla fronte, mi cullai nelle braccia di Morfeo.

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