Braccialetti-Chap.5

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<<Mi arrendo, non ce la faccio.>>
<<Ce la puoi fare Aid non é difficile.>>

Erano due ore che cercavo di insegnare al ragazzo come fare dei braccialetti a mano, ma era davvero impedito.

<<Non me ne puoi fare uno te e basta?>> Mi chiese poi.

Io lo guardai e poggiai il mento su una mano.

<<E cosa ottengo in cambio?>> Chiesi poi.

Li ci pensò su un attimo.

<<Potrei portarti fuori a cena.>> Spalancai gli occhi a quella sua proposta.

<<Mi stai chiedendo un appuntamento Aid?>> Chiesi poi buttandola sul ridere anche se in realtà penso di aver mancato in battito.

<<Una specie. Stasera dovevo uscire con alcuni miei amici, potrei presentartelo e magari pagarti da bere.>> Disse.

Ammetto che un po' speravo di passare una serata da sola con lui...

Ma ero anche felice del fatto che forse avrei trovato degli amici.

<<D'accordo, ma ora fuori, altrimenti non finirò mai di prepararmi.>> Dissi al ragazzo che ridacchiò per poi salutarmi e uscire dal mio appartamento.

Guardai l'orologio appeso al muro che segnava le 18:30, ciò significava che avrei avuto solo due ore per prepararmi.

Ce la possiamo fare.

Mi buttai subito in doccia lavando per bene anche i capelli e quando uscii tornano in camera in cerca di qualcosa da mettere.

Dopo ben venti minuti e quattordici mila cambi finalmente avevo trovato cosa mettere: un semplice vestito nero senza spalle con alcuni fronzoli che davano movimento alla gonna.

Mi truccai velocemente concentrandomi su un eye-liner un po' piú carino rispetto al solito e infilai dei Dottor Martens ai piedi, giusto per prendere qualche centimetro in piú.

Uscii di casa e in poco tempo arrivai davanti al locale che mi era stata indicato e lí davanti ci trovai proprio il ragazzo che mi aveva invitata.

<<Ehy>> Mi disse e io ricambiai il saluto dandogli un piccolo abbraccio.

<<Sei bellissima.>> Disse poi.

Non ve lo sto neanche a dire il colore delle mie guance in questo momento.

<<Grazie. Anche tu stai molto bene.>> Dissi sorridendogli.

Appena entrammo nel locale ne rimasi affascinata.

All'interno l'atmosfera era buia con luci tenui e arredamenti scuri, ma le chiacchiere e le risate delle persone lo rendevano comunque accogliente.

Aid mi portò a un tavolo dove trovai seduti Jace, Sarah, Charlie e altre persone che non conoscevo.

<<Sarah, Charlie e Jace già li conosci, loro sono Sofia, Dylan, Cole e Justin.>> Tutti i presenti al tavolo mi salutarono e lo steso feci io salutandoli.

<<É un vero piacere conoscerti, Aid non fa altro che parlare di te da settimane.>> Disse Sofia e io sorrisi girandomi verso il diretto interessato che abbassò lo sguardo con le guance leggermente rosse.

<<É un piacere anche per me conoscervi. Non sapevo conosceste anche voi Aid.>> Dissi girandomi poi verso i gemelli Dylan e Cole.

To the man I loved too much - Αιdαη GαllαghεrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora