Teenage dream-chap.7

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Vi consiglio di leggere la prima parte del capitolo con "Towards the sun" perché ho preso ispirazione da quella canzone per scriverlo🫶🏻

La mattina dopo mi alzai abbastanza presto. Non mi ricordai molto della sera prima, ma ricordai perfettamente tutto quello che avevo bevuto.

<<Ahi...>> Sussurrai mettendomi le mani sul viso, un mal di testa lancinante mi colpiva le tempie.

Sentii il mio cellulare squillare e lo presi rispondendo.

<<Ciao Beatrix, ti disturbo?>> Mi chiese Mathias.

<<Nono tranquillo. Che succede?>> <<Beh, l'agenzia per cui hai lavorato la scorsa volta è stata molto felice dei tuoi lavori e Sarah e Charlotte, te le ricordi vero? Hanno messo una buonissima parola su di te e mi hanno chiesto se ti andasse di lavorare ancora per loro. Allora, accetti la proposta?>> Mi disse, io non captai tutte le parole, ma compresi comunque il concetto base.

<<Certo, assolutamente.>> Risposi con un sorriso.

Lui mi salutò e poi attaccò la chiamata.

Mi rigirai nel letto un paio di volte per poi alzarmi.

Mi guardai allo specchio.

Santo cielo.

I vestiti erano gli stessi di ieri sera, in testa sembrava avessi un nido e il trucco era tutto colato e rovinato.

Mi diressi subito in bagno e mi lanciai sotto la doccia.

Lasciai l'acqua fresca scorrere sul corpo, portandosi via tutte le emozioni della scorsa serata.

Quando uscii dalla doccia tamponai i capelli con l'asciugamano e mi vestii, infilandomi un pigiama pulito.

Mentre mettevo il dentifricio sullo spazzolino sentii il cellulare squillare e andare a prenderlo in camera.

Il mio cuore perso un battito dalla sorpresa di leggere Aid il piú bello❤️ sullo schermo.

Risposi. <<Ciao.>> Mi disse lui e io ricambiai il saluto.

<<Come va? Ieri sera eri parecchio sconvolta.>> Disse e l'imbarazzo mi ricoprì completamente dalla testa ai piedi, divenni rossa tanto quando il pupazzo di Red sul mio letto.

<<Si, ehm, bene e grazie per avermi accompagnata.>> Risposi sedendomi sul letto.

<<Tranquilla. Ehm, ti va di andare a fare un giro stasera? Noi due. Insomma, solo se ti va.>> Notai nella sua voce una punta di imbarazzo e sorrisi come una scema.

<<Certo, mi andrebbe molto.>> Risposi.
<<Bene, allora passo a prenderti alle nove, ci vediamo dopo Bi.>>
<<Okay, a dopo Aid.>> Dissi per poi chiudere la chiamata.

Mi sdraiai sul letto prendendo un respiro profondo.

Mio Dio.

***

Alle otto e trenta ero già pronta, seduta in salotto torturandomi le mani ansiosa.

Cavolo, ero stata invitata a uscire dal ragazzo che mi piace.

Il ragazzo che mi piace, in realtà non ero sicura che mi piacesse, ma stargli vicino mi faceva uno strano effetto.

E che ieri avrei voluto baciarlo.

Cacchio. Sono fottuta. Completamente fottuta.

Quando il campanello suonò sobbalzai.

To the man I loved too much - Αιdαη GαllαghεrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora