Jade-Chap.15

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<<Ma dov'è Aid?>> Chiesi ai miei amici i quali però mi risposero che non ne avevano idea.

Lo ammetto, dopo quello che era successo non vedevo l'ora di rivederlo.

Anche solo la sua presenza riusciva a rilassarmi, a non farmi pensare a nulla se non a lui.

La droga più pericolosa al mondo, l'amore.

<<Eccoti finalmente!>> Sentii dire da Justin e mi girai verso il ragazzo che ci stava venendo incontro.

Il sorriso però mi morì sulle labbra quando vidi la ragazza al suo fianco.

Abbassai lo sguardo sulle loro mani intrecciate.

Era una ragazza alta, non più di lui, con dei capelli corvini e la frangetta che le copriva parte del viso delicato, degli occhi talmente verdi da far quasi paura.

Quando arrivarono davanti a noi il mio sguardo rimase fisso sul ragazzo che ci salutò calorosamente.

<<Ragazzi, vorrei presentarvi Jade, la mia ragazza.>>

A quelle parole potei sentire un forte crack nel petto.

Mi si mozzò il respiro.

La sua ragazza?

Tutti i miei amici si presentarono ed entrammo insieme nel locale in cui avremmo cenato.

Ci accomodammo tutti al tavolo e i miei occhi non riuscirono a distogliere lo sguardo dalla ragazza seduta a pochi posti da me.

Era così bella. Indossava una canottiera verde militare, che metteva in risalto il colore chiaro della sua pelle diafana e i capelli scuri, abbinata a dei jeans marroni che ricadevano larghi sulle scarpe bianche.

Al collo portava una collana con l'occhio blu contro il malocchio o, come dico io, anti-sfiga, e un'altra invece un po' più corta fatta di piccole perline anch'esse verdi, dello stesso colore degli occhi del ragazzo.

Notai solo in quel momento che anche Aid ne portava una simile al collo, dello stesso colore degli occhi della ragazza.

Lei parlava e rideva con i miei amici mentre rimaneva avvinghiata al braccio del ragazzo al suo fianco.

Dovrei esserci io al suo posto.

Sarah si girò verso di me pizzicandomi leggermente il gomito.

Mi accarezzò dolcemente la schiena capendo la situazione.

<<Vado un attimo in bagno, torno subito.>> Dissi per poi scappare letteralmente via da quella stanza.

Appena entrata feci scattare la serratura e poggiai le mani sul lavandino prendo dei respiri profondi.

Cercai di trattenermi, ma le lacrime furono più forti.

Avevo sempre pensato che piangere per un ragazzo fossa una cosa stupida, c'erano problemi molto più grandi nella vita che uno stupido ragazzo, e ora mi ritrovavo qui a piangere, accasciata sul pavimento freddo e sporco di un bagno pubblico, per colpa di un ragazzo.

Andiamo Bi, sta calma.

Pochi minuti dopo tornai al tavolo e iniziammo a mangiare.

Poco dopo l'ora di cena in quel locale iniziarono a mettere la musica e molte persone si alzarono per ballare.

<<Balliamo?>> Sentii Jade porgere la domanda al ragazzo al suo fianco.

<<D'accordo.>> Rispose lui stringendole la mano e portandola nel centro del locale mischiandosi alle persone.

To the man I loved too much - Αιdαη GαllαghεrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora