Gli Occhi di Maria-Chap.26

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Inizialmente questo capitolo non doveva essere cosí, ma alla fine é venuto fuori da solo e non ne sono molto convinta quindi fatemi sapere se vi é piaciuto oppure se preferite che lo cambi💗

<Sei sicura sia buona? A me non convince dall'aspetto...> Si lamentó il ragazzo davanti a me con la forchetta sospesa in aria mentre io già mi gustavo i miei ravioli.

<Non provare a dire che un cibo servito in Italia non é buono. Sono verdure!> Dissi.

Lui mi guardó e finalmente si decise ad assaggiare quella Ribollita tipica toscana.

<Oh mio Dio> Esclamó. Io sorrisi compiaciuta. <Te l'avevo detto...> Cantilenai.

La cena andó benissimo, avevo fatto assaggiare an Aid migliaia di piatti durante quei giorni e li aveva amati uno piú degli altri.

Dopo circa un'oretta ci alzammo e decidemmo di andare a fare un giro in centro, magari di prendere un gelato.

<Aid.> Dopo un po' che stavamo camminando richiamai l'attenzione del ragazzo al mio fianco.

Forse non é una buona idea...

Pensai.

Lui si giró verso di me chiedendomi se andasse tutto bene nel vedere il mio sguardo basso.

Io mi fermai, ancora con la mano tra la sua.

<Posso fidarmi di te... vero?> Era una domanda stupida e lo sapevo bene, ma gliela feci comunque.

Lui mi guardò confuso. <Certo che ti puoi fidare di me. Bi, é successo qualcosa? Mi stai facendo preoccupare.> Dissi facendomi alzare lo sguardo verso di lui.

<Vieni con me.> Dissi solo iniziando a camminare.

Aidan's pov

Seguii la ragazza in silenzio, notai che continuava a tenere lo sguardo basso e mi stava davvero facendo preoccupare.

Qualche minuto dopo arrivammo davanti a un grande cimitero con l'entrata fatta di mattoni gialli e la scritta grigia scura.

<Mi vuoi per caso seppellire?> Buttai lí cercando di far sorridere la mora, ma questo non funzionò.

Quando la guardai meglio notai che aveva gli occhi lucidi.

<Amore, stai bene?> Le chiesi cercando di incrociare il suo sguardo che però rimase fisso sul pavimento.

Ad un certo punto si fermò e guardò ai nostri piedi, mi lasciò la mano e infilò entrambe nelle tasche della giacca di pelle che indossava.

Spostai lo sguardo verso il punto che stava guardando e mi sentii terribilmente stupito per non esserci arrivato prima.

Massimo Leali e Ludovica Frassi

Le due lapidi grigie erano una affianco all'altra ed entrambe erano abbellite con dei bellissimi fiori rosso fuoco.

Sono i suoi genitori.... Mi ha portato alle lapidi dei suoi genitori.

<Sono i loro fiori preferiti. Sole dice che quando sono nata mia madre ne aveva la stanza d'ospedale piena.> Spiegò.

Io rimasi con lo sguardo su quelle pietre, stupito.

<Quelli invece li mette sempre Ryan, dice che gli ricordano il colore dei miei occhi, e anche di quelli di mio padre. A quanto pare li ho presi da lui.> Continuò.

Spostai lo sguardo verso dei piccoli fiorellini azzurri posti ai piedi della lapide del padre.

Ero sicuro di averli già visti da qualche parte.

To the man I loved too much - Αιdαη GαllαghεrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora