Dabi's pov
Mi avvicinai ai due a passo spedito con i pugni tanto stretti che le unghie mi si conficcarono nei palmi. Appoggiai una mano sulla spalla del tipo e misi l'altro braccio tra lui e y/n per cercare di creare una distanza tra i due.
-Ha detto che non vuole venire con te, sei sordo per caso?- ringhiai
-oh? E tu che vuoi? Comunque certo che viene con me, guardala, è ovvio che lo vuole.
-viscido bastardo, smettila di guardarla così e staccati da lei.
Riuscii ad allontanare y/n da lui e gli tirai un pugno in faccia, ma era talmente ubriaco che immaginavo non gli avrei fatto male.
-ehi ragazzo, cerchi rogne? Fatti gli affari tuoi- barcollando cercò di afferrarmi e senza alcuno sforzo evitai le sue mani. Quando si girò e tornò all'attacco, gli feci lo sgambetto e prendendogli un bracio glielo torsi dietro la schiena.
-vecchio lurido, ti ho detto di lasciarla in pace, mi hai sentito? O devo spezzarti qualche osso per fartelo capire?
-ahia! E va bene! Scherzavo, non la toccherò più...
Lo lasciai andare, mi alzai e mi tolsi la polvere dai vestiti. Quando mi girai vidi che y/n si era avvicinata alle altre due ragazze (che a quanto pare non si erano accorte di nulla) e disse loro di tornare a casa; quindi pagò il conto e mi si avvicinò.Ricordati. Stronzo fino in fondo.
Y/n's pov
-lo hai fatto di nuovo- dissi solo.
-eh?
-ti sei comportato in tutt'altro modo che da Villain.
-dovevo lasciare che quel verme ti importunasse?
-non intendevo questo.. solo che non capisco. Non dovrebbero non interessarti cose del genere?
-sono un cattivo, non un viscido disumano.
-hai un senso distorto della giustizia, lo sai?- sorrisi. -comunque grazie, mi hai salvata.
Lui voltò lo sguardo e borbottò un -come ti pare-
-evita di uscire ancora con quelle due, non mi sembrano molto affidabili- mi disse indicando le mie amiche, che continuavano ad ascoltare la band e a cantare a squarciagola.
-già... sarà meglio che resti con loro. Grazie ancora.
-cosa? Vuoi sul serio rimanere qui? Adesso chiamo un taxi per loro e ti accompagno a casa.Eh?
-vuoi rapirmi? Torturarmi? Uccidermi, finalmente?
-non sei divertente.- prese il telefono e compose un numero- Sì pronto? Salve, può far arrivare un taxi...-
Smisi di ascoltarlo e mi persi nei miei pensieriDevo capire. Perché tutta questa gentilezza? Non è che... no, stupida y/n. Come puoi pensate di piacere a uno come Dabi?
Eppure...Quando il taxi arrivò, caricammo le due ubriache e Dabi pagò il tassista nonostante le mie proteste.
-non rompere, faccio io- mi disse in fine con fare autoritario.
Poi ci avviammo verso casa mia; solo in quel momento mi venne in mente una cosa:
-Dabi, perché non hai chiamato un taxi anche per me?
-ma hai visto in che guaio sei finita prima al bar? Ti pare che ti faccio salire in macchina di uno sconosciuto, magari altrettanto vecchio e lurido come quello di prima?
Arrossii violentemente e cercai di nasconderlo girandomi dall'altra parte.
-che hai?- mi chiese
-n-nulla..
Sul suo viso apparve un ghigno
-non sei spavalda come l'ultima volta che ci siamo scontrati, eh?
-è-è diverso, smettila!- cominciai a gesticolare e questo lo fece ridere.
Quando mi calmai un po', mi feci coraggio e gli chiesi per la millesima volta il perché dei suoi comportamenti.
Prima che rispondesse, però, arrivammo davanti a casa mia e quando lui vide che mi ero fermata, disse:
-bene, ce la fai ad arrivare alla porta senza che ti attacchi qualcuno?
Ci pensai un po' su e poi gli risposi:
-mia madre è via per lavoro... vuoi un tè?
-cosa?-MA CHE FAI? Idiota, stai invitando un ragazzo mezzo sconosciuto, un Villain per giunta, in casa tua?
La cosa più preoccupante è che non mi sento minacciata da lui...-oh no non-non fraintendere n-non è come credi.. voglio solo parlare, cioè, sempre se ti va, ecco- ero diventata più rossa di prima e guardavo dappertutto tranne che i suoi occhi.
Lo sentii sbuffare, ma poi acconsentì e mi seguì dentro casa.
Fortunatamente avevo sistemato il salotto quella mattina: la stanza era decisamente più presentabile del giorno prima.
Dissi a Dabi di fare come se fosse a casa sua e lui si sedette in divano.
-vuoi il tè? O preferisci altro?
-solo un bicchiere d'acqua.- mi rispose guardandosi intorno.
Dopo che glielo ebbi portato, mi sedetti sulla poltrona e cercai di trovare il coraggio di tornare sull'argomento riguardante mio padre.
-allora... ecco...
-ho chiesto in giro, nessuno conosce tuo padre. Sembra nuovo tra i Villain.Oh cavoli come faceva a sapere che volevo chiedergli questo? Beh... non che abbiamo molti altri argomenti di conversazione..
-va bene, grazie comunque per averci provato. E... grazie di nuovo per prima..
-è la quindicesima volta che mi ringrazi.- sembrava non vedesse l'ora di andarsene. Ma allora perché aveva accettato di entrare?
Feci un respiro profondo e poi dissi:
-è stato un errore chiederti di entrare. Puoi andartene se non vuoi stare qui, ti ho già ringraziato e ora non abbiamo più nulla da dirci.- mi alzai per portare in cucina il suo bicchiere e la mia tazza di tè.
Quando tornai in salotto, Dabi si era alzato e vidi che mi stava guardando.
-cosa c'è?- chiesi -ho qualcosa in faccia?
Era molto silenzioso, non capivo a cosa stesse pensando.Forse se mi avvicino e mi sforzo un po' posso leggergli nella mente...
Avanzai di qualche passo e gli appoggiai una mano sulla spalla
-Dabi, ti senti bene?Non mi da fastidio, non mi fa male, non provo rabbia. È... rassicurante
Allontanai di scatto la mano. Sapevo che non avrei dovuto sentire quei pensieri. Usare il mio Quirk con le persone significava sempre violare la loro privacy.
Cosa intende dire?
No, non sono affari tuoi, smettila.-y/n...
Deglutii. Sentirlo sussurrare il mio nome mi aveva fatto uno strano effetto
-Dabi... inizio a preoccuparmi. Stai bene?
Non sembrava stesse male. Era più... confuso? Forse ero io quella confusa, non stavo capendo nulla.
La situazione non migliorò quando lui mi prese la mano e se la posò sulla guancia piena di cicatrici
-tu...- provò di nuovo -sei l'unica il cui tocco non mi abbia infastidito.
-eh?Oh cavoli, il mio stomaco sta iniziando a fare le capriole. Calmati, y/n, non farti strane idee.
-forse... forse è ora che tu vada. Sembri stanco.
La sua mano era ancora ferma sulla mia vicino al suo viso. Eravamo lì fermi in mezzo al mio soggiorno a fissarci negli occhi. Rimanemmo immobili per non so quanto tempo, finché non fu lui a spezzare l'incanto.
Ma invece di allontanarsi, come credevo avrebbe fatto visto il suo atteggiamento misterioso e silenzioso, beffardo e scontroso, si avvicinò ancora di più.
E mi baciò.Helloooo
Come state? Sto scrivendo questo capitolo il 1 Gennaio 2021 alle 01:37 am ahahah
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto😌
Se volete datemi qualche feedback/consiglio/opinione🥺
Al prossimo capitolo❣️
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Amami e basta
FanfictionY/n è appena entrata alla Yuuei perché vuole diventare una Hero. Tra i banchi di scuola fa amicizia con molte persone, ma fuori incontra qualcuno di ancora più speciale. Lui è un Villain: stronzo, scontroso e strafottente. Ma tra i due nasce qualco...