introduzione

427 86 32
                                    

Ogni giorno la stessa storia: sveglia, scuola( lavoro), casa, studio, sport( per alcuni), ancora studio e la giornata è già finita. Sembra monotono vivere nell'ignoto. Tendiamo sempre a procrastinare le cose importanti che non abbiamo voglia di fare, e rimandandole, una parte di noi crede di non doversene occupare mai. Infatti quest'enorme tendenza nel dire "Lo faccio domani perché ho più tempo" non è la vera forza di volontà che ci spinge ad avere più attenzione e più precisione alle cose rimandate, ma è semplicemente una scusa che usiamo per sentirci meno in colpa. Diamo per scontato che ci sia un domani e che noi in questo nuovo giorno ci sentiremo più energici e più volenterosi. Alcuni, effettivamente, mantengono la parola data a se stessi e si occupano di ciò che non volevano fare, altri invece continuano a dire che lo faranno il giorno dopo e poi diranno che sarà meglio compiere il tutto un altro giorno dopo ancora, fino a che si dimenticheranno cosa avrebbero dovuto fare e non lo faranno più. Infine tra i procrastinatori per eccellenza esistono coloro che rimandano tante volte o anche una soltanto, ma il giorno che nella loro testa si spegne l'idea di posticipare e sono pronti ad agire, si spengono loro stessi. I procrastinatori per eccellenza avevano pensato finalmente di prendere l'iniziativa ma non potranno più renderla realtà, come coloro che si dimenticano le faccende rinviate per il troppo tempo che le hanno rimandate. Persone diverse, decisioni diverse, stessa conclusione.
Non sapremo quando moriremo perciò dobbiamo rendere ogni giorno il miglior giorno per morire. "Oggi ho fatto tutto e sono soddisfatto, se morissi ora sarei fiero di me stesso perché mi sono realizzato".
La nostra fine non deve essere un pensiero costante, portatore di ansia e tensione. Ma dobbiamo ricordarci che non saremo eterni, perciò non rimandiamo in eterno.

Per riuscire bene in un test dobbiamo sapere quante ore abbiamo per svolgerlo. Nella vita, il più grande quesito, non sappiamo quanti mesi, giorni o secondi avremo per essere felici, per crescere, per sorridere, per piangere, per soffrire, per cadere, per rialzarsi e per rialzare gli altri. Diamo più tempo alle cose che rendiamo importanti, posticipando quelle che per noi sono più leggere e ci danno meno soddisfazioni. Gestiamo il nostro tempo a seconda delle priorità che abbiamo: dobbiamo "solo" capire quali sono le nostre priorità.
E se vi dicessi che esiste un luogo dimenticato da tutti, dove gli abitanti sanno perfettamente l'età in cui moriranno e cosa causerà la loro morte.
Eppure non sono tanto più felici di noi, anzi...

Vite differenti con la stessa fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora