capitolo 1

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Ciao mamma sono sempre io, Rose. Nonostante tu non ci sia più da 3 anni ti penso sempre. Una figlia non dimentica mai sua madre anche dopo tutto quello che è successo. Ho deciso di scriverti (anche se non leggerai mai le mie parole) perché oggi è il mio diciassettesimo compleanno. È il momento della mia morte, sarà l'anno della mia morte. Già, perché è da quando sono nata che cerchi di cambiare il mio destino; di impedirmi di morire. Quando avevo appena 2 giorni ti è arrivata la lettera dal ministero principale del Sistema, dove erano elencate cause e età della mia morte. Il Sistema manda una lettera ai neogenitori per annunciare come moriranno i loro figli: "Non ribellarti al Sistema e vivrai quanto stabilito". Eppure tu dopo aver letto la lettera sei andata a protestare. Per anni hai mandato messaggi di contestazione e mai hai voluto rivelare come e quando sarei morta, né a me né ad anima viva. Hai addirittura bruciato la lettera che ti era stata inviata e hai detto: "ho già perso mio marito, non starò immobile mentre qualcun altro decide il destino di mia figlia", o almeno, è questo che la nonna si ricorda.
Crescendo ti ho detto tante volte di farla finita con questa ribellione contro il Sistema, ti ho detto mille volte di dirmi almeno cosa c'era scritto nella lettera. Ma mi hai tenuto all'oscuro di tutto. Mi continuavi a ripetere che non c'era bisogno che io sapessi perché avresti cambiato le cose. Non sapevo quando saresti dovuta morire realmente, ma sono certa che il Sistema abbia anticipato la fine della tua vita. L'ultimo ricordo che ho di te è il biglietto attaccato al frigo con la calamita della farfalla, adoravi quella calamita. Le parole sul post- it erano scritte frettolosamente:" Ci sono quasi! Ci vediamo stasera, il pranzo è in frigo. Baci, mamma."
Non sei mai più tornata, la nonna mi ha detto che una volta aveva letto una delle tante lettere di protesta che avevi scritto e che avresti ,poi, inviato al Sistema. L'aveva letta mentre dormivi e mi raccontò che ricordava la frase:" A 17 anni sarà ancora una bambina, vi prego, posticipate in qualche modo la sua morte, ho bisogno di Rose nella mia vita".
Ho capito che la mia morta sarebbe avvenuta nell'anno dei miei 17 anni anche se non me lo hai detto, avresti potuto, avresti dovuto. Non so come ma almeno so quando... più o meno.

Mi manchi, non nego che tu mi abbia trascurato in questi anni, lo so che non era facile per te ma non capivi che non lo era nemmeno per me. Avremo potuto essere felici nel poco tempo che avevamo insieme. Forse saresti comunque morta prima di me o forse no.
Mi hai lasciata sola, c'è la nonna ma sai che è diverso, mi manchi e mi mancherai per sempre, non smetterò mai di dirlo. Sarà un periodo difficile per me: e se cosa amo fare di più al mondo mi ucciderà? Non lo saprò prima e quando lo scoprirò sarà tardi...

Ti scriverò ancora anche se non dovrei: non leggerai mai le mie lettere come il Sistema non ha letto mai le tue.
Può darsi che sono troppo dura con te, volevi proteggermi ma mi hai abbandonato e questo non te lo perdonerò mai.

Rose

Vite differenti con la stessa fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora