capitolo 10

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Ciao figlia mia,
se stai leggendo questa lettera sarai sicuramente a casa mia. Scusa per il disordine ma ho avuto degli ospiti improvvisi ed indesiderati. Ora ti spiegherò tutto ma non farti prendere dall'agitazione: non si può fare più nulla.
Ormai qualche giorno fa mi ero finalmente deciso a riportare il libro; io e te ci eravamo messi d'accordo che avremmo lasciato stare per il momento ma io ho sempre voluto solo il tuo bene, così mi sono preparato per uscire ed andare al Ministero, quando qualcuno ha bussato alla mia porta. Non aspettavo nessuno ma comunque sono andato ad aprire. Ti confesso che avevo molto timore. Aperta lentamente la porta mi sono ritrovato davanti un mio collega con due uomini armati alle sue spalle. Non immagini il mio sospiro di sollievo...prematuro. Il mio amico mi disse solamente "Mi dispiace". Quelle due parole di scusa diedero come il consenso ad una guardia di entrare in casa mia, mentre l'altra cercava di trattenere la mia opposizione stringendomi le braccia. Inizialmente ho provato a ribellarmi, poi ho pensato fosse un normale controllo e mi sono immobilizzato credendo così che gli uomini del Sistema pensassero che non avessi nulla da nascondere, anche se tensione dipinta sul mio volto gridava il contrario. Mi hanno trascinato via con loro, senza aver preso niente da casa: hanno aperto tutti i cassetti e le mensole ma non hanno trovato nulla. Speravano di poter infangare il mio nome già lurido, sì perché non ero a conoscenza del reale motivo del mio sequestro finché non mi hanno arrestato. Da quello che ho capito avevano inserito un nuovo impianto di videosorveglianza nel Ministero e mi avevano scoperto mentre mi aggiravo nell'edificio, al quarto piano... purtroppo per loro il furto l'ho compiuto qualche giorno dopo, quando le telecamere erano in tilt e non c'erano guardie. Perciò mi hanno arrestato... ma non sapevano la verità, la sospettavano, speravano di scoprirmi ma no.
Comunque, il libro contiene un codice per rintracciarlo, non te lo avevo detto per non farti preoccupare quando lo avevamo, perciò è strano che non lo abbiano trovato. Non inserirò le coordinate, né sapranno chi sta leggendo la lettera, perché non scriverò nessuna informazione rilevante per loro. La nostra posta è continuamente tracciata, quindi tutto ciò che è stilato in questo messaggio probabilmente lo avevano già scoperto oppure, anche se non lo sapevano, non potranno farmi nulla. Sai perché? Perché sarò già morto e non avranno nessun motivo in più per giustiziarmi. Questa è la mia lettera d'addio, prima del processo mi hanno permesso di scrivere un ultimo SMS e una lettera, non so se sia stato furbo mandare tutto a te. Non si aspettavano la mia idea, ma quando ho chiesto di fare in questo modo piuttosto che inviare due SMS (come da regolamento) mi hanno detto subito di sì. Infatti i diritti dei condannati sono nulli, ma almeno si possono mandare due messaggi con il cellulare a due persone e il soprattutto il Sistema deve rispettare la privacy di questi contenuti (almeno finché la persona non viene giustiziata). Io sono stato furbo, o sono stato solo padre? Avrei potuto scriverti un lungo SMS contenente tutto ciò, ma sarebbe stata la stessa cosa? Ti conosco così poco per lasciarti già ma so che ami le lettere, le adori.
Ho appena bagnato questo foglio con le mie lacrime, vorrei dirti di persona quanto mi dispiace per essere stato così, anzi per non essere stato proprio. Sono un vigliacco che non ha mai potuto fare veramente il padre, poi quando la conosce si affeziona alla figlia e permette a lei di fidarsi e infine? Muore.
Se potessi tornare indietro dopo che mi hanno ucciso verrei da te a raccontarti che l'altra parte non è così fredda e buia come tutti se la immaginano, oppure se è davvero triste e gelida ti direi che anche nell'aldilà sarei con te, a proteggerti.
Io ti aspetterò sempre, del resto, dove posso andare? Ma tu cerca di raggiungermi tra tanto tanto tempo, perché tanto io sarò sempre e comunque lì. Non hai avuto dei genitori che hanno cresciuto te e i tuoi figli con tantissime attenzioni, non hai avuto dei genitori che sono invecchiati e mentre lo facevano si prendevano cura del giardino e di un bel cane...ma sicuramente hai avuto dei genitori che ti amavano tanto, hanno sbagliato spesso perché ti hanno protetta in modo errato, ma ti hanno protetta (o ci hanno provato). Questa voglia di cercare la verità ti ha scaraventato in casa mia e ha permesso di conoscerci, non spegnere mai quella tua curiosità. Non sai cosa ti riserva la vita. Quando sei a conoscenza di avere poco tempo cerchi di raddoppiarlo in qualche modo e alla fine se non ci riesci vivi intensamente solo i granelli finali della tua vita. Meriti di più, meriti una vita nuova. Ti auguro di moltiplicare il tuo tempo ma soprattutto di godertelo fino all'ultimo secondo.

Per sempre tuo se lo vorrai,
Papà

Vite differenti con la stessa fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora