15.

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Per quante volte aveva ascoltato un racconto delle sue amiche, dimenticare una notte di divertimento – sesso – con qualcuno non doveva essere difficile

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Per quante volte aveva ascoltato un racconto delle sue amiche, dimenticare una notte di divertimento – sesso – con qualcuno non doveva essere difficile. Una sola notte, in fin dei conti, non era nulla. Togliersi un capriccio, spegnere un desiderio, togliersi quel tarlo dalla mente senza rimpiangere di non averlo fatto. Quello era stato. Una sola notte. Divertimento. Ma per Hermione non sembrava essere così. Malfoy le aveva dimostrato quella sera cosa voleva. Glielo aveva dimostrato una volta, poi due, poi tre... poi perse il conto. Eppure, ricordava bene cos'era successo, rivedeva quelle scene chiaramente nella sua mente.

«Hermione, tutto bene?» le chiese Ginny mentre si dirigevano verso la Sala Grande per il pranzo.

«Certamente, Ginny.» rispose velocemente la mora, stringendosi i libri al petto. «Perché me lo stai domandano di nuovo?»

«Ti vedo nervosa, è per caso successo qualcosa?»

«No Ginny, sono solo terribilmente stanca. Con tutti questi compiti da fare e le feste che si avvicinano... poi lo sai, il freddo lo odio.» farfugliò distrattamente e la ragazza al suo fianco annuì.

«Promettimi che non ne farai parola con nessuno.» lo sussurrò con estrema difficoltà, quando ormai si ritrovò completamente nuda sotto lo sguardo inquisitore del ragazzo. Lui corrugò la fronte, poi alzò gli occhi al cielo.

«Te l'ho già detto, Granger. Non sono come mono neuroni dotati dei tuoi amici-»

«Malfoy!» lo pizzicò con forza sul petto, probabilmente gli avrebbe lasciato anche il segno. Lui scattò indietro, dovendo prendere un lungo e profondo respiro per non controbattere allo stesso tono. «Tu promettimelo e basta, che ti costa?»

«Cosa cambia, improvvisamente ti fidi della parola di una Serpe?» sbottò lui. Hermione lo guardò e quasi lo supplicò con lo sguardo, come se avesse vergogna di quel desiderio nascosto che stava mettendo in atto. Averlo per una notte. «Ti garantisco che non ne farò parola con nessuno, contenta?» aggiunse poi, tornando delicatamente ad accarezzarle le gambe nude. Hermione annuì, tra l'incertezza e l'eccitazione che ormai non riusciva più a nascondere. «Te lo prometto.» sussurrò poi, serio, prima di tornare sulle sue labbra come per suggellare quella promessa.

E come lei stessa aveva richiesto, non ne aveva fatto parola con nessuno. Nemmeno con Ginny, che sicuramente avrebbe potuto aiutarla e capirla. Ma aveva preferito tenerselo per sé, stretto in qualche angolo della sua memoria. Addirittura, era riuscita a credere che non raccontandolo a voce alta si sarebbe riuscita a convincere che quello che lei ogni notte – e anche in ogni momento della giornata – ricordava, era solo uno scherzo della sua stessa mente.

«E poi quell'uscita con Krum della settimana scorsa com'è andato?» domandò Ginny, sedendosi al suo fianco. La sala grande era già addobbata per il Natale, anche se mancavano ancora tre settimane. Ma mentre Hermione già pensava al futuro che le aspettava a casa dei suoi genitori, ma Ginny la riportò indietro.

Venere e Marte; Dramione.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora