«Hermione, chiudi i libri almeno quando facciamo colazione?» chiese Harry, portando una mano sulla pagina del libro aperta.
«Eppure, proprio la scorsa settimana mentre quei due si urlavano contro, poi hanno ceduto...cederete pure voi, si vede.»
«Io... sto solo ripetendo. Vi ascolto.» li rassicurò Hermione, riportando lo sguardo sul suo libro di pozioni.
«Comunque stavo dicendo...» riprende Ron, allungando il braccio per recuperare un'altra manciata di biscotti, anche se aveva ancora il piatto e la bocca piena. «...che dagli occhi...»
Hermione portò l'attenzione proprio su Draco, erano giorni che non lo vedeva. In quel momento sembrava abbastanza divertito dalla scena che gli si presentava difronte, sorrideva leggermente e non sembrava infastidito come il suo solito. I suoi occhi erano azzurri cristallini, come l'acqua.
«Hermione, tu che ne pensi?» la interpellò Ginny, quasi godendosi l'espressione confusa della sua migliore amica. Hermione aprì la bocca pronta per dire qualcosa, poi ricordò che non aveva ascoltato una singola parola di quello che Ron aveva detto. «Ron caro, vedi che non importa a nessuno?»
«Ad Hermione non importa di Quidditch, è ovvio!»
«Eppure era all'allenamento!» gli ricordò, sorridendo soddisfatta.
«Mi hai trascinato lì!» accusò Hermione, non sapendo però in cosa andasse ad immischiarsi. «Volevi che guardassi se lui...se l'allenamento...volevi che guardassi e basta!»
«Allora perché ti ha guardato così?»
«Volevo solo allontanarti dai libri.» si giustificò Ginny, fulminando con lo sguardo la sua amica. Hermione però non le prestò attenzione, perché aveva già portato lo sguardo su qualche tavolo più in là. Lui non la stava guardando, doveva togliersi quell'idea dalla testa.
«Harry, non ho mai visto due persone trascorrere del tempo insieme se non hanno interesse di stare vicino.»
Lo sguardo di Draco vagò nella sala, poi si posò sul tavolo dei Grifondoro, su Hermione. Lui sostenne il suo sguardo, freddo e tranquillo come sempre, come se avesse programmato anche quello scambio di sguardi.
«Non sei un assassino, Draco.»
Però qualcosa era cambiato, non si aspettava di trovarla lì, alla parte opposta alla sua, a sostenere il suo sguardo senza prestare attenzione ai suoi amici. Doveva togliersi quell'idea dalla mente.
«Oh, andiamo ragazzina! Digli che ti piace e finiamola con questo strazio.»
Hermione abbassò lo sguardo, non riuscendo più a reggere quegli occhi azzurri che la scrutavano senza un minimo di emozione. Doveva togliersi quell'idea dalla mente.
«Sai cosa faranno questa sera?» fu di nuovo Ron a richiedere la sua attenzione. Fosse successo qualche mese prima ne sarebbe stata onorata, in quel momento era solo annoiata. Riportò lo sguardo sul suo amico, cercando di non spostarlo nemmeno di un solo centimetro, dato che proprio dietro di lui riusciva ancora ad intravedere due gemme azzurre che ancora la guardavano. «Un duello!»
«Ma chi volete prendere in giro? Sapete quante volte abbiamo visto ragazzi di queste due casate nascondersi in questa stanza? Sono gli opposti che attraggono, e voi siete fuoco e scintille!»
«Tra chi?» domandò Ginny, dopo aver dato una leggera gomitata la fianco della sua amica.
«Serpeverde. I soliti.»
«Soliti, quindi Draco Malfoy e...?»
«Nott.» rispose Neville, aggiungendosi alla conversazione di soppiatto. «Io andrò, voi?»

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Venere e Marte; Dramione.
FanficIl quinto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts comincia come di consueto il 1° settembre. Mentre nel mondo magico nasce la paura per l'imminente guerra tra Voldemort ed Harry Potter, un altro incontro oscuro nasce tra i corridoi nasco...