Hermione sfogliava il suo libro di pozioni mentre il Professor Piton toglieva il coperchio al calderone. Harry al suo fianco sussurrava qualcosa a Ron, su quanto fosse annoiato dalla lezione e di quanto avrebbe voluto saltarla per vedere Cho. Infatti, dopo poco, fece un cenno con il capo alla ragazza che sorrise imbarazzata. Hermione quasi si sentì schifata da quell'attenzione che a lei non era mai stata rivolta. Quella mattina era incominciata male. Nel peggiore dei modi.
Come prima cosa, appena aperti gli occhi, aveva dovuto sopportare Ginny che urlava per tutta la camera perché Grattastinchi aveva distrutto la pergamena del compito di storia. Inoltre, erano ben cinque giorni che doveva sopportare di guardare Malfoy consapevole di essere tentata di accettare la sua proposta, ciò nonostante, non si era presentata a nessuno degli incontri come avevano programmato quella mattina in cui erano stati insieme. E lei, per quanto lo evitasse, lo ritrovava sempre lì. Draco, infatti, anche se non si era ancora preso la libertà di bloccarla come suo solito per imporle di avere spiegazioni, si era premurato di rendere la sua presenza abbastanza pesante da infastidirla.«Hermione, come mai non alzi la mano?» la risvegliò Ron, dandole una gomitata sul fianco. Hermione alzò lo sguardo e vide Piton studiare con attenzione i suoi alunni, come se fosse in attesa di una risposta. La mora scosse il capo, lasciando intendere che non sapeva la risposta.
«L'Amortentia è il Filtro d'Amore più potente del mondo, per questo il Ministero della Magia ne vieta la produzione e la distribuzione.» iniziò Piton, riprendendo a camminare tra i banchi degli studenti. «...assume un odore differente seconda i gusti e le preferenze della persona con cui entra in contatto e assumendo l'aroma di ciò che la attrae maggiormente.» aggiunse, lasciando che alcune delle ragazze presenti si avvicinarono. La prima fu Cho, che descrisse perfettamente il profumo di Harry, stessa cosa per Lavanda che descrisse quello di Ron, infatti ritornò al suo posto guardando attentamente il suo ragazzo che le sorrise. Si avvicinarono anche le ragazze di Serpeverde, ma nessuna disse a voce alta ciò che sentì. «Signorina Granger, vuole approfittare anche lei?» domandò Piton e le sembrò addirittura ironico in quella domanda, tanto da farla tentennare se dovesse realmente avvicinarsi al calderone o meno. Fece dei piccoli passi, poi si alzò sulle punte.
Erba tagliata, pergamena nuova, menta.
Quasi le venne voglia di abbandonare la stanza. Decise di non dirlo a voce alta, tornando al suo posto proprio come avevano fatto le ragazze di Serpeverde, ma non riuscì a non portare lo sguardo sul soggetto proprietario di quel profumo. E Draco la stava già guardando, quasi a ristabilire un ordine implicito, di come lei fosse ormai già con entrambi i piedi nella sua trappola. Affiancò di nuovo Harry e Ron che non attesero a domandarle cosa avesse sentito, ma lei rispose vagamente. Si estraniò completamente dal resto della lezione. Riuscì a trovare una spiegazione logica a quella situazione: la pozione mostrava il profumo che più le attraeva, ed era ovvio per lei sentire l'ultimo profumo che le era piaciuto, ma da qualche parte nella sua mente sapeva bene che non era così. Che c'era qualcosa in più.Quando finalmente uscì dall'aula la sua unica intenzione era quella di abbandonare quel piano e non metterci mai più piede, pronta per correre via, ma non le fu permesso. «Non ti permetto di sentire il mio profumo nell'Amortentia.» lo sentì sussurrare, mentre le teneva il braccio dietro la schiena. Cercò di liberarsi malamente da quella stretta, ma non ci riuscì. Draco l'aveva trascinata verso il lato più buio del corridoio, un posto perfetto per lui, che si era mosso solo per attaccare la sua preda.
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Venere e Marte; Dramione.
ФанфикIl quinto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts comincia come di consueto il 1° settembre. Mentre nel mondo magico nasce la paura per l'imminente guerra tra Voldemort ed Harry Potter, un altro incontro oscuro nasce tra i corridoi nasco...