Headcanon || Letters to Lily • Nove

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James e Peter si chiedevano dove fossero finiti i loro amici. Erano spariti e non avevano idea di dove fossero andati. James era certo di aver visto Sirius seguire, in maniera circospetta, una massa di capelli rossa; e lui sapeva benissimo di chi fossero.

Solo una persona in tutta Hogwarts possedeva quei capelli, quel tipo di rosso - perché James sapeva che i suoi erano vere e proprio fiamme - quella lunghezza e quella brillantezza. Aveva passato così tanto tempo ad osservarla e ad ammirare quel fuoco che lo aveva fatto impazzire fin dal primo momento, che era impossibile per lui non sapere di chi fossero. Anche se li avesse visti senza occhiali non avrebbe mai creduto che non fossero di Lily.

Peter seduto accanto lui sprofondato tra i cuscini guardava il caminetto emettendo di tanto in tanto piccoli sbuffi, James credette che somigliasse un po' ad una locomotiva. Era in attesa di ricevere notizie e aspettava inerme che quelle arrivassero.

Poi dal buco del ritratto comparvero entrambi, con sorrisi impossibili da non notare e soprattutto mano nella mano.

Si fermarono un attimo, come se solo in quel momento si fossero accorti di appartenere ancora ad un mondo, come se avessero abbandonato quella bolla di realtà parallela in cui evidentemente si erano rifugiati fino a qualche secondo prima.

«Che avete da guardare?» Chiese Sirius guardando gli altri ragazzi che avevano smesso di fare quello di cui si stavano occupando. «Lui è il mio uomo. E se non vi va bene, potete andare a farvi fottere.»

Il viso di Remus divenne paonazzo e tirò Sirius per un braccio mentre prendevano posto accanto ai loro amici, anch'essi spettatori di quel teatrino.

«Ebbene?» Chiese James interessato.

«Io so cosa stai per dire», cominciò Sirius in quarta.

«E invece non lo sai», rispose subito l'altro. «Sono piacevolmente sorpreso, anzi mi ero iniziato a chiedere se fosse opportuno rubarvi le bacchette e rinchiudervi in uno stanzino.»

«Tu... tu lo avevi capito?» Chiese Remus attonito da quella confessione.

James scoppiò a ridere e si passò una mano tra i capelli. «Piuttosto dovreste chiedervi chi non lo aveva capito», spiegò per poi poggiarsi con i gomiti alle ginocchia e guardarli per bene mentre Peter al suo fianco guardava prima uno e poi l'altro con un sorrisetto. «Come mai finalmente avete parlato?»

«Lily», rispose Sirius osservando lei e Alice entrare in quel momento in Sala Comune.

«Lily?»

«È stata lei a convincermi a parlargli», spiegò Remus. «Lei ci aveva visti, un po' di tempo fa, e lo sapeva. Oggi però mi ha aiutato a capire che se era quello che il mio cuore voleva, allora non c'era niente di male ad ascoltarlo.»

James guardava Remus ammirato mentre gli raccontava come Lily avesse colto con le sue mani il suo cuore e lo avesse rassicurato. Si era occupata e presa cura di lui, gli aveva aperto gli occhi ricordandogli che l'amore non era mai sbagliato ma solo giusto.

«Adesso capisco perché ti piace così tanto», ammise Sirius mentre giocava con le dita di Remus senza neanche accorgersene.

James sorrise e si alzò.

«Dove stai andando?»

«A scrivere una lettera.»

One Month || Marauders EditionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora