Headcanon || Letters to Lily • Quattro

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Quando quel lontano venticinque novembre Romeo aveva mandato la sua prima lettera, Lily la considerò una sfida.

Non c'era da stupirsi che lei tentasse di capire chi fosse, anche perché anzitutto lui stesso aveva valutato quell'ipotesi. Le aveva chiesto di aspettare ma sapeva che Lily avrebbe comunque cercato di scoprire la sua identità.

Erano bastate poche semplici parole per farle capire chi si celasse dietro quel nome.

Aveva iniziato ad avere qualche sospetto poco dopo Natale, esattamente quando decisero di comune accordo di andare a salvarla da quel disastroso ritorno a casa. Non era per i suoi genitori, che anzi cercavano di coccolarla in ogni modo, ma più per sua sorella che continuamente la guardava con odio e disappunto.

James non era mai stato il tipo che lasciava correre le situazioni senza aver, almeno una volta, commentato in maniera ironica e sardonica, perciò sembrò completamente strano per la ragazza che lui non facesse nessun riferimento al fatto che lei avesse paura di volare. Le aveva detto come mantenersi e l'aveva portata sana e salva al castello.

Inoltre una delle lettere le era stata recapitata direttamente da lui, e tutti, compresa lei, sapevano quanto James fosse geloso che qualcuno le si avvicinasse, figurarsi se avesse permesso che le venisse recapitata una lettera d'amore.

Si aspettava dunque che fosse aperta, che avesse sbirciato il contenuto, e invece era perfettamente sigillata. Non c'era nessuna striatura di colla che potesse far pensare che fosse stata aperta e chiusa con la magia, nulla. Era semplicemente perfetta.

Lily aveva poi notato come avesse assunto degli atteggiamenti più cauti, tranquilli e soprattutto sembrava che il suo animo da ribelle si stesse pacatamente trasformando in quello da docile vicino di casa.

Non solo per questo, ma anche l'accuratezza che James aveva per ogni cosa che la riguardasse, cominciò a farle venire il dubbio che lui sapesse.

Eppure ciò che fece comprendere a Lily la verità fu proprio il giorno del suo compleanno, quella lettera colma di particolari che solo determinate persone potevano esserne a conoscenza. Perciò cominciò ad analizzare il tutto e a procedere per esclusione: gli unici che sapevano del suo vestito blu elettrico alla festa erano i Malandrini, Alice e Frank.

Alice era da escludere a priori; Frank era il fidanzato della sua amica, e mai le avrebbe fatto un torto così grande dal momento che aveva provato a conquistarla in tutti i modi; Remus e Sirius anche, perché li aveva visti baciarsi e dubitava che lei potesse mai essere il centro dei pensieri di uno dei due; Peter invece aveva dimostrato di non avere alcun interesse per lei.

Per cui alla fine era rimasto Potter, che per tutta la sera lo aveva visto seduto ad un tavolino con un bicchiere di Idromele davanti mentre il suo sguardo era puntato su Lily oppure su qualcosa sul tavolo.

Quindi non aveva dubbi. Romeo era James e forse non le dispiaceva neanche tanto.

One Month || Marauders EditionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora