One Month || Marauders Edition

Headcanon || Letters to Lily • Uno

Quando Alec Bishop si avvicinò a Lily, James era di ritorno dal campo di Quidditch.

Aveva una gran fame ma aveva preferito dedicarsi agli allenamenti, era quasi impossibile poter arrivare al campo senza prenotazione e poterne usufruire tutto il tempo che voleva.

Era soddisfatto del suo nuovo record ma soprattutto delle nuove tecniche di gioco che aveva ideato e che non vedeva l'ora di mostrare a tutti i suoi compagni.

Stava risalendo verso il castello quando vide Luke Popper e Mike Davis, con ancora la divisa addosso, camminare velocemente verso di lui.

Era cosa ormai ben risaputa della cotta del ragazzo per la bella Evans, e sembrava quasi che chiunque cercasse di far avvicinare quei due in ogni modo.

«Bishop sta parlando con lei.»

Non gli servì sentire altro che iniziò a camminare a larghe falcate verso il castello, attraversò il cortile e arrivato fuori la Sala Grande non ci pensò su neanche due volte prima di entrare e avvicinarsi ai due.

Sentiva il sangue ribollirgli nelle vene, avrebbe potuto giurare che sarebbero esplose.

Lui era geloso, tanto geloso. E sapeva di non avere alcun diritto ma gli era impossibile comportarsi diversamente. Forse a lei poteva piacere ma meritava qualcuno migliore di lui. Lei meritava di più.

Non si sarebbe mai potuta accontentare di uno come quel Bishop.

Poggiò la mano sul tavolo, accanto al braccio di Lily, e guardò truce quell'idiota.

Avrebbe tanto voluto prenderlo a pugni ma la mano morbida di Lily, che si poggiò volontariamente sul suo braccio, lo destò dalle sue intenzioni.

Era un semplice tocco, leggero e sembrava quasi che non ci fosse rabbia nei suoi confronti.

«Non ne vale la pena.»

Lily si alzò dal suo posto, guardò Alec sprezzante e tirò James per il braccio, lui notò come non avesse posto fine a quel contatto neanche per un secondo.

Uscirono dalla Sala Grande con lo sguardo di tutti gli studenti presenti puntati addosso ma sembrò che Lily non se ne fosse accorta.

«Come hai detto tu, io non ho bisogno di aiuto e non devo essere salvata da nessuno», cominciò fermandosi vicino alle scale. «Ma ti ringrazio.»

Lo guardò facendogli un sorriso riconoscente e dopo aver fatto sfregare il pollice contro il suo braccio, mise fine a quel contatto che, per James, sembrò essere durato un'eternità.

Annuì impercettibilmente e salì le scale incantato. Probabilmente non avrebbe mai più lavato la divisa.