Headcanon || Sempre • Otto

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Quando Remus si propose di salvarla da quel turbine che stava, ormai da troppo tempo, cercando di trascinarla via dal suo spiraglio di luce, fu un solo ricordo che le diede il coraggio di afferrare la mano porta verso di lei.

C'erano un sorriso e una chioma chiara, degli occhi affabili, buoni e disponibili. La ascoltava davvero, a differenza degli altri tre, e le diceva che se avesse voluto avrebbero potuto agire subito. Emmeline ricordava benissimo il tuffo che fece il suo cuore quando un Remus bambino la prese per mano cercando un posto dove tutti insieme potessero escogitare un piano per assalire la prepotente che aveva infastidito Marlene.

Aveva già avuto un'idea al riguardo e la perfezionava secondo dopo secondo. Con voce dolce le chiedeva se avesse già preparato la pozione ed Emmeline era certa che si sarebbe potuta sciogliere all'istante se solo lui l'avesse di nuovo guardata.

Erano piccoli eppure lei già sapeva che quello che stava provando al cospetto di Remus non era un sentimento vano, non era una sciocchezza ma si rese conto che prima o poi avrebbe dovuto fare i conti con quel nodo che le stringeva lo stomaco.

Non credeva nel colpo di fulmine ma dovette ricredersi quando dopo aver passato con Remus anche un solo secondo in più si sentì rapita da lui e dal suo essere.

Era buono e umile, fu forse proprio quello a far capitolare una piccola Emmeline, il fascino dell'amore l'aveva travolta e lei non aveva potuto fare nulla se non accettarlo e accoglierlo.

A distoglierla dai suoi pensieri fu Remus, un Remus con qualche anno in più, che strofinava il naso contro il suo collo mentre si risvegliava da quel sonno che li aveva abbracciati dopo essere stati insieme.

Le lasciò un bacio sulla mascella e alzò la testa per guardarla.

«A che cosa pensi?» Le chiese con la voce un po' roca che fece sentire Emmeline come gelato al sole.

«A noi», disse voltandosi verso di lui e lasciandogli un bacio a fior di labbra. «A quanto io sia fortunata ad averti.»

Remus sorrise e, esattamente come la prima volta, liberò le miriadi di farfalle che riposavano quiete nel suo stomaco. Si sentì invasa da quella sensazione di pienezza e fu proprio in quel momento che si rese conto che non avrebbe mai voluto nient'altro se non l'amore e il sorriso di Remus fino alla fine.

One Month || Marauders EditionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora