One Month || Marauders Edition

Headcanon || Sempre • Tredici

•Dal capitolo XXX•

«Ho un'idea geniale.»

«Solo perché è tua, dubito che lo sia.»

«Moony sei simpatico come Peter quando rutta.»

Remus alzò gli occhi al cielo e riprese a leggere il libro che aveva davanti. Le idee geniali di quei due non portavano mai a niente di buono dal momento che ogni volta che avevano un piano per qualche scherzo, finivano immediatamente nell'ufficio della McGranitt che li guardava con un'espressione austera e le mani sui fianchi, e poi ovviamente dovevano scontare una punizione.

Per cui lui sapeva, ancor prima che potessero spiegare, che era una pessima idea.

«Dei Serpeverde parlavano di voler fare uno scherzo alla McKinnon, a quanto pare perché si è permessa di fare punto durante l'ultima partita», spiegò Sirius.

«Quella in cui ha rotto il naso di Tyler Light?» Chiese Peter curioso.

«Ma non l'ha fatto apposta», s'intromise Remus adesso curioso.

«Peccato che a loro non interessi e si vogliano vendicare.»

James incrociò le braccia al petto con fare adulto e aria grave. Remus credette che quell'espressione gli si addicesse nonostante avesse solo tredici anni e i suoi lineamenti fossero ancora molto bambineschi.

Sirius aprì la Mappa del Malandrino e la poggiò sul baule del letto di Moony.

«Entrare e uscire non sarà difficile, avremo il mantello e ci basterà un solo Serpeverde che ci faccia da Caronte. Sarà più difficile attuare il piano», parlò James con quella serietà che aveva solo quando si parlava di scherzi. «Wormy avremo bisogno dell'edera incantata di cui ci siamo occupati l'altro giorno a lezione, mi raccomando cerca di rubare un vaso e non strapparle altrimenti moriranno. Pad, tu cerca di capire dov'è il loro dormitorio, magari prova a chiedere a Regulus in maniera implicita. Io mi occuperò di capire all'incirca ogni quanto arriva qualcuno. E tu Moony, devi occuparti degli ultimi dettagli.»

Remus guardò la mappa sospirando, sapeva che quella volta la McGranitt avrebbe potuto ucciderli se li avesse scoperti, ma era per una buona causa e lui di certo non poteva tirarsi indietro.

«Agiremo questa sera», disse guardandoli uno ad uno. «Alle nove ci troveremo lì e cercheremo di entrare, aspetteremo fin quando non torneranno e andranno a dormire. Non possiamo rischiare di andare più tardi, potremmo non avere nessuno che ci faccia da passaggio e alle nove e mezza scatta il coprifuoco. Avremo un leggero vantaggio perché cercheremo di entrare prima di loro, d'accordo?»

Tutti annuirono sorridendo perché anche quella volta erano riusciti a convincerlo.

«Portatevi da mangiare perché l'attesa sarà lunga e cercate di soddisfare i vostri bisogni primari adesso e non dopo quando siamo nella tana del nemico», li ammonì Remus ricordando l'ultima volta che avevano fatto uno scherzo a Gazza e James aveva bisogno di andare al bagno.

«Ma è successo solo una volta!» Si lamentò mentre chiudeva la mappa e recuperava il mantello.

«Eppure è successo», lo prese in giro Remus. «E adesso all'opera, abbiamo un piano da portare a termine.»