Povs Mary
Ah, e poi? Mhmh... E allora?
No, cavolo! Proprio ora dovevo svegliarmi? Proprio sul più bello?È successo. L'ho sognato, di nuovo. Ho sognato che afferrava le mie mani, per poi stringere nelle sue.
Si avvicinava, si avvicinava...
E poi... Driiin
La sveglia.
Sempre detto io, 'sto affare malefico sarebbe da bandire.
Una cosa positiva, però, è che almeno adesso posso svegliarmi ad un orario decente, dato che ho smesso definitivamente di prendere le pasticche.
Ciò vuol dire, nessuna sveglia malefica alle cinque del mattino. Ora, si è spostata alle sette e trenta. Non che sia molto meglio, dato che preferirei dormire che svegliarmi e sentirmi piombare tutte le mie ansie addosso, ma ci accontentiamo.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, pian piano stanno svanendo, ma mi sento ancora un po' strana.
Nulla a che fare con il malore fisico che avevo all'inizio, però.
Invece, in quanto all'altra questione, beh nulla è cambiato. Mi ignora, e il suo silenzio è possibilmente peggio delle parole che mi ha urlato davanti casa sua.
Sono scossa, e mi sembra di vivere un incubo ogni giorno. E proprio a prova del fatto che al peggio non c'è mai fine, oggi arriverà mia madre.
Non so bene come nasconderò il mio stato d'animo, tanto meno come le spiegherò che io e Maurizio non viviamo più insieme, e non siamo nemmeno più fidanzati.
Ho continuato a dirle che andava tutto alla grande, durante quei cinque minuti al telefono la sera. Anche se sono successe tante di quelle cose negative che, quando arriverà, probabilmente non saprò da dove iniziare a raccontare la verità.
Nel frattempo inizio a prepararmi e una volta finito, dopo aver dato un veloce bacio sulla guancia a serena, vado a prendere mia madre alla stazione di Perugia.
La vedo da lontano, col suo sorriso smagliante e i suoi occhi luminosi, venirmi incontro. La raggiungo a grandi falcate e le butto le braccia al collo.
Solo dio sa quanto ne avevo bisogno.
"Come stai tesoro mio?" domanda lei, accarezzandomi con le nocche la guancia.
"Raccontami, come va con Maurizio? Con le riprese?" continua con la fatidica domanda. Di nuovo le parole che spiegherebbero la nostra rottura si fermano nel petto, lasciando spazio a, dopo una breve pausa, una risposta che non corrisponde esattamente alla realtà.
"Va-va tutto bene, alla grande. Alla grande!" esclamo, più per autoconvincermi che per altro.
"Mamma mia tesoro quanto sei bella, sei diventata proprio una dea." dice, tutta felice.
Ingoio i sensi di colpa, provando a sviare.
"Grazie mamma. Ti va se andiamo a mangiare qualcosa, conosco un posto in cui si mangia benissimo ed è proprio qua vicino." propongo.
Dopo aver annuito leggermente, ancora emozionata, ci dirigiamo in macchina in un ristorante appena fuori spoleto, in modo da essere vicini poi all'hotel.
Quando arriviamo, dopo un interminabile viaggio mio malgrado incentrato tutto su la mia presunta "relazione", giungiamo in questo pub, e ci sediamo ad un tavolo libero.
Stiamo per ordinare quando noto due figure venire verso di noi. Non ci metto molto a riconoscerli. Domenico, sta praticamente trascinando Maurizio verso il nostro tavolo, sotto gli occhi attentamente spalancati di mia madre.
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Unexpected
RandomIl meraviglioso rapporto di Maria Chiara e Maurizio raccontato e romanzato da me