Mariachiara's pov
Mi sveglio alle cinque come sempre. Ormai è diventata una routine. Sempre uguale, sempre più stressante, che mi rende sempre più infelice.
Ho bisogno di lui, e anche se mi ostino a cercare di dimenticarlo il mio cuore sa che sarebbe difficile, se non impossibile.
Oltre tutto la mia salute è sempre più preoccupante, dato che tutti i progressi che avevo fatto sembrano essere evaporati.
I dottori continuano a ripetermi di prendermi una vacanza dal lavoro, di andarmene per qualche giorno, ti togliere qualche pensiero dalla testa.
Ma che ne sanno loro? Che ne sanno della paura che ogni giorno mi accompagna? Paura di essere rimpiazzata, paura di diventare solo un'amica veramente, per lui. Paura di perdere il senso che avevo trovato, il senso che qualcuno aveva portato. E paura dell'ansia, perché non mi molla nemmeno un secondo.
L'unica persona che mi ha fatta stare meglio adesso non può essere cui, non per colpa sua.
Ultimamente ho avuto davvero molte crisi, ma ho imparato a gestirle senza l'aiuto di nessuno.
Non ho bisogno ne voglio nessuno.
Proprio nessuno no, mh?
Non ne ho parlato nemmeno con serena, che è sempre più preoccupata per me.
Oggi ho un'altra iniezione di antibiotici, così decido di alzarmi e di prepararmi per andare in ospedale.
Per fortuna serena dorme ancora, così sgattaiolo fuori in pochi minuti.
Salto la colazione, anche se in questo caso sarebbe altamente sconsigliato. Ecco un'altra cosa. Mangio raramente. Non ho mai appetito, come se avessi un blocco dalla gola allo stomaco.
Saluto il medico che si occupa di me, e, dopo avermi rimproverato le solite cose e avermi messo la flebo, se ne va, lasciandomi sola.
Quando sbatte la porta, un senso di vuoto mi pervade. Mi sento così sola. Di solito qui, al mio fianco, a stringermi la mano e a dirmi che andrà tutto bene c'era l'uomo che amo.
Adesso nessuno, niente. Solo vuoto.
Perché è sempre più difficile affrontare la mia vita? Ero arrivata ad un punto in cui non volevo mai addormentarmi, dato che la realtà era molto meglio dei sogni, adesso invece quasi spero di non svegliarmi.
Quando il dottore viene a staccare la siringa, il mio sguardo é ancora perso nel vuoto.
'Come mai, non viene più il suo fidanzato con lei?' mi domanda.
A quanto pare almeno lui non ha letto i giornali.
'No... Cioè, non era il mio fidanzato... Era... Solo un amico... Adesso è davvero impegnato...' mormoro abbassando gli occhi.
'Ah... E non c'è nessuno che può tenerle compagnia? Non ci crederà ma aiuta...'.
Non dico una parola fino all'uscita. Mi giro, e alzo le spalle.
'Arrivederci...' lo saluto, senza rispondere alla sua domanda.
Torno sul set e giriamo qualche scena. Ormai anche il mio modo di recitare, soprattutto le scene con maurizio é diventato freddo, distaccato, ma nessuno ha reale intenzione di farci caso.
Appena finito, entro nel mio camerino, con l'intenzione di prendere sonno e dormire le ore che mi mancano da una settimana a questa parte.
Però, qualcuno bussa alla porta.
Quando vado ad aprire, non credo ai miei occhi.
Maurizio entra, chiudendo la porta in fretta e mi prende per mano, facendomi sedere e facendo lui lo stesso sopra al divanetto.
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Unexpected
SonstigesIl meraviglioso rapporto di Maria Chiara e Maurizio raccontato e romanzato da me