Istinto

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Decidiamo di andare a fare due passi per le stradine di Spoleto, che devo ammettere essermi mancate molto durante questo anno. “Insomma, come va con Roberta?” gli domando, tanto per avviare il discorso. “Bene dai. Alti e bassi, ma credo sia normale. Io sono sempre in  giro e non ci vediamo molto, e questa cosa le da visibilmente fastidio…” mi spiega, allargando le braccia. “Tu invece, Riccardo?” mi chiede. “Bene…”dico soltanto, mentre torna a guardarmi, nel suo sguardo un po’ di preoccupazione. “Ma sei felice, con lui?” capisce subito. “Sì, sì…penso…” faccio spallucce. “Lo ami?” mi chiede, ricevendo come risposta solo silenzio. Abbasso gli occhi, confusa. “Sono così confusa. Con lui sto bene, provo tanto affetto, gli voglio davvero bene, ma non so se è amore. Non lo so, cavolo.” Mi sposto i capelli da un lato, attorcigliando le punte mezze bionde. “Da come parli, sono sicuro che tu ci tenga a lui, ma non credo sia amore…”alza le spalle. “Dici?” chiedo conferma, visibilmente spaventata. “Mh..mmh…” annuisce. “E’ che ho così paura di restare da sola…” ammetto. “Ma da sola tu? Stai scherzando…” abbasso gli occhi. “Hey…hai ventissette anni, sei bellissima, sei talentuosa, perché dovresti restare da sola?” mi  domanda. Non rispondo, scuoto solo il capo. “E poi oh…se non trovi nessuno, ti fai suora, ti aiuta Terence…” ridacchia, prendendomi in giro e ottenendo finalmente da me una risata. ‘Oh, è incredibile come tu mi faccia cambiare umore da un momento all’altro…’ gli confesso, mentre continuiamo a ridere. ‘Beh, in realtà non è incredibile, è il mio lavoro, no?’ ride ancora di più. Scuoto la testa, guardandolo. ‘Va be’ ma per il Giannetta tour quando ricominciamo?’ continua a sghignazzare quando ci sediamo al bar. ‘domani abbiamo solo una scena alle otto, sta sera penso a dove posso portarti…’ gli dico. ‘Tanto ho la macchina, quest’anno…’ alzo le spalle. ‘No…’ scherza facendo il finto spaventato. Io reggo il gioco, arrabbiandomi. ‘Dai, dai, scherzo…’ mi blocca per il polso tirandomi verso di lui. Rido, appoggiandomi al tavolino. Ordiniamo qualcosa da bere e continuiamo a parlare del più e del meno. ‘Chiedo a Domenico, va bene?’ mi domanda. Finito di bere, annuisco. ‘si…’ mormoro. Guardo l’orologio, sono le 11:05. Incredibile come passa il tempo assieme a lui. Propongo di tornare al campo, così da cambiarci e sistemarci con calma. Accetta, e dopo aver pagato ci dirigiamo verso la piazza.
Si è conclusa la prima giornata di set, e alternando scene dure e un po’ meno ce l’abbiamo fatta. Sta sera c’è la festa di inizio set, quindi abbiamo finito tutti un po’ prima. Sono soddisfatta e felice del nostro lavoro, perché come sempre nelle scene è uscita fuori la complicità e il feeling che c’è tra me e Mauri. Adoro recitare con lui, è veramente bravo, ed è un partner sul set eccellente. Mi dispiace soltanto che gli sceneggiatori non abbiano approfittato di questo, e abbiano ‘diviso’ Anna e Marco. Entro nella camera, e, stanca decido di farmi una doccia calda. Già, anche se ci sono 27 gradi. Sarei capace di farmela bollente anche ad agosto, se non fosse per la circolazione. Uscita dalla doccia, ancora in accappatoio e con i capelli bagnati sulle spalle penso a cosa posso indossare. Opto per una maglia rossa abbastanza stretta e un paio di jeans neri. Indosso un paio di stivaletti e mi asciugo i capelli. Li raccolgo in una coda alta, metto un filo di mascara e, in ritardo come sempre esco dalla camera. ‘Sere, ciao!’ saluto allegramente la mia collega, che con un sorriso smagliante mi affianca. ‘Stai benissimo!’ esclama allegramente. ‘Anche tu!’ le dico. Scendiamo le scale, e ci avviamo in macchina al ristorante. Arrivate,  ad aspettarci seduti al tavolo ci sono già tutti. Nino, Terence, Maurizio, Dario, MariaSole, Aurora e Lino. Li salutiamo con un cenno, sorridendo e ci sediamo. ‘Vi siete fatte aspettare eh…’ scherza Maurizio, a cui sono seduta vicino. Dall’altro lato, c’è la Serena. Iniziamo a parlare, e finita la cena, quando la luce si fa fioca e la musica alta, brindiamo tutti insieme all’inizio di una nuova avventura. Finita la festa, sono un po’ brilla. Non ho bevuto molto, ma non essendo abituata sembra il contrario. ‘Mary hey …’ si avvicina Maurizio. ‘Dai ti riaccompagno, non puoi guidare…’ alza la voce, data la musica alta. ‘Grazie!’ rispondo, alzandomi dalla sedia. Entro in macchina assieme a lui, che apre il finestrino. Non dico una parola per tutto i viaggio, per la stanchezza. Arrivati sotto l’hotel, parcheggia ed esce, e ci avviamo sulle scale. Gli altri sono ancora al ristorante probabilmente, dato che non ci sono le altre auto. ‘Mary, sono arrivato…buona notte.’ Mi mormora, con un sorriso. ‘Okay…’ sussurro, avvicinandomi. Mi da un abbraccio, e io comincio a non capirci più niente. Sento la testa girare, le farfalle nello stomaco e mi faccio sopraffare dall’istinto. Lo bacio.

INFO
ALCUNI DEI PERSONAGGI E LE VICENDE SONO TOTALMENTE INVENTATE DA ME QUINDI NON SONO REALMENTE SUCCESSE.

Momento autore
Salve a tutti!
Le cose iniziano ad andare avanti, cosa succederà? Vi ringrazio per le risposte al sondaggio che ho fatto, da cui ho preso spunto. Adesso sarò più attiva, dato che ho finito l'altra mia storia 'on set'. Se volete che succeda qualcosa di SPECIFICO scrivetemele in chat privata, prendo le idee più belle. Grazie a tutti in anticipo, spero che il capitolo vi piaccia,
Sara

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