capitolo 24

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Draco tornò al Manor. Quando Hermione e Blaise lo videro. "Draco come è andata dai Greengrass. Ti hanno detto dove è Daphne?” Chiesero i due all'unisono.
"Dove è Harry? Draco..." chiese Hermione apprensiva.
"Harry ha portato i cari signori Greengrass ad Azkaban per concorso in rapimento e omissione. Ci raggiungerà tra poco." rispose Draco.
"Sì, i Greengrass hanno cantato su dove si trova quella schifosa di Daphne. Scorbus Greengrass è un codardo, pur di non far sapere a nessuno dei suoi traffici illeciti ha parlato. Daphne si trova alla villa di Monbatten, ma non so dove si trovi non ci sono mai andato." disse Draco.
"Ora che mi ci fai pensare Draco, io ho già sentito quel posto e di quella villa, ma non ricordo chi me ne aveva parlato... Di certo ora ricordo: Lisandra la mia fidanzata me ne aveva parlato. Lei essendo amica sia di Daphne che di Astoria, c'era stata parecchie volte quando era più giovane. Aspettate un attimo, la vado a prendere e la porto qui, così ci dirà con esattezza dove si trova la villa e potremo andare a salvare Rastaban." disse Blaise con fierezza per esserselo ricordato .
Intanto alla villa di Monbatten, Daphne aveva messo Rastaban in un letto legandogli le mani alla testiera con corde magiche. Gli aveva legato anche i piedi con corde magiche, non si sapeva mai. D'accordo che era in coma, ma se per caso si fosse svegliato non voleva correre il rischio .
Daphne era proprio fuori di melone alla grande.
"Stupido moccioso, vedi cosa succede a mettersi contro di me e sulla mia strada per arrivare a Draco? Tanto lo so che tu vorresti che tuo padre si mettesse con quella lurida sangue marcio, ma ti do una bella notizi:a non sarà così! Perché lui è mio, soltanto mio ed è me che sposerà. Io devo diventare la lady Malfoy." disse Daphne scuotendo Rastaban. Poi si accomodò su una poltrona logora che era nella stanza. "Ora non ci resta che attendere." disse Daphne in modo diabolico.
Intanto al Manor, Blaise era ritornato con Lisandra. Draco prese la mappa. "Lisandra, solo tu puoi dirci dove si trova la villa a Monbatten dei Greengrass, è lì che Daphne ha portato Rastaban e bisogna fare in fretta, perché c'è il rischio che mio figlio muoia se non viene salvato in tempo." disse Draco.
Lisandra era un po' scettica se aiutarli o no.
“Lisandra ti prego, non proteggere Daphne perché lei non è una brava persona. Vuole fare del male a Rastaban perché si è messo in mezzo tra lei e Draco. Quel bambino non c'entra niente, e se non ci aiuterai lo avrai sulla coscienza."disse Hermione in tono supplichevole.
Lisandra rifletté per un momento sul da farsi. Non voleva avere sulla coscienza quel povero bambino. "Vi aiuterò. Dammi la mappa Draco, che vi faccio vedere il punto esatto dove si trova la villa e gli incantesimi applicati su di essa, e come arrivarci."disse Lisandra.
Draco le passò la mappa e lei indicò il punto dove si trovava la villa.
Intanto nel limbo in cui si trovava, Rastaban stava ancora camminando. Si trovò davanti una strada con due vie. Non capiva era troppo piccolo, sentì la voce Scegli bene, che tu sei un ometto grande per poter scegliere e lo sai fare." disse Astoria in modo tenero e dolce.
Rastaban cominciò a pensare. Una strada era facile, tutta liscia, e una strada era difficile, tutta disconnessa e piena di isidie. Rastaban pensò 'Devo scegliere bene, sono un ometto grande. Io voglio tornare da papà e la signorina Hermione. Devo aiutare papà'. Cominciò a pensare quale strada prendere 'Quale sarà quella giusta? Sceglierò quella che mi detta il mio cuore'.
Al Manor Lisandra aveva spiegato come era fatta la villa, se c'erano passaggi segreti, quali incantesimi erano stati posti sopra. Draco si ritenne soddisfatto, e nel mentre era ritornato anche Harry.
"Possiamo andare a prendere Rastaban." disse Draco con convinzione.
"Allora chiamo alcuni Auror per aiutarci." disse Harry.
"No Potter, non chiamerai nessuno. Andremo io, te e Blaise. Meno siamo e meglio è, così non ci vedrà arrivare e non avrà modo di scappare. Poi io e Blaise ci capiamo al volo, se dovesse succedere qualcosa potremo arginarlo immediatamente e tu poi puoi portare subito Daphne ad Azkaban. Chiaro?" Disse Draco risoluto.
Hermione si avvicinò a Draco e gli appoggiò la mano sul braccio accarezzandolo. "Draco calmati un po'." disse Hermione.
Draco l'abbracciò per avere un po' di conforto.
"Draco è ora che ci muoviamo." dissero Harry e Blaise.
"Andiamo a salvare Rastaban." disse Draco con voce ferma.
"Hermione mi raccomando, prenditi cura di Ginny." disse Harry alla sua migliore amica prima di smaterializzarsi con gli altri due.
Arrivarono a Monbatten nel punto dove aveva detto Lisandra. Si trovarono davanti la villa, era più lugubre del Manor dei Malfoy quando era abitato da Voldemort in persona. Harry era spaventato.
"Sfregiato che te la fai sotto? Ti fai spaventare da un così banale trucco, e sì che sei pure il capo Auror. Andiamo bene." disse Draco prendendolo in giro.
"Sta zitto! Malfoy che tu sei il primo dei codardi." disse Harry irritato.
"Su, andiamo ragazzi. Vi sembra questo il momento di punzecchiarvi? Dobbiamo salvare Rastaban, non perdiamo di vista l'obbiettivo." disse Blaise sconsolato. Quei due non sarebbero cambiati mai.
Si avvicinarono al portone principale.
Intanto, Rastaban nel limbo aveva scelto la strada più tortuosa. Sapeva che le cose facili non sempre sono quelle giuste. Si avviò e camminò tranquillo fino a che non si imbatte in un mostro, una medusa che sparava fulmini con le mani. Appena la vide si mise paura, perché in fondo lui è un bambino piccolo, ma poi si ricordò che doveva tornare indietro dal padre e la signorina Hermione, e quel mostro intralciava la sua strada per arrivarci. Medusa appena lo vide puntò le mani contro di lui e lo fulminò, facendolo sbalzare contro una roccia lì vicino. Sbattendo la schiena sulla roccia, cadde come un sacco vuoto di patate, Rastaban vide tutto nero. Era svenuto, ma si riprese subito. Arrabbiato puntò le mani davanti al mostro e dalle sue mani uscirono scintille. Riuscì a schiantare il mostro e con le poche forze che aveva. Intanto il suo corpo disteso sul letto cominciò a sobbalzare scosso da tremori. Daphne non lo degnò nemmeno di uno sguardo.
Nel limbo, con le poche forze che aveva, Rastaban scappò e riprese a camminare. Era esausto, non vedeva l'ora di arrivare alla fine della strada.  Ne vide di tutti i colori prima di arrivare alla fine. Si imbatté in una tormenta di neve, dove nella grandine fu attaccato da un enorme Testral, ma riuscì a farcela. Con tutte quelle cose, arrivò finalmente alla fine della strada e si trovò davanti una porta. Fece per aprirla, ma si accorse che era chiusa. Vide delle chiavi su di un tavolo, c'è ne erano parecchie, tutte vecchie. Non sapeva quale fosse, poi si ricordò quello che gli diceva sempre suo padre, che le cose più malandate e più rovinare erano le migliori, perché erano quelle più usate che avevano una storia più interessante. Allora cominciò a cercare una chiave più vecchia e malandata, quella più usata, quella che avrebbe aperto la porta. Dopo un po' che cercava, ne vide una molto logora e vecchia, molto vecchia. La prese, la inserì nella porta e questa si aprì. Venne invaso da una luce accecante, sbatté più volte le palpebre e aprì gli occhi, per ritrovarsi in una stanza molto cupa e lugubre, legato sopra un letto. Cominciò a dimenarsi e piangere. "Papà... signorina Hermione... dove siete?” Disse piagnucolando. Daphne, che era immersa nei suoi pensieri, alzò lo sguardo verso di Rastaban infastidita. "Finalmente ti sei svegliato! MA ORA STA ZITTO! STUPIDO MOCCIOSO!!" disse Daphne irritata.
Rastaban non aveva intenzione di smetterla. Daphne, infastidita da tutto quel piagnucolare e non potendone più, scagliò un silencio alla voce di Rastaban, non voleva sentirlo più.
Intanto fuori dalla villa, Draco e Blaise stavano per mettere un piede dentro l'ingresso, ma furono fermati da Harry. "Fermi!! Non avete notato il filo invisibile lungo tutto il perimetro sul davanti della villa? Se provate a mettere piede dentro l'ingresso, questo suonerà silenziante avvertendo Daphne che ci sono degli intrusi. E meno male che ci sono io che so riconoscere ogni trabocchetto, sennò voi due eravate belli che spacciati. Vi sareste fatti scoprire subito." disse Harry sarcastico.
"Sfregiato calmino è!! Che se sei qui è perché ti ci ho voluto io."disse Draco irritato dal modo di Harry.
Harry lo ignorò. "Blaise, ricordi se Lisandra ha detto se c'è un'entrata secondaria? Perché da qui non possiamo entrare se vogliamo prendere di sorpresa Daphne."disse Harry.
Blaise pensò per un momento a quello che aveva detto Lisandra, della descrizione della villa e si ricordò. "Si certo, c'è un'entrata secondaria nel giardino di dietro. Andiamo subito."
Si incamminarono verso l'entrata secondaria, e non ci fu bisogno di usare nessun incantesimo per aprirla. Si aprì con facilità il legno era marcio, quella villa stava cadendo a pezzi.

"Fermi voi due! Non possiamo entrare così semplicemente, ci scoprirà. Dobbiamo disilluderci così agiremo indisturbati." disse Harry.
"Sfregiato te l'ho già detto, tu sei qui perché ti ho voluto io. Quindi non puoi usare quel tono di voce con noi, e non fare lìaltezzoso come se te sapessi più cose di no, visto che sei un Auror. Se non fosse stato per Hermione, con Voldemort saresti morto al primo anno, quindi chiudi quel becco che ti ritrovi. Ci siamo capiti?"disse Draco più seccato che mai dall'atteggiamento di Harry.
Blaise dovette prendere in mano la situazione, sennò con Draco che si comportava così non avrebbero combinato niente. Erano lì per salvare Rastaban, non per litigare insomma. "Ragazzi, piantatela! Soprattutto tu Draco, cresci una buona volta. Harry ha fatto bene a dircelo, sennò ci avrebbe scoperto e altro che salvare Rastaban, ci voleva qualcuno che salvasse anche noi. E questo non deve succedere." disse Blaise in tono seccato verso Draco. "Ora disilludiamoci e entriamo a cercare Rastaban, perché la villa è grande e non sappiamo dove l'abbia portato." ribadì Blaise.
Si disillusero e finalmente entrarono nella villa.
Al Manor, Hermione vagava come un'anima in pena, non riusciva a stare ferma un secondo, era agitata. Per calmarsi, andò a controllare in camera come stava Ginny, trovandola addormentata che si dimenava dal dolore. Si avvicinò al letto. "Ginny, svegliati Ginny." disse Hermione con molta calma.
Ginny aprì un occhio. "Che succede?"
"Ti agitavi, e non fa bene per rinsaldare le ossa. Svegliati." disse Hermione.
Ginny aprì tutti e due gli occhi. "Sono sveglia, sono sveglia." disse Ginny con voce impastata di sonno.
"Fammi un favore, prendi la pozione soporifera così dormi e non ti agiti. E fanno prima a rinsaldarsi le ossa." disse Hermione in tono supplichevole.
Ginny per non farla preoccupare ulteriormente prese la pozione e si riaddormentò.
Una volta che i tre erano entrati nella villa, cominciarono a cercare a pianterreno, ma le stanze erano troppe. Ci avrebbero messo una vita per trovarlo.
"Blaise, per caso Lisandra non ti ha detto quali erano le stanze preferite di Daphne quando da giovani venivano alla villa?" disse Draco irritato dal fatto che quelle ville erano troppo enormi.  Cominciava ad odiare le ville enormi.
"No, non mi ha detto nulla. Le mando un patronus per saperlo." disse Blaise estraendo la sua bacchetta.
Evocò il suo patronus, un gufo Elo, che fece parlare con la sua voce. "Lisandra, c'erano dei posti dove piaceva stare a Daphne quando venivate qua alla villa da giovani? Rispondi è importante. Se no ci metteremo una vita a trovarla." il patronus scomparve per andare da Lisandra. Ritornò cinque minuti più tardi, parlando con la voce di Lisandra: "Blaise, Daphne non aveva dei posti preferiti all'interno della villa, ma ti posso dire i posti dove stava di più: la biblioteca, la serra e una delle camere al piano di sopra. Non mi chiedere quale perché non ricordo." finito di parlare il gufo patronus di Blaise si dissolse.
"Beh, almeno ora non dovremo più perdere una vita a cercarli. Abbiamo ristretto di molto il campo d'azione." disse Harry molto ottimista.
Draco avrebbe voluto strangolarlo. "Sfregiato chiudi quella fogna di bocca. Abbiamo si ristretto i posti dove cercarli, ma hai presente quante camere ci sono al piano di sopra? Una marea, e Lisandra, come hai sentito, non si ricordava quale fosse. Quindi bisognerà controllarle tutte, sai che significa perderemo tempo, quindi STA ZITTO! SE NON VUOI CHE TI LANCI UNA CRUCIATUS!" disse Draco incazzato nero.

"Basta voi due, andiamo. Iniziamo dalla biblioteca, forza." disse Blaise.
Si avviarono verso la biblioteca. Aprirono la grande porta in legno e rimasero stupiti: la biblioteca rispetto a tutta la villa era in perfetto stato, non intaccata dall'usura del tempo.
"Devono aver fatto un incantesimo perché si mantenesse così. Anche Lucius lo ha fatto sulla biblioteca del Mano."
Blaise lanciò un omenum revelio, ma non rivelò nessun altra presenza a parte loro tre.
"Qua non c'è nessuno, solo noi. Andiamo a controllare nella serra." disse Blaise.
Corsero tutti e tre alla serra, ma anche lì non c'era nessuno. Draco fece l'incantesimo omenum revelio, ma non rivelò nessun altro.
Allora salirono le scale tutte sgangherate attenti a non farsi male
"Ora, che Merlino c'è la mandi buona. dovremo guardare in tutte le stanze. Dividiamoci, il primo che li trova mandi delle scintille rosse. Buona fortuna." disse Draco, imbufalito dal dover guardare stanza per stanza.

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