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Ieri sera, dopo il mio trastullamento, sono crollato a letto ed ora sono già in ufficio pronto per iniziare la mia lista di appuntamenti, credo sia la ventesima volta che guardo l'orologio, ieri Meg non mi ha mandato nessun messaggio ma ho preferito non chiamarla, dopo la discussione, che da bravo impiccione quale sono, ho origliato, ho pensato che volesse stare un pò da sola, ma vorrei sapere se oggi verrà oppure no...
Sto per mandarle un messaggio ma un leggero bussare alla porta mi fa voltare e trovo la ragazza più bella che io abbia mai visto sull'uscio della porta con parigine nere, décolleté nere, gonna svasata fino a mezza coscia e una camicetta bianca di seta, in mano il solito quadernino e nella piega del braccio un cappotto lungo nero.

-Paura che non venissi?

Le sue pietre dorate intercettano le mie verdi ed improvvisamente mi sento più leggero, sorrido e le vado incontro, per la prima volta sono io a salutarla con due baci sulle guance e quando torno a guardarla il suo viso ha preso una sfumatura più colorata.

-Sei in ritardo ragazzina.

Dico a un soffio dalle sue labbra, la sorpasso e comincio a camminare a passo svelto lungo gli interminabili corridoi del mio edificio, dietro di me sento il veloce ticchettio dei suoi tacchi e in un attimo me la ritrovo al mio fianco senza il cappotto in mano.

-Ragazzina?

Il suo tono contrario mi strappa una risata, ma prima che possa aggiungere altro le apro l'enorme porta di vetro e la conduco all'interno della sala riunioni dove il signor Foster ci attende già seduto su una delle sedie nere imbottite che circondano il lungo tavolo ovale di cristallo.
Vedendoci si alza dalla sua postazione e ci tende la mano ad entrambi restando più del dovuto con gli occhi su Megan, il signor Tom Foster è un uomo con origini giapponesi, ha gli occhi a mandorla e capelli nerissimi e lisci che gli circondano il viso maturo, è un uomo sulla cinquantina che si occupa di Marketing, ha diverse catene alimentari giapponesi che trasportano il loro cibo fino a noi, oltre ad essere un uomo che porta molto bene la sua età, è anche famoso per il suo metodo di approccio con le donne, è un uomo che si da molto da fare e non ha nessun problema a dimostrarlo. Lo dimostra anche il fatto che in questo momento le sue labbra sono appiccicate sul dorso della mano della mia... collaboratrice.
Megan non sembra scomporsi più di tanto, anzi con eleganza ed educazione scansa la sua mano e ringrazia cordialmente per poi prendere posto dall'altra parte del tavolo, opposta all'uomo. Piacevolmente sorpreso mi accomodo al suo fianco e cominciano la trattativa, il mio cliente versa annualmente milioni di dollari sul suo conto in banca ed oggi è qui per riattivare il suo contratto scaduto e per firmare una liberatoria che ci permette di utilizzare i suoi dati personali unicamente in casi "eccezionali".
Si conclude in un attimo la questione, mi strappa un assegno e mi firma tutti i documenti, dopodiché alzandosi mi stringe la mano con fermezza e forza e a Megan le regala un altro dei suoi baci alla mano, poi esce.

-Hai dell'acido muriatico?

Guardo la ragazza al mio fianco che ha la mano alzata a mezz'aria e la smorfia schifata in volto, rido non riuscendo a trattenermi, mi tengo con una mano alla sedia e provo a riprendere fiato.

-Acqua e sapone non bastano?

Megan mi guarda come se mi fosse spuntata un'altra testa.

-Con Tom Foster? Sei matto? Sai quanti DNA diversi ha un bocca o addosso quello?

Rido ancora e la accompagno in bagno dove con buona dose di sapone si strofina il dorso della povera mano fino a farla arrossare.

-Conosci gli individui dell'alta società, come mai? Non sarai mica appassionata di trash spero.

Anche perché significherebbe che sa tutto riguardo la mia vita... chissà se ha ficcanasato su internet alla ricerca di mie notizie...

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