Opto per una camicia bianca che mi fascia alla perfezione il busto, lascio sbottonati i primi due bottoni e mi metto un paio di jeans neri con scarpe da ginnastica ai piedi, sopra mi metto il mio amato giacchetto di pelle ed esco di casa per andare a prendere i miei fratelli, li trovo già fuori al cancello che parlano tra loro, si siede davanti con me Josh e mia sorella dietro nel posto centrale.
-Non credo ai miei occhi, hai messo una camicia bianca.
Squadro mio fratello e gli faccio la linguaccia, lui mi da un pugnetto alla spalla e si sistema la camicia bordeaux che risalta il suo fisico più muscoloso del mio.
-Andiamo?
-Cos'è tutta questa fretta Marta? Ti aspetta qualcuno?
La burla mio fratello mentre parto immergendomi nelle strade della città.
-Fatti gli affari tuoi.
-Forse un ragazzo dagli occhi color ambra.
La punzecchio e lei da un colpo dietro al mio sedile.
-Beh? Che c'è, io non posso divertirmi?
Mio fratello alza le mani in segno di resa ed io le faccio l'occhiolino dallo specchietto retrovisore a cui lei risponde arrossendo ed incrociando le braccia.
Arriviamo davanti all'enorme villa che pullula di ragazzi di ogni età, musica a palla e bicchieri di plastica sparsi ovunque con qualcuno già brillo.-Mi vengono i brividi...
Mio fratello ha avuto i suoi alti e bassi, ma dopo la riabilitazione c'è stato un periodo di depressione che l'ha accompagnato fino al crollo, riprese a bere e a fare uso di sostanze stupefacenti dopo appena sei mesi che era uscito, gli stringo la mano e lui mi sorride appena, nostra sorella lo abbraccia e gli stampa un bacio sulla guancia.
-Ci siamo noi al tuo fianco.
Entriamo e la musica ci avvolge insieme alle luci psichedeliche che variano dal blu, al viola, rosa e verde, mi concentro sulla folla per cercarla ma come se già percepissi la sua presenza mi volto verso un tavolo da Ping pong dove si sta svolgendo il mio gioco alcolico preferito, prendo per mano i miei fratelli e li trascino fino a li, Mevis e Michele urlano e fischiano incitando qualcuno.
-Giù! Giù! Giù!
-Ciao ragazzi!
Mio sorella attira la loro attenzione e quando si voltano i due ragazzi fissano gli sguardi negli occhi dei miei fratelli, alzo lo sguardo e mi sporgo per vederla, perché so perfettamente che è lì, la cerco ma non la vedo, corrugo la fronte ma poi il suo profumo di cocco mi invade le narici, abbasso lo sguardo ed è proprio davanti a me di spalle che fa rimbalzare la pallina facendola entrare nei bicchieri della squadra avversaria uno dopo l'altro.
-Megan non ci gioco più a questo gioco se partecipi anche tu!
Un ragazzo che a malapena si regge in piedi sbiascica le parole e la indica con un occhio chiuso e uno apero.
-Ma se mi hai sfidata tu Trev.
Il poveretto sta per ribattere ma poi i suoi occhi si spostano sulla mia figura e li sgrana restando a bocca aperta.
-Porca puttana! Alexander Jonson!
Meg si volta di scatto e nel trovarmi così vicino resta di sasso, le sorrido e torno a guardare il ragazzo.
-Posso prendere il tuo posto?
Lui mi guarda senza riuscire a parlare ma annuisce con la testa, mi arrotolo le maniche della camicia e due ragazzi sostituiscono i bicchieri vuoti con altri pieni, Megan mi guarda incuriosita e si lecca il labbro.
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Travel with me
ChickLitAlexander, uomo ricco di famiglia, ha necessità di uscire per un po' dagli schemi opprimenti e svagare dal lavoro. Non avendo però amici che possano accompagnarlo un giorno gli viene organizzato un appuntamento al buio. Cosa accadrà durante questa a...