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-Allora noi andiamo!

Annuisco a tutti e li saluto con la mano, una volta usciti Megan alza lo sguardo per incontrare il mio e mi sorride debolmente.

-Sono stata una stupida...

-Non potevi immaginarlo, quello lo conoscevi...

Annuisce e torna a stringermi la vita, gioco con qualche ciocca e le bacio la testa.

-Tra un pò vado anche io... sta venendo a prendermi una persona.

Si sposta una ciocca dietro l'orecchio ed io annuisco poco convinto.

-Se vuoi ti ci porto io a casa.

Nega con la testa e mi sorride, non voglio lasciarla andare, non mi va che torni a casa con un altro di quelli che dicono di essere suoi amici, non mi fido per niente.

-Hai fatto davvero molto per me, ora devo tornare la ragazza indipendente che ero fino a ieri, non ti preoccupare, sto bene.

Arriccio le labbra e alla fine annuisco rassegnandomi a doverla lasciare andare.

Mentre si fa la doccia e si prepara, io mi limito a pulire il disastro in cucina e a prepararmi un caffè, non mi reggo in piedi e le forze mi stanno abbandonando.
Il suono incessante del campanello mi fa innervosire e con passo svelto vado ad aprire la porta, dietro di me sento i tacchi di Meg scendere le scale e quando apro avrei preferito la presenza di chiunque ma non di lui...
Mi scansa di lato e si fionda su Megan avvolgendola tra le braccia e comincia a sommergerla di domande, Meg prova a calmarlo dicendogli di stare bene ma lui la prende per le braccia e la ispeziona, lo allontano con una spinta e prendo Meg tra le braccia.

-Statti calmo Mat, sta bene!

-Statti calmo? Ma dove cazzo eri tu nel frattempo?

Mi mordo la lingua e provo a trattenere la voglia di prenderlo a pugni, so perfettamente di essere colpevole, non l'ho tenuta d'occhio, non abbastanza... lo so cazzo!

-Calmatevi! Mat sto bene ed è solo grazie ad Alex...

Meg mi stringe il braccio per rassicurarmi e lui sbuffa, poi apre le braccia e Megan si getta tra esse, Mat la stringe e la bacia ovunque...

-Sicura?

Lei annuisce e lui le lascia un altro bacio sulle labbra.
In quel momento mi crolla il mondo addosso... distolgo lo sguardo e mi infilo le mani chiuse a pugno nelle tasche della tuta e provo a calmarmi.

-Allora andiamo.

Mat esce da casa mia e Megan mi circonda la vita con le braccia stampandomi un bacio sulla guancia.

-Alex, grazie mille... anzi, dirti grazie non basta...

Sospiro e le accarezzo la guancia, poi le stampo un bacio sulla fronte e lei esce... lasciandomi solo, ferito e incazzato con il mondo.

***

-Quindi sta con uno degli White?

Annuisco svogliato a mio fratello mentre mi mangio l'ennesima patatina e bevo un sorso della terza birra mentre faccio zapping tra i vari canali senza trovare nulla che possa incuriosirmi, su ciò che è accaduto ieri notte non ne ha parlato nessuno, magari Josh è riuscito a toglierlo in tempo...

-Mi dispiace...

-Tranquillo, sto bene.

-Ti conosco, sarai alla terza o quarta birra a mangiare quelle schifosissime patatine alla paprika davanti alla televisione, e probabilmente dopo ti mangerai mezzo chilo di gelato.

Allungo lo sguardo proprio sul vaso di gelato da tre chili ma decido di mentire.

-Nulla di tutto ciò!

-Cazzaro! Ti conosco da quasi trent'anni e per venticinque abbiamo vissuto sotto lo stesso tetto.

Alzo gli occhi al cielo e sgranocchio un'altra di quelle strane patatine che mi sono sempre piaciute sporcandomi i polpastrelli di polvere arancione, mi esce dalle labbra un rutto notevole e mio fratello scoppia a ridere.

-Che darei per vederti!

-Ti voglio bene anche io... dai ora vado a darmi una lavata, sto cominciando a puzzare.

-D'accordo, stammi bene.

Sbuffo e mi alzo dal divano che ha preso la mia forma e rimetto il gelato in freezer, alle patatine e alle bottiglie ci penserò dopo, salgo in camera e mi faccio una bella doccia per scacciare tutta la sporcizia e il sudore accumulato tra ieri e oggi, mi vesto e scendendo mi prende quasi un infarto nel vedere la donna delle pulizie che sta sistemando il mio casino.

-Margaret mi hai fatto prendere un colpo!

La signora si mette una mano sul cuore dopo aver urlato all'improvviso.

-Signorino Jones... non mi aspettavo di trovarla a casa!

Prendo un respiro profondo e torno a guardare la signora minuta curvy dai lunghi capelli scuri raccolti in uno chignon stretto e i grandi occhiali dalla montatura rossa come lo smalto a metterle in evidenzia i grandi occhi neri.
Margaret è una donna sulla cinquantina, madre single di quattro figli e donna impegnata a tempo pieno, lavora per la nostra famiglia da quando ne ho memoria, era una giovane donna quando ero piccolo e l'ho vista incinta di due dei suoi figli.

-Si... diciamo che sono successe un pò di cose.

Lei mi guarda comprensiva e annuisce soltanto, poi riprende a pulire, sa che non mi è mai piaciuto parlare di ciò che accade nella mia famiglia, sono cose private che tengo per me, visto che di privacy ne ho già poca...
Passo il resto della giornata a programmare gli appuntamenti e a sistemare gli ultimi documenti, chiamo i vari clienti che hanno fatture in scadenza prima che partano per le vacanze estive e altre le spedisco nuove, chiuso nello studio tutto il giorno non mi accorgo neanche dell'ora e solo alle dieci di sera passate mi decido a mangiare qualcosa di commestibile.
Margaret, santa donna, mi ha preparato un piatto di pasta al sugo prima di andarsene e me lo riscaldo al microonde, mi butto sul divano ed accendo la tv, la sigla del notiziario parte a volume altissimo e la voce della giornalista inizia a risuonare per tutta casa, sto per prendere il telecomando per abbassare ma rimango pietrificato.

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