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-Megan De Rosa White la scorsa notte è stata aggredita da tre ragazzi...

Mi si mozza il fiato appena appare un pezzo del video dove Meg tenta di togliersi uno di quei viscidi di dosso, poi il video viene sostituito da una foto che quasi mi fa svenire, una ragazza dai capelli neri, lunghissimi e mossi con due grandi occhioni azzurri...
Lo stomaco mi si restringe e potrei rimettere l'anima a momenti...

-La giovane, proprio ieri sera stava festeggiando in una delle proprietà della sua famiglia per la festa di laurea...

-Oddio...

-Ad intervenire sono stati Alexander e Joshwa Jones...

-Oddio...

Il cuore comincia a battere forte, le mani tremano e il respiro è irregolare, il cellulare comincia a squillare ma non riesco a muovermi, incollato ancora su quella foto che viene sostituita da un'altra che mi fa mettere la mano sul cuore per calmare i battiti.

-Ci è stato dichiarato da alcuni testimoni che i due siano partiti poco tempo fa per una luna di miele dopo un matrimonio celebrato in segreto e che probabilmente la loro relazione va avanti da qualche anno...

La foto ritrae me che abbraccio una ragazza che credevo fosse sparita, di spalle, le sto baciando il collo e lei ha la testa inclinata, riconosco subito quella camicetta bianca di seta che ha messo un giorno in cui è venuta a lavorare per me...
Il cellulare riprende a squillare ma non voglio sentire nessuno, in questo momento mi è stata appena lanciata una bomba atomica addosso e non ho idea di come dovrei reagire.

-A giorni ci sarà la sentenza dei tre ragazzi che si sono dichiarati innocenti.

Spengo il televisore e corro in bagno dove vomito tutto l'alcool di ieri sera, la colazione di questa mattina e le patatine con birra di oggi pomeriggio, poi mi sciacquo la faccia con acqua gelata e mi siedo per terra con la schiena sulle piastrelle bianche del muro.
Il suo nome mi rimbomba in testa come un martello pneumatico e il respiro mi si spezza facendo uscire un singhiozzo, una lacrima esce dal mio occhio ed io la raccolgo prima che possa raggiungere la guancia, tutti i bei momenti passati con lei mi tornano in mente, le risate, i commenti sarcastici, la "Bomba" di cui parlava per messaggio con mia sorella...il bacio sulla spiaggia, il bacio con Mat White...
Cazzo è suo fratello... corro a recuperare il cellulare che continua a squillare e appare proprio il nome della persona con cui ho bisogno di parlare.

-Alex! Finalmente!

-Finalmente un cazzo! Tu lo sapevi e non mi hai detto nulla, porca troia Marta!

Mia sorella non risponde, non mi sono mai arrabbiato così tanto in vita mia con mia sorella, sono tremendamente deluso e mi sento profondamente tradito, come ha potuto tenermi nascosta una cosa così importante, è la figlia ritrovata di David White!

-Alex, mi ha supplicato di non dirtelo, le è scappato mentre eravamo ad una festa, avevo qualche dubbio ma poi te ne sei uscito in macchina quella sera...

-Marta quella ragazza era minorenne quando abbiamo...

-È sempre Megan, non trattarla come un'estranea!

Mia sorella ha la voce strozzata ed io avrei voglia di lanciare il telefono...

-Perché non me l'ha detto?

Sembra una supplica ma in questo momento non so più cosa mi stia succedendo, crollo sul divano e mi passo la mano tremante fra i capelli, in attesa che mia sorella possa confortarmi.

-Ti aveva fatto una promessa...

Serro gli occhi al ricordo di quella ragazza di tanti anni fa che mi chiedeva una cosa così tanto folle su due piedi e che mi mostrò la lettera che le aveva spedito l'esercito...
Nonostante tutto, il viaggio, le risate, gli scherzi... ha voluto che io non la collegassi a quella ragazza con cui feci una cosa molto importante per una ragazza nel sudicio bagno del bar dell'università...

-Alex...

-Josh lo sapeva?

Resta in silenzio ed io mi mordo l'interno guancia fino a farlo sanguinare.

-E la mamma?

Sento un singhiozzo uscirle dalla bocca ed io chiudo la telefonata correndo in camera a vestirmi per poi prendere la moto e correre alla villa degli White.

Suono il campanello sperando che qualcuno mi risponda e sospiro di sollievo appena sento la familiare voce della mamma di Megan.

-Non rilasciamo intervi... Alexander?

-Signora White... mi scusi per l'ora tarda ma... ho bisogno di parlare con Megan.

Cerco di non posare lo sguardo sulla telecamera posta sopra il campanello ma la sento sospirare e poco dopo il click del cancello in ferro battuto con una W e una rosa nera si apre solo di un anta permettendomi di entrare.
Sulla porta ad aspettarmi però non c'è la mamma, ma Mat...

-Devo...

-Non c'è!

Resto fermo sul pianerottolo a guardarlo, ha la mascella serrata e i muscoli delle spalle tesi, fissa il pavimento con i pollici nelle tasche dei pantaloncini da Basket.

-Mat non voglio discuterne con te!

-Alex, lei non è qui...

I suoi occhi incontrano i miei e solo ora noto il rossore che li circonda.

-È tornata a casa con me, si era chiusa in camera e poco dopo sono andato a vedere come stava, lei non c'era, è scappata lasciandoci solo un fottutissimo messaggio dove ci dice di non preoccuparci perché starà bene.

Barcollo leggermente tenendo salda la presa sul gancio del casco, si passa il dorso della mano sugli occhi e tira su con il naso.

-Credimi non ho nulla contro di te, ma in questo momento ti odio da morire anche se non hai fatto nulla...

Sbatte la porta lasciandomi fuori e a me crolla definitivamente il mondo addosso, non mi rendo neanche conto di essere tornato a casa, ho spento il telefono per evitare di parlare con chiunque, mi butto sul letto e quasi scoppio a piangere per la frustrazione e per la preoccupazione...
Meg...torna da me...

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