Capitolo 9

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Bianca
Arrivammo nel primo pomeriggio, la casa di Teresa era abbastanza grande per tutti, non era nemmeno tanto lontana dal mare, io e Ciro avevamo pure una camera tutta nostra che decidemmo di inaugurare subito, visto che era più di una settimana che non avevamo un po' di tempo per noi.
Gli altri si svagarano aprendo bottiglie di vino, mettendo della musica alta per festeggiare quella che per noi era un' altra vittoria, tranne Edo e Teresa, loro seguirono l'esempio mio e di Ciro.

Qualche giorno dopo..
Ciro
Eravamo qui da qualche giorno e tutto filava liscio, con Bianca le cose andavano benissimo, a Napoli nessuno sospettava di niente, mio fratello mi disse che Mirko era sempre più convinto di essersi presa la mia terra, i miei giri, tutto e per il momento andava bene così, staccai la chiamata con mio fratello e vidi Bianca indietreggiare e sbattere contro il muro, tutto ciò al telefono, sbiancò all'improvviso e cadde per terra, iniziò a respirare faticosamente, e scoppiò in un pianto, un altro attacco di panico pensai, allora non c'entravano niente con i miei affari era una questione tutta sua, ci avvicinammo subito a lei
<<ammor mie ca' succèd, dissi>>
<<Ci-Ciro, disse lei con le lacrime agli occhi>>
<<Dimmì, dissi>>
<<No, non posso>>
<<M puo' ricere tuttò, replicai>>
<<Va bene, però solo io e te>>
La presi per mano e uscimmo di casa, dovevo capire cosa cazzo stava succedendo.

Bianca
Io e Teresa stavamo lavando i piatti quando il telefono di Ciro squillò, era di sicuro suo fratello, dopo pochi minuti squillò anche il mio, mi preoccupai quando sul display lessi il nome di chi mi stava chiamando Andrea.
Telefonata tra me e Marco 
<<Pronto, dissi>>
<<Bianca, sono Marco>>
Marco era il cugino di Chiara, fu lui insieme ad Andrea ad aiutarmi a scappare da Napoli.
<<Ciao Marco, dimmi>>
<<Sono a Napoli, Chiara mi ha raccontato quello che è successo, mi dispiace tanto, ma ora dove sei?>>
<<Fuori Napoli con una mia amica dissi>> un'altra bugia pensai.
<<Mm va bene, ascolta appena rientri me lo dici che dobbiamo parlare>>
<<Marco che succede? Dissi>>
<<Nicolas è sparito da Torino, non sappiamo dove sia, probabilmente ci sta seguendo, perché sospetta che ti stiamo nascondendo>>
Nicolas era il fratello maggiore di Tommy quello che avevo che avevo ucciso.
A quelle parole "probabilmente ci sta seguendo" sentì il cuore in gola, indietreggiai fino a toccare con le spalle il muro, scesi per terra e iniziai a piangere.
<<Rimani nascosta e non ci pensare, mi disse Marco prima di staccare>>
Scoppiai in un pianto isterico e adesso?
Ciro si avvicinò a me e cercò di tranquillizzarmi
<<ammor mie ca' succèd, disse>>
<<Ci-Ciro, dissi con le lacrime agli occhi>>
<<Dimmì, disse>>
<<No, non posso>>
<<M puo' ricere tuttò, replicò>>
<<Va bene, però solo io e te>>
Dissi ai ragazzi che appena tornata avrei spiegato tutto anche a loro, sempre se Ciro non mi avrebbe ammazzata, questo però non lo dissi, lo pensai soltanto.
Mi portò al mare, sapeva che quello era l'unico posto che mi tranquillizzava.
<<ca' succèd, disse>>
Ciro, siediti.
<<E ra quann me chiamì ciro,disse>>
Sorrisi, ripresi fiato e gli dissi:" è arrivato il momento di dirti chi sono."
Lui sgranò gli occhi, mi disse che sapeva che c'era qualcosa che non andava, perché spesso di notte mi sentiva parlucchiare nel sonno, ma non capiva mai cosa dicessi.
Ci sedemmo e iniziai il racconto della mia vita.
A Torino avevo un gruppo di amici che spacciavano, spesso gli fornivo alibi falsi, gli accompagnavo in posti e non chiedevo mai il perché, tenevo soldi che non erano i miei, droga dentro il divano che non era mia. Alzai lo sguardo e vidi un sorrisetto diabolico sul suo volto.
<<o' sapevò ca' nun eri na' qualunquè, disse>>
Aspetta, non ho finito.
La mia famiglia lo scoprì e mi cacciò di casa, mi trasferí a casa di Andrea, io, io ero innamorata di lui, o almeno credevo di esserlo, un giorno venne un ragazzo a casa di nome Tommy, io stavo dormendo mi svegliai di soprassalto perché loro avevamo iniziato a litigare, o meglio a lottare, andai in cucina vidi Tommy sopra ad Andrea mentre lo stava strozzando, gli urlai di lasciarlo stare, lui si girò e sgranò gli occhi perché pensava che Andrea fosse solo, si rigirò e continuò a stringere. Mi fermai, perché una lacrima mi scese dal viso, una lacrima che Ciro mi asciugò, mi feci forza e continuai.
Andrea con le poche forse che aveva disse "così mi uccidi", vidi la pistola vicino al divano, non ci pensai due volte la presi e gli sparai due colpi, fu così che commisi il mio primo omicidio. 1

Ciro
Bianca mi aveva appena raccontato tutto, ma ancora non capivo perché fosse così terrorizzata e soprattutto perché non me l'ha mai detto. Le chiesi spiegazioni e lei continuò con il racconto.

Bianca
Chiamammo Marco il migliore amico di Andrea, che aveva un po' il tuo ruolo gli dissi, facendogli un piccolo sorriso, si occupò del corpo di Tommy, mi spedí qua da sua cugina Chiara, perché Andrea non mi so volle prendere la briga di starmi sempre accanto, andai via, credendo che tutto si sarebbe risolto in poco tempo, ma Nicolas in fratello di Tommy non crede che alla nostra versione.
Sapeva benissimo che io abitavo li con Andrea, che suo fratello da quella casa vivo non ci era mai uscito, che stavano mentendo, e la conferma l ha avuta quando io sono sparita da Torino.
<<pecché nun me aie ritt subitò a' verìtà, disse lui>>
<<Sono originari di Napoli, pensavo che fossero legati a te, mi dispiace>>
<<o' cognomè, dimmì o' cognòm, disse>>
<<Grimaldi, dissi>>

Ciro
Non conoscevo la loro famiglia, ma mio padre sicuramente si, cercai di tranquillizzarla anche perché non erano collegati a noi e non avevo motivo di farla preoccupare.
<<Ce altro? Dissi>>
<<È sparito, Ci, mi sta cercando>> scoppiò a piangere di nuovo.
<<te protègg io, pèrò me aia' ricere sempe a' verità le dissi>>
<<Va bene, scusami, avevo paura di come potessi reagire>>
Non potevo biasimarla. La strinsi forte a me.
"Nun tnè paur c stong ij" le dissi.
Passò circa un'ora e poi tornammo a casa, mentre lei raccontava tutto agli altri, io chiamai papà.

Don Salvatore
Mi squilló il telefono, sicuramente era Ciro da telefono di Edoardo, anche perché il suo l aveva lasciato qui, avevamo un margine di errore pari a zero.
Telefonata
<<Pronto dissi>>
<<Papà song io>>
<<Cirú, allò tutto appost c s Ric?>>
<<Papà avimm nu' problèm, disse>>
<< dimmì, replicai>
Mi spiegò tutto,cercai di farlo stare tranquillo; i Grimaldi erano spariti da Napoli da circa 10 anni, da quando il padre di Nicolas e Tommaso fu arrestato a Torino e costrinse la famiglia a trasferirsi.
Percepivo nella sua voce un velo di preoccupazione, che doveva sparire all'istante, lui mi serviva concentrato per la nostra vendetta.
<<Cirù, nun t preoccupà mo vec ij>>
Mi ringraziò e stacco la chiamata, aggiornai immediatamente Maria e Pietro, che al contrario mio hanno sempre creduto che Bianca fosse una debole, ma io sapevo che non era così, per stare affianco a mio figlio doveva essere per forza una donna con le palle.

Giovedì 10 giugno  2010
Nicolas Grimaldi
Sono esattamente sei mesi da quando quella stronza di Bianca è scappata da Torino, tutti mi credono un pazzo perché non credo alla storia che si sono inventati quei tre bastardi per giustificare il fatto che mio fratello è sparito da sei mesi, vogliono farmi credere che dopo aver litigato con Andrea lui sia uscito di casa, ma io non ci credo mio fratello è morto in quella casa, me lo sento.
Sono appena sceso dal treno, mi trovo a Milano dove da circa un mese Andrea e Marco si sono trasferiti  e da qui che farò partire le mie ricerche, scoprirò chi dei tre ha ucciso mio fratello e poi gli farò fare la stessa fine.

•spazio autrice•
Finalmente Bianca ha confessato tutto a Ciro, sono in arrivo nei prossimi capitoli nuovi personaggi dal passato di Bianca.
Come reagirà Ciro all'arrivo di quest'ultimi? Ma soprattutto quando faranno rientro a Napoli, per attuare la loro vendetta?
Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo!

Mare Fuori - Il ritorno del Boss ~Ciro Ricci~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora