Mercoledì 10 marzo 2010
Bianca
Mi chiamo Bianca ho 18 anni e sono qui a Napoli da pochi mesi, il mio non è stato proprio un trasferimento voluto, mi trovo qui perché per difendere una persona che credevo di amare, ho commesso un omicidio, ma questo ragazzo e un altro mio amico mi hanno aiutata a scappare e far perdere le mie tracce, in modo che nessuno mi potesse fare del male.
Ebbene sì, a Torino loro due gestiscono un giro di spaccio, la roba se la fanno arrivare direttamente da qui, visto che uno dei due ha la cugina residente a Napoli, la stessa cugina a cui devo tantissimo, non solo mi aiutata a trovare lavoro, ma è anche la mia super coinquilina, il suo nome è Chiara.Sono le 23.30 di sera ho appena finito il mio turno al ristorante, qui mi trovo bene ho già fatto amicizia con tutti. Finiamo di pulire e sento Luca dire qualcosa dallo spoiatoio.
Luca: Bianca, Bincaaa!! Passa a prenderti Chiara? Disse lui
Bianca: no, Chiara finisce più tardi (anche lei lavorava in un ristorante, ma stasera c era tantissima gente, e non aveva ancora finito e ovviamente la macchina condivisa, stasera l aveva lei) non ti preoccupare farò due passi a piedi, dissi.
Luca: sicura?
Bianca: a domani, dissi uscendo dal ristorante.
Napoli è bellissima, e quindi non mi dispiaceva tornare a casa a piedi.Ciro
Sono uscito di galera da poco, due mesi circa, insieme a tutta la mia "banda", i primi a uscire sono stati Cardio e Totò a fine novembre, prima delle vacanze di natale hanno rilasciato anche Pirucchio e Pino, gli ultimi stronzi ad uscire siamo stati io e Edoardo, i primi di Gennaio. Non credevo che li avrei rivisti fuori a parte Edo che è il mio braccio destro, nonché migliore amico, ma per ricominciare a gestire i miei giri di spaccio ho bisogno di persone fidate, e io di loro mi fido.Sono le 22.00 passate sto scendendo di casa per raggiungere gli altri in piazza, per capire cosa sono riusciti a vendere e soprattutto se hanno bisogno di roba per rifornirsi, prima di avviarmi giù per le scale entro di proposito in camera di mio fratello Pietro, che non c'è, apro il suo armadio e gli rubo una felpa, le sue sono sempre le più belle.
Scendo di casa, prendo il motorino e mi avvio dai ragazzi, resto un po' con loro e poi verso le 22.50 mi avvio verso casa, domani mattina mi sveglio presto ho degli affari cui parlare con papà.Bianca
Mi avvio verso casa, sto camminando tranquilla quando a un certo punto vedo un'ombra, faccio finta di niente e proseguo, arrivo vicino a un benzinaio quando all'improvviso vengo strattonata e buttata per terra, mi ritrovo un tizio sopra di me, che mi afferra per la gola e mi intima a restare zitta, ma io inizio a urlare e sbraitare, ma nessuno sembra passare, in quella cazzo di via non c'è nessuno.Ciro
Prendo il mio motorino e mi avvio verso casa, quando all arrivo di un benzinaio sento delle urla, mi giro di poco per vedere cosa stava succedendo, noto una ragazza a terra che sbraita, cerco di non farci caso, sono fuori da due mesi devo pensare ai miei affari cercando di passare il piu inosservato possibile e questo di certo non mi aiuterebbe. Supero il benzinaio, ma qualcosa mi intima a frenare di colpo, forse la mia coscienza?
Scendo da motorino e mi avvio verso la ragazza.Bianca
Questo pezzo di merda sta cercando di togliermi i pantaloni, scalcio, urlo ma non riesco a liberarmi, quando finalmente sento un motorino passare, inizio a urlare: "fermati, ti prego! Aiutami" ma sembra non volersi fermare, una lacrima mi scende sul viso, probabilmente era la mia unica speranza di salvezza, inizio a pensare le peggio cose, inizio a pensare che forse questo sconosciuto avrà la meglio su di me. Smetto di sbraitare, tanto a che servirebbe? Se fino ad ora non è servito a niente? La mia mano si accascia per terra, quando all'improvviso sento il motorino inchiodare, giro la testa e vedo un ragazzo altissimo avvicinarsi a noi.Ciro
Mi avvicino alla ragazza e noto che ha i pantaloni slacciati e quello schifoso ancora su di lei, inizio a tirargli una serie di calci sullo stomaco, la ragazza lo spinge e finalmente se lo leva di dosso, guardo il bastardo e gli urlo: <<crè mo nun faj chiu u Fort?>>
Allungo la mano verso la ragazza che intanto si era rivestita, la tiro su le chiedo se fosse tutto apposto, e mi avvio verso il motorino.Bianca
Vedo questo ragazzo avvicinarsi, inizia a prendelo a calci, finalmente lo spingo liberandomi dalla sua viscida presa, mi riabbottono i pantaloni, aiutata dal ragazzo mi alzo in piedi, lo guardo di sfuggita e ci avviamo verso il motorino.
<< Grazie, gli dissi>>
Lui, non rispose si limitò a guardarmi, aveva un taglio sul sopracciglio, i capelli neri tutti sistemati con il gel, anche gli occhi erano neri, un' altra cosa che subito notai fu il crocifisso al collo, fuori dalla felpa.
<< Sali, mi disse lui dopo pochi secondi>>
<< Tranquillo, hai già fatto abbastanza>>
<<Abiti qua vicino? mi disse>>
<< Non risposi>>
<< Tien paur e me? Disse>>
<<No, risposi>>
<<E allora, sali disse lui>>Mi faccio convinta e salgo sul suo motorino, appena ci allontaniamo dal benzinaio, gli inidico la via in cui dobbiamo andare.
•Spazio autrice•
Sto provando a scrivere questa storia perché vorrei raccontare di un Ciro fuori dalla galera, ma non fuori dal giro. Arriveranno a destinazione senza fare altri brutti incontri?
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Mare Fuori - Il ritorno del Boss ~Ciro Ricci~
Fiksi PenggemarSono ormai passati due mesi da quando Ciro e Edo sono stati rilasciati. Edo è il braccio destro e amico d'infanzia di Ciro che ora è pronto a ritornare ad essere un membro attivo della sua famiglia senza guardare in faccia nessuno. Una sera però, un...