Capitolo 6

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*Piccolo sfogo
Mi è capitato di leggere un commento sotto un mio capitolo e di rimanerci davvero male.

La lettrice, o il lettore, (il nickname non faceva capire molto) ha sentenziato in maniera molto educata che la mia storia, la mia prima storia "Senza via d'uscita" che ha come protagonisti Alexandra e Adam, è banale.

Le sue parole mi hanno molto colpito e fatto riflettere. Non ho mai avuto, in alcun modo, intenzione di scrivere una storia banale.

Diamine a me non sembra banale, e non mi sembra che se ne lèggano di simili, ma se questa è l'impressione che danno le mie storie, farò dieci passi indietro. *





TRAVIS

La giornata è iniziata uno schifo.

Mi ero ripromesso di passare più tempo con Hope e Tiffany, non soltanto perché ne ho voglia, ma anche perché vorrei che legassero tra di loro. Non è stato possibile.

Avremmo dovuto passare una giornata insieme all'insegna del divertimento. Avevo già acquistato i biglietti per il cinema. "Alice nel paese delle meraviglie" é il libro preferito di Hope. La vedevo già scalpitare dalla gioia davanti al grande schermo. Tutto sfumato, per colpa del lavoro.

Il caso a cui io e la mia squadra stiamo lavorando da tempo immemore è scoppiato. Letteralmente!

Lucas Kane, l'uomo che avevamo arrestato con l'accusa di omicidio plurimo, si è rivelato non essere il vero colpevole.

Mentre era sotto interrogatorio, abbiamo ricevuto una chiamata breve e concisa.

Un'altra vittima. Un'altra donna. Stesso modus operandi delle vittime precedenti.

Lucas Kane è stato rilasciato. Ha minacciato di farla pagare al dipartimento, ma non è stata la cosa peggiore.

Il direttore dell'FBI ha minacciato di toglierci il caso, se non riusciamo ad arrivare ad un punto entro due giorni. Il numero delle vittime continua a crescere.

La giornata è iniziata male, ma è finita ancora peggio.

Quando ho visto Sidney con Hope, non ci ho visto più dalla rabbia.

Hope doveva essere al sicuro a casa insieme a Tiffany, invece era con la sua babysitter in centrale dopo essere passata al pronto soccorso a mettere dei punti.

Mi sono arrabbiato con Sidney ed ho sbagliato. Ma ero frustrato perché l'unica cosa che volevo in quel momento era baciarla.

Sarà stata la vicinanza o forse il suo modo di comportarsi con Hope, o addirittura il fatto che tra me e la mia donna le cose non vanno bene, ma avevo una voglia matta di posare le mie labbra sulle sue per sentirne la morbidezza.

Ho cercato Tiffany per tutto il resto della giornata. Non l'ho trovata. Sembra essersi volatilizzata. Il cellulare è staccato e la sua amica, Ana, non sa dove possa essere.

Busso il campanello ed aspetto paziente. Sono in ritardo. Hope a quest'ora dovrebbe già essere al letto, ma solo adesso sono riuscito a portarle il pigiama e il suo orsacchiotto preferito.

La porta si spalanca di colpo ed Alan mi appare davanti.

<Amico non ti consiglio di entrare. Lascia tutto a...> Non termina la frase, che viene spintonato di lato dalla moglie.

<Tu. Dentro. Subito.> Mi da le spalle e se ne va.

Alzo gli occhi al cielo e mi precipito dentro. Ho davvero poco tempo. Il lavoro mi chiama. Ma non posso dire di no a mia sorella. Non quando è arrabbiata tanto da far pulsare le vene del suo collo.

Sii la mia luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora