21 - perché sempre io?

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Un'ombra nera schizzò saltando dalla parte opposta del capannone. Allungai le orecchie e percepii alla mia destra una cadenza di passi. Mi mossi furtiva, roteando il bastone. Sta volta non me lo sarei fatta scappare. Mi passai la mano sulla fronte e sentii colare il sangue dalle ferite sulla mano.

Seguendo l'istinto balzai a destra, e con la mano afferrai la sagoma nera che cercavo da giorni. Il gatto si dimenò dalla mia presa, ma stavolta non mi feci spaventare dai suoi artigli che mi avevano riempito le braccia di tagli.

«Ti ho trovato, peste» esclamai. Erano quattro giorni che cercavo di acciuffare quel gatto selvatico che continuava a fare casini nel granaio.

«Complimenti, Cat Hunter. Ora il granaio è più sicuro.» Scherzò la voce di Clint alle mie spalle.

Mi voltai, trovando l'uomo appoggiato allo stipite del granaio. Feci il verso al mio padrino, che si avvicinò, rimboccandosi le maniche della camicia a quadri e prendendo il gatto dalle mie braccia.

«Ormai è passato più di un mese da quando ti sei scontrata con lo SHIELD, penso sia arrivato il momento che io ti accompagni a New York per parlare con Nick Fury. Prepara le tue cose, partiamo tra due giorni, prima finiamo di sistemare il raccolto.»

Annuii, d'accordo con la sua decisione. Per quanto fossi stata bene dai Barton, ero stata ferma troppo tempo, e non sapevo le mosse che aveva fatto l'Iahp nel frattempo. Ora non potevo più perdere un giorno. Clint fece per uscire dal capannone, ma lo fermai.

«Clint... non ho parole per ringraziare ciò che avete fatto per me. Davvero. Vi sarò grata per sempre.» L'uomo sorrise, stringendomi le spalle.

«È il minimo che potessi fare. Ti ho abbandonata, dopo che la mia famiglia era scomparsa non ho nemmeno provato a cercarti. Lo dovevo a te, e a Nat. Le ho fatto una promessa e dovevo mantenerla. Per fortuna sei in gamba quanto lei, e mi hai trovato prima tu. Lo ripeto, sei come una figlia per me. E Laura ti vuole bene, sei stata con noi per tre anni prima di lasciarti, tu e Cooper sembravate quasi fratelli. Quando avrai fatto tutto quel che devi fare, questa potrà essere casa tua, se lo vorrai.»

Annuii grata, e feci per uscire dal capannone per andare a cambiarmi per la cena, ma Clint non aveva finito di parlare.

«Ci ho riflettuto molto in queste settimane, e sono giunto alla conclusione che la katana di Ronin merita di riscattarsi. Per questo voglio darla a te. Considerala come il regalo del tuo padrino per tutti questi anni in cui eri sola.»

Da una borsa, che aveva sulle spalle, estrasse un'involucro, e svolgendolo rivelò la katana. Notai che era leggermente diversa da come l'avevo trovata un mese prima: sul lato non affilato era bucata, per alleggerire l'arma, ma ora la lama era stata probabilmente fusa una seconda volta e resa omogenea, senza le scanalature. La lista centrale della lama mandava riflessi rossastri, e sull'impugnatura era stata incisa una piccola clessidra. Il manico era rimasto lo stesso, semplice e fasciato dal cuoio nero di ottima fattura.

Ammirai l'arma, estasiata dalla sua nuova bellezza, e ringraziai Clint con la voce tremante dall'emozione.

«Una settimana fa, la principessa Shuri di Wakanda è venuta a far visita in America, ed essendo la massima esperta di vibranio le ho chiesto di apportare qualche piccola modifica, in modo da segnare definitivamente la rinascita della katana. Ora è tua.»

«È bellissima.» commentai semplicemente.

***

Quella stessa sera prima di cena, preparai tutte le mie cose. In una busta riposi tutte le lettere, tranne l'ultima che ancora non avevo letto, che misi nella tasca del giubbotto di pelle nero, uno che metteva Laura da giovane e che mi aveva regalato. nascosi nel doppio fondo dello zaino tutti i soldi di Villa Aceval che mi rimanevano, poi qualche cambio di vestiti, sia quelli che mi aveva regalato Pilar sia alcuni dati dai Barton, insieme alle mie inseparabili termiche nere e pantaloni in poliestere. Misi in una sacca le tute di mia madre, e fui tentata di indossarne una, ma esitai. Non mi sentivo... pronta? Non era il momento, non ancora.

INHERITANCE ~ Hazel RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora