INHERITANCE ~ Hazel Romanoff

9 - la selvaggina fa schifo

Il vento mi scompigliava i capelli, il freddo notturno mi penetrava fin dentro le ossa, e rabbrividii dentro il mio giubbotto senza maniche, non adatto a quelle situazioni.

Erano già due ore e mezza che correvo con la moto di Smith, e avevo percorso circa 110 chilometri, come diceva il GPS sul cruscotto.

L'orologio segnava le cinque del mattino, e il cielo aveva iniziato a virare sul viola chiaro. Percorrevo la stradina di montagna sfrecciando sui tornanti, verso Nord. Andavo senza una meta, guidata dal cuore.

Improvvisamente vidi a circa cinquanta metri dalla strada una baracca abbandonata, così rallentai e uscii di strada, spingendo le ruote della moto di Smith sull'erba bagnata dalla rugiada.

Il tetto della casetta era sfondato, ma mi permetteva di stare al sicuro, riposando almeno qualche ora.

Spensi il motore della motocicletta e mi abbandonai a terra, dopo aver preso il fascicolo con le mie informazioni: era giunto il momento di fare chiarezza su me stessa.

In prima pagina, c'erano annotate a penna nera le mie informazioni che già sapevo. Nata il 17 maggio 2007. Gruppo sanguigno A-. Matricola AF-29601...
Lessi tutte le altre notazioni con leggerezza e girai la pagina, che catturò immediatamente la mia attenzione.

Luogo di provenienza e contatti esterni

C'era un indirizzo, negli Stati Uniti, più precisamente in Kentucky. E un nome: C. F. Barton.

Mio padre. O mia madre. Sarà la mia prossima meta. Pensai.

Cosi il mio nome è Barton, Hazel Barton. Ed ero americana.

Ma perché mi hanno lasciato al campo? Perché mi ha abbandonata? Domande, tantissime domande.

Ma la cartella non finiva lì: nell'ultima pagina c'era un grosso titolo.

PROGETTI FUTURI E IN ATTO

Il primo punto recitava: "Programma B.W. 2.0 - Candidata 1 / Operazione Mani Nere - tentativo n° 2".

Poi scritti con una grafia sottile ed elegante c'erano altre annotazioni.

"Siero- clonazione congiunta - coordinazione sovrannaturale - possibilità di fare breccia nella psiche (elettrocuzione?)"

Appuntati in corsivo c'era una frase tracciata a mano: "commettere gli errori della prima volta causerà il fallimento del progetto"

Bill aveva indovinato. Chissà cos'era il progetto BW, e quando era stata la prima volta, e che cosa fosse l'Operazione Mani Nere. Tirai un sospiro di sollievo pensando da cosa ero scappata. Ora la priorità era raggiungere quell'indirizzo in America, e scoprire chi era C. F. Barton, e chi diavolo ero io.

Hazel Barton? Non suonava male, ma aveva un qualcosa di sbagliato.

Guardai la mappa delle strade e consultai la mia prossima tappa del giorno dopo. La cosa importante in quel momento era di allontanarsi il più possibile dall'Altopiano Rubio e trovare dei soldi. Per i primi giorni le mie risorse potevano bastare, e finché ero sulle montagne potevo cacciare. Una volta due anni prima ci avevano portati ad una battuta di caccia, e più o meno sapevo come cavarmela.

Poi avevo bisogno di benzina. Diedi una controllatina al serbatoio: quella moto era incredibile, consumava la metà del carburante che una moto normale avrebbe consumato. Osservai il motore: era costruito doppio, in modo che se un pezzo si guastava la moto aveva l'autonomia dell'altra parte per continuare ad andare.

C'erano una serie di altre cose che Smith aveva aggiunto, tutte da scoprire, ma mi concentrai sul GPS. Lo staccai dalla moto: con quello potevano rintracciarmi. Avrei usato solo le mappe cartacee per orientarmi.