Uscendo dai sotterranei, Hazel rifletté sulle parole che la Cartas, Constant e l'uomo misterioso avevano detto, e dell'avvertimento che la donna le aveva lanciato poco prima di congedarla.
"ricorda cos'è successo ad Elvira Eguíluz".
Si ricordava di Elvira. Era stata sua amica, una ragazza solare, che stava simpatica a tutti, ed era anche abbastanza brava, sia a scuola che negli allenamenti. Un anno prima, durante alcune gare di atletica, Elvira era caduta e si era rotta la clavicola. Dopo gli esami e le radiografie, era venuto fuori che la cubana era incinta da sei settimane.
I responsabili si erano infuriati, e dopo due settimane di confusioni, avevano ordinato ad Elvira di lasciare il campo e di non tornarci mai più, e della ragazza non c'era stata più nessuna notizia.
Ma una cosa era certa: lasciare il campo da soli, senza niente per sopravvivere, e avventurarsi in mezzo alle montagne era l'equivalente del suicidio.
Uscita dall'armeria, Hazel si diresse subito verso il suo container, ma notò che era vuoto, così andò verso il sesto.
Entrò e trovò i tre ragazzi coinquilini e le sue compagne di stanza sedute sulle brande che discutevano, un po' tesi, della situazione e dell'improvvisa sparizione di Hazel; così quando videro la rossa sull'uscio si alzarono sorpresi per andare ad abbracciarla.
I sei ragazzi la sommersero di domande e le chiesero dove fosse finita in quei due giorni, e mentre Hazel ricambiava l'abbraccio di tutti fece cenno di sedersi.
La ragazza raccontò a tutti dove l'aveva portata Juanlo e del colloquio con la Cartas e Constant, e poi degli sprazzi di discorso che si ricordava tra i tre nel sotterraneo, mentre credevano che Hazel fosse ancora addormentata.
Bill rimase turbato dal fatto che avevano scoperto della sua relazione segreta con Hazel, ma soprattutto che la Cartas non ci aveva pensato due volte a proporre agli altri due uomini di eliminarlo per piegare Hazel.
«Stanotte dobbiamo agire ancora» propose Annabeth dopo una riflessione collettiva sul da farsi. Hazel scosse il capo, sconsolata.
«No, Annie. Forse dovremmo smetterla di fare i ribelli...»
«E cosa vuoi fare? diventare una pedina in mano loro?»Rispose Karl, ed Hazel deglutì pensierosa, indecisa sul da farsi.
Continuare a fare ciò che avevano avviato rischiando di essere puniti severamente? Ora la ragazza sapeva dove i coordinatori del campo potevano arrivare, e cosa potevano fargli.
«Non ci accadrà niente di male, tranquilla.» la rassicurò Bill guardandola con tenerezza, ma la rossa non era sicura.
«Va bene. Ma stiamo attenti, sanno che siamo noi a fomentare le ribellioni. Cosa volete fare stavolta?» acconsentì infine Hazel.
«Io entrerei nelle aule di scuola e farei un po' di casino. È vero che possiamo essere puniti, ma sono dell'idea che non abbiamo quasi più niente da perdere.» propose Gabriel.
«Mi sembra un'ottima idea. Dovremmo coinvolgere anche i ragazzi del 4 e le tre ragazze del 3, ci daranno una mano.» fece Miranda sorridendo al giovane argentino.
Hazel si fece fare un breafing su cosa era successo nelle ultime 48 ore, ma i ragazzi non avevano agito a causa della scomparsa della rossa, temendo che fosse collegata ai loro precedenti sabotaggi.
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INHERITANCE ~ Hazel Romanoff
FanfictionHazel, una ragazza senza passato, scappa dal guscio che per 15 anni l'ha tenuta prigioniera, e andrà in cerca di se stessa e delle sue origini. Supererà ostacoli, affronterà le sue paure più profonde e sarà messa alla prova da ardue sfide, senza ne...