Capitolo 21

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Sono appena stata da Sara e abbiamo prenotato l'albergo per dicembre, sotto consiglio di Francesco ne ho scelto uno che è vicino a casa di Diego, pochi minuti a piedi. Già che c'ero mi sono anche fatta dire la via così con Google maps ho imparato la strada per arrivare a casa sua. Mi sento un po' una stalker, ma questi son dettagli. A mia madre ho detto che andrò a trovare Francesco e i suoi amici un paio di giorni con la mia amica, non era contenta anche perché mi ha detto che non ci andrò ma non è certo lei a decidere. Spero solo non faccia storie mio padre, è capace di chiudermi a chiave in camera pur di non farmi uscire di casa. Chiaramente non è un atteggiamento da genitori normali ma i miei palesemente non lo sono. Quando arriva la conferma di avvenuta prenotazione tiro un sospiro di sollievo, adesso che ho dove alloggiare mi sembra tutto più reale.

Il tempo continua a scorrere con una lentezza sospetta, forse più ci penso e meno passa, dovrei trovarmi un hobby, qualcosa che mi tenga impegnata per un po'. Così decido di iscrivermi alla biblioteca della vicina città, in modo da poter prendere in prestito libri e quant'altro. Diego è un appasionato di film, ne ha visti a centinaia e va quasi ogni sabato al cinema, io non li amo molto, preferisco le serie tv e di film ne avrò visti una ventina a dire tanto, escludendo i cartoni della Disney. Mi faccio dire i suoi preferiti e stilo una lista di quelli che mi consiglia tra quelli presenti in biblioteca, sono tantissimi e mi ci vorrà sicuramente parecchio per vedermeli tutti. A parte farmi una cultura cinematografica avrò qualcos'altro in comune con Diego e di cui poter discutere insieme. Purtroppo temo che ci saranno silenzi tra noi dal momento che sono abbastanza timida e lui non l'ho mai visto spiccicare più di tre parole di seguito, comunque immagino che sarà sempre con Francesco e magari gli altri e in ogni caso con me c'è Sara, saranno ben poche le occasioni per stare un po' da soli.

Prende presto il via la mia nuova routine, fatta di guide due-tre volte a settimana e di pellegrinaggi alla biblioteca una volta a settimana, quando ci vado ne approfitto per portare in giro curriculum nei bar e nei negozi del centro. Non che ci siano molte probabilità di trovare un lavoro da queste parti e di questi tempi ma almeno ci provo.

Per quanto riguarda le guide ho quasi finito, ce ne sono un minimo obbligatorio e appena le avrò fatte l'istruttore mi prenoterà l'esame, vanno molto bene e Doroteo dice che già dopo le prime tre avevo imparato tutto e che se non fossero da fare per forza avremmo potuto finire già la prima settimana. E' molto fiero di me e continua a dirmi che sono l'allieva più capace che abbia mai avuto, da parte mia c'è una gran soddisfazione ma nonostante mi senta sicura alla guida ho comunque paura per l'esame pratico. Non ho detto a nessuno al di fuori della famiglia che sto prendendo la patente, sarà una sorpresa, poi tanto per un anno non potrò guidare perchè le macchine dei miei sono di cilindrata troppo elevata.

In biblioteca adoro andarci, è proprio il mio ambiente. Mi perdo tra gli scaffali e tra le copertine ingiallite degli scritti più vecchi, osservo per minuti interi le file di libri e quando ne trovo uno che attira la mia attenzione lo prendo e lo sfoglio, amo l'odore che sprigionano le pagine. Vado da uno scaffale all'altro e spesso passa un'ora senza che abbia scelto ancora qualcosa. In media porto via sei libri, che in una settimama divoro senza problemi, e quattro film, che vedo tranquillamente una sera si e una no nella mia camera. Posso dire di gradire di più il mondo del cinema, gli attori non mi fanno impazzire, non sbavo dietro a nessuno di loro come molti fanno solo perché sono sexy. Apprezzo invece il loro talento, la capacità di ricoprire ruoli anche molto diversi tra loro e le emozioni che riescono a trasmettere con la recitazione. Man mano che li vedo ne parlo con Diego, gli dico il mio voto e le mie impressioni, è un ottimo argomento di discussione anche se spesso ci scontriamo perché abbiamo gusti diversi sui generi. Molti dei film che mi ha consigliato sono violenti, thriller o d'azione, e io quando ci sono troppe sparatorie, troppi pugni che volano o troppo sangue non riesco a guardare, odio la violenza in ogni sua forma. Preferisco il genere drammatico, paranormale, fantascientifico e in parte romantico, che non sia troppo smielato però.

Tra poco a Diego rinizia la scuola, ieri sera gli ho chiesto se poteva mandarmi una sua foto, era imbarazzato all'idea ma alla fine ha detto che me l'avrebbe spedita oggi. Poi con lo studio non so quanto tempo avrà per scrivermi e poi mi ha già detto che odia le foto quindi il fatto che abbia accettato di mandarmela è già tanto. E' tutto il pomeriggio che la aspetto e finalmente arriva. Indossa una semplicissima t-shirt bianca e dei jeans e abbozza un sorriso. Il sorriso più bello del mondo. Ho passato non so quanti minuti ad osservarla e a zoommare sul viso per notare ogni dettaglio, la piega della bocca, gli zigomi rialzati, il naso perfettamente dritto, il sopracciglio sinistro che sta più in alto del destro quando sorride. E' semplicemente bellissimo. Vedendo che non rispondo mi ha scritto 'Ci sei?' così mi sono ridestata dallo stato di trance e ora sto ponderando bene la risposta, non voglio essere troppo diretta né troppo 'esagerata' nel complimento.

«Scusami, stavo osservando! Beh posso solo dire che sei molto bello :)» mando un po' incerta. Volevo scrivere 'bellissimo', ma forse era troppo e 'bello' non rendeva l'idea.

«Ok» risponde diversi minuti dopo.

Non capisco, l'ho forse offeso? Sperava che gli scrivessi che è magnifico, stupendo e fantastico? Certo, lo penso, ma mi sembra avventato dirglielo così.

«Era un complimento eh :)» gli mando.

«Beh allora evita perché mi sento preso in giro» risponde secco.

Totalmente allibita dalla risposta rimango impietrita per qualche minuto. Cosa significa?

«Scusa ma in che senso? Ti ho chiesto una foto perché volevo vederti, e dopo averti visto ti ho detto cosa pensavo di tale foto» gli chiedo.

«Sisi vabbè» risponde.

Sempre più confusa rifletto un po' prima di rispondergli. Dove la vede la presa in giro? Inoltre non mi ha mai risposto così freddo e a monosillabi, non so davvero più cosa pensare. Dopo mezz'ora in cui non mi scrive decido di scrivergli io.

«Scusami se ho detto qualcosa di sbagliato, forse mi sono spinta troppo in là ma sei un bel ragazzo, non posso dire il contrario» invio.

«Non è vero» risponde.

«Beh allora per me lo sei, mettila così!» mando esasperata.

«Si come no» risponde sempre più seccato.

«Per favore, non dirmi più cose del genere, ok? :)» aggiunge.

«Non posso farti dei complimenti?....» chiedo incredula. Mai vista una reazione così.

«No perché mi sento preso in giro ;)»

Dopo ciò va a letto lasciandomi spiazzata.

Mi sono illusa troppo presto.

Vicino a te non ho pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora