Capitolo 16

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I giorni seguenti sono stata al mare anche al pomeriggio, eludendo i piani che avevo elaborato. Degli amici dei miei genitori che fanno le vacanze qui si sono portati appresso la nipote sedicenne che conosco sin da piccola, purtroppo so che ama fare l'oca con tutti e per non smentirsi ha iniziato a farlo con i nuovi arrivati, Diego compreso (che per fortuna non le da corda come gli altri) quindi motivo in piu per andarci, no? Inoltre ho capito che non riesco a stargli lontana, è più forte di me, e poi se devono essere gli ultimi giorni che passerò su questa terra almeno saranno felici. Si, sarà stupido ma quando sono con lui dimentico tutto, tutta la merda che mi circonda. E si, lo so che ci scambiamo al massimo qualche battuta ma i saluti e i sorrisi che ci rivolgiamo valgono più di mille parole. Per non parlare degli sguardi, quando ci guardiamo ho sempre un tuffo al cuore e i battiti accelerati. Mi agito e arrossisco, vorrei solo saltargli al collo. Ieri eravamo seduti vicinissimi (ok, sono io che invado il suo spazio vitale ma questi son dettagli) in un divanetto in vimini a due posti, a un certo punto si è sporto sul tavolo per prendere il cellulare di Francesco e le nostre braccia erano a contatto. A parte una scossa che mi ha attraversato tutto il corpo e un brivido che mi è salito lungo la schiena, ho potuto sentire il suo profumo, e non parlo di profumi chimici ma del profumo della sua pelle. Giuro che era qualcosa di fantastico, inebriante, mi ha riempito le narici facendomi sussultare. Non era dolce né forte, non riesco a descriverlo ma era buonissimo e ho desiderato da morire di poter essere avvolta da quel profumo. Cosa che non accadrà mai ma sognare non costa nulla, no?

Come al solito per distrarmi prendo il cellulare e navigo nei vari social network. Facebook più che distrarmi però mi fa alterare, in quanto noto che Diego è stato taggato in un paio di foto. Con delle ragazze. Ci sono anche Federico, Stefano e Giacomo ma ci sono anche quelle ragazze. Scrutando meglio le foto e i commenti apprendo che sono state scattate nella nostra spiaggia e di giorno. Allora perché non le ho mai viste? Da dove sono sbucate? La descrizione dice «Grazie dei pomeriggi che ci avete fatto passare comunque Diego resta il migliore <3». Evidentemente le avranno conosciute la settimana scorsa quando ancora non andavo al pomeriggio. E poi perché lui sarebbe il migliore? E perché gli stanno così vicine?

'Sei gelosa' si intromette la mia vocina interiore.

Non sono gelosa è solo che vorrei esserci io vicino a Diego al posto di quelle bimbette che vanno al mare tutte truccate. Deve aver interagito con loro però se affermano che è 'il migliore', con noi fa la bella statuina. Perché avrebbe parlato con loro e con me no?

'Evidentemente si trova meglio con ragazze della sua età, riuscirà a rapportarsi meglio con loro che con te, che gli stai sempre col fiato sul collo...' azzarda la vocina.

Intanto non gli sto col fiato sul collo e poi sono anche brutte, cosa ci avrà trovato di interessante?

'Saranno simpatiche e poi sono coetanei, avranno più cose in comune' e dai mica io ho trent'anni!

'Ne hai venti' grazie dell'informazione vocina, ma lo so anch'io di avere vent'anni.

'Comunque sia devi lasciar perdere. Ti stai facendo del male da sola' continua imperterrita la vocina.

Basta, non voglio più ascoltarti stupida coscienza!

'E invece dovresti darmi retta una volta tanto! Stai fantasticando troppo per i miei gusti. Lo sai che rimarrai delusa, lui non è qualcuno a cui aggrapparsi, non è niente. Sai cosa succederà? Te lo dico io: lui partirà, tu ti dispererai, ogni tanto proverai a scrivergli su Facebook e lui ti risponderà a monosillabi e conseguentemente ti deprimerai sempre più e il resto lo sai' sentenzia.

Decido di ignorarla, non mi serve un'altra dose di tristezza. Sarà anche la verità quella che dice ma io non voglio sentirla. Si, preferisco starmene in pace nel mio mondo, e allora? Quando torno coi piedi per terra fa tutto schifo quindi finché ho qualcosa su cui fantasticare lo faccio. Sabato, esattamente tra tre giorni, Diego partirà. Devo parlargli. Non so precisamente cosa dirgli ma sento il bisogno di farlo. Vorrei tanto anche abbracciarlo, magari quando lo saluterò prima che parta. In ogni caso non posso lasciarlo andare così, non posso.

Vicino a te non ho pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora