Cap. - 36

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Il giorno dopo capodanno, mi svegliò una chiamata da parte di Hinata.

Mhhhh cosa succede Shoyo?

T/n puoi venire a casa mia?

Disse, aveva la voce bassa e affranta, si sentiva che faceva fatica a parlare.

Misi giù, senza rispondere. Tobio si era riaddormentato, dopo che gli avevo detto che mi stavano chiamando.

Allora presi delle cose da vestire, passai in cucina e scrissi a Tobio che ero andata a casa di Hinata perché aveva tanta urgenza di parlarmi, e che avevo sentito che aveva la voce come tagliata.

Dopo di che mi vestii e lavai i denti, per poi correre letteralmente verso casa di Hinata.

Appena suonai al campanello Hinata mi aprì la porta, sollevando lo sguardo notai il rossore che aveva attorno agli occhi e che scendeva per gli zigomi.

T/n:Shoyo...  

Dissi prima di abbracciarlo, avevo la forte appoggiata sulla sua spalla sinistra, lui dopo qualche secondo ricambiò l'abbraccio appoggiando, o meglio lasciando cadere, la sua testa sulla mia spalla sinistra. E dopo poco sentii le sue mani stringere il mio cappotto, e la felpa che avevo sotto, mentre le sue spalle iniziavano a tremare ed a fare dei piccoli sobbalzi. Spostati una mano, che avevo sulla sua schiena, dietro la sua testa, accarezzandola, sentendolo singhiozzare.

Dopo 5 minuti circa si staccò lentamente dall'abbraccio e tirando su dal naso mi disse di seguirlo in camera sua.

Ci sedemmo sul suo letto, lui prese il cuscino e se lo strinse al petto, gli arrivava da in mezzo alle gambe a sotto il naso.

T/n:Vuoi raccontarmi cos'è successo?

Hinata:Si. Praticamente dopo che ci siamo salutati ieri siamo andati a casa. Arrivati davanti ad essa ho fatto entrare Natzu, perché dovevo parlare con Sozen. Allora gli avevo chiesto se potevamo andare un attimo al parchetto che vicino a casa mia e ha acconsentito. Arrivati lì ci siamo seduti su una panchina e dopo più o meno un minuto ho iniziato a parlargli, e praticamente mi sono dichiarato.

Non capivo cosa c'era che non andava. Poi dopo aver mandato giù la salvia Hinata riprese il discorso.

Hinata: All'inizio aveva la sua solita espressione tranquilla, però dopo che fu passato qualche secondo quell'espressione iniziò a cambiare, prima alzò come un sopracciglio, poi spalancò leggermente gli occhi squadrandomi con lo sguardo, per poi iniziare a guardare velocemente in giro, come per capire come approcciarsi a me. Poi si fermò si fissava le mani. Poi alzò lo sguardo.'Quindi tu sei gay?' mi chiese un un tocco di ironia nella voce, gli feci cenno sì con la testa. Poi inizio a ridere freneticamente, ripetendo le frasi 'Tu gay?'  'e io ti piacerei? Io?'.
Ed infine si alzò per andarsene dicendo 'scusa, ma io con te, ora, non ci parlo più. E preferirei anche non vederti. Grazie e addio.'

Disse per poi scoppiare in lacrime.

Mi avvicinai immediatamente, ovvio, e lo abbracciai.

Hinata:Hai capito?! Non è il fatto che mi abbia rifiutato, è che non mi ha più accettato quando gli ho detto che sono gay!

Disse mentre mi stringeva sempre più forte.  Avevo la testa appoggia a sulla sua, mentre la accarezzo dolcemente, anche se dentro di me ribollivo di rabbia e volevo spaccare la testa a quel bimbominchia.

Hinata:Scusami, ti sto smoccolando tutta la felpa....

Disse tra un singhiozzo e l'altro.

T/n:Mh, non mi interessa.

Kageyama x reader~Il mio guardiano del latte~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora