Cap. - 39

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Ultimo punto, ultimo set dell'ultima partita.

Un boato riempì l'intera palestra, nessuno ci credeva, anche l'arbitro tentennava, sentivo le lacrime dei miei compagni che, stanchi, iniziarono a fare cose, come abbracciarsi, mordersi, bestemmiare, urlare, mentre io con una faccia apatica fissavo il pavimento, come bloccata le orecchie mi fischiavano.

E a strapparmi via da quel mondo furono proprio i compagni con cui sarei andata ai nazionali.

Non so chi, non so in quanti ma ci abbracciammo, urlammo all'unisono e poi qualche secondo di silenzio.

Addio... Mio paradiso.

La frase detta da Tendou poco prima che segnassimo l'ultimo punto mi risuonò in testa, e non capivo più se le lacrime che scendevano erano di felicità, tristezza o un semplice senso di colpa verso l'altra squadra, l'avevo sentito anche durante la partita conto L'Aoba, ma lì c'era la felicità che mi pompava nelle vene,non che ora non ci sia, anzi,  però mi rattrista tantissimo il fatto di aver battuto un mio amico, un ragazzo che mi ha aiutata  giocare a pallavolo, anche un po tradendo la propria compagna.

Peró ora non ci devo pensare.

Usciti dalla palestra i nostri amici esterni dal club ci venirono a salutare e a congratularsi  con noi per la vittoria.

Oikawa:Oggi vi offro io da mangiare, dato che avete asfaltato quel bastardo di Ushijima.

T/n:Bastardo? A me sembra un bambolotto apatico.

Oikawa:Un bambolotto apatico bastardo

T/n:Perché grazie a lui non siete riusciti ad andare ai nazionali?

Oikawa:N-non c'entra quello.

T/n:Mhhh...... Non è che hai qualcosa da dirmi?

Oikawa:No.

T/n:Mh okay~ allora ragazziiiii, dato che oggi offre Oikawaaaa cosa prendiamo?

Noya:BA

Tanaka:RBE

Hinata:CUE

T/n:BRAVIIII HO ANCHE REGALATO UN PAIO DI GRIGLIE  A OIKAWA PER IL SUO COMPLEANNO, oltre ai vibrator-THEM

Oikawa:Si ma se compro la carne a tutta la tua squadra ne esco senza portafogli, o meglio col portafogli vuoto.

T/n:Ah e servono anche le porzioni doppie perché questi mangiano come dei lupi.

Oikawa:MA-

T/n:Hsheheeheh mai pensare di poter offrire al Karasuno senza rimetterci, a meno che quella che offre non sia io, allora vedi che prendono tutti una pizza, anzi c'è anche chi ha preso la baby per farmi pagare meno MUAHAHA

Oikawa:Praticamente, io divento povero, se vi voglio sfamare, mentre te se fai la stessa roba n'altro pò i soldi te li danno vero?

T/n:Ovvio dato che sono fantastica

Oikawa:Si si, ora dai avviamoci altrimenti qui non si mangia più niente.

T/n:Okkkkk

Dopo aver riportato il bus a scuola ci avviamo tutti verso casa di Oikawa.

Io e Tobio eravamo in fondo alla fila, mano nella mano, però a rovinare quel momento fu una mia sensazione che da poco aleggiava in me.

Quando fu il mio turno di varcare la porta di casa di Oikawa dissi ai ragazzi che dovevo prendere qualcosa a casa mia, Tobio mi chiese se doveva venire anche lui, preoccupato, io gli risposi con un semplice 'no, credo che mi sia arrivato il ciclo, tutto qui', e lui mi lasciò andare senza fare domande.
Quindi, dopo aver chiuso la porta di casa Di Oikawa, tornai verso la strada, notando un ragazzino che mi era familiare.

T/n:Hey! TU!

tipo:S-sssi(?)

Mi avvicinai al ragazzino, che anche se era più altro di me, tremava come una foglia.

T/n:Io ti ho già visto.

Tipo:S-si, sono Sozen

AH È QUEL BASTARDO OMOFOBO PEZZO DI MERDA CHE HA FATTO FARE QUELLE COSE  A SHOYO, ORA GLI SPACCO LA FACC- no ho promesso a Hinata di non fargli nulla, MA IO GLI SPACCO L'OSSO DEL COLLO A QUELLO

Sozen:I-io volevo parlare con Shoyo.

T/n:Tu non meriti di poterlo chiamare per nome, e nemmeno di parlargli dopo quello che gli hai detto. Non sai nemmeno cosa è successo dopo che tu hai detto quello che hai detto.

Sozen:I-io non volevo pensare quello.

T/n:Tu che?

Sozen :Io non penso quello che avevo detto!

Disse stringendo i pugni, talmente tanto che dopo qualche secondo si iniziò ad intravedere qualche goccia di sangue toccare terra.

T/n:È allora dimmi cosa pensi.

Sozen:I-io in questi giorni ho pensato molto a quello che Shoy-Hinata mi ha detto.

T/n:E?

Sozen:Io ho reagito in un modo estremo. Non la penso così! È che quando Hinata di aveva detto quelle parole all'inizio mi sentivo felice, come leggero! Poi hanno iniziato ad investirmi un sacco di dubbi, su come avrei dovuto comportarmi, sul come avrebbe reagito la mia famiglia, i miei amici, i miei parenti al fatto che mi... Mi piacesse un ragazzo.

T/n:Da quello che hai detto ti piace Shoyo.

Sozen:S-

T/n:No! Fermo, se la risposta è positiva non devo essere io la prima a saperlo.

Sozen:Ok..

T/n:Seguimi.

Sozen:Perché?

T/n:Io non ti perdonerò mai per quello che hai detto a Shoyo. Ma credo che tocchi a lui decidere cosa farne del vostro rapporto.

Appena entrai in sala, dove tutti erano ad aspettare che arrivasse il fattorino, chiamai Hinata dicendo che c'era qualcuno che gli doveva parlare, dal suo sguardo credo che avesse già capito chi intendevo.

Lo accompagnai nella stanza dove c'era l'altro ragazzo, per poi lasciarli discutere da soli, non volevo che la mia presenza potesse fare danni.

Poi tornai in sala e sotto gli sguardi di tutti dissi: 'Era Sozen' , dopo quelle parole Tobio, Oikawa e Suga mi fulminarono con lo sguardo, sapendo cosa era successo.

T/n:Si era lui, ma credo che... Avesse solo sbagliato. Tutti commettiamo errori quando non sappiamo come reagire, questi errori potrebbero risolversi subito, oppure no, e, potrebbero anche non risolversi mai, ma lì non sarebbero più stati errori perché sarebbero diventati realtà.

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Kageyama x reader~Il mio guardiano del latte~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora