-Like Me- Draco Malfoy

Capitolo 1

Dafne 5 anni

"Papà posso dormire con te? Ho fatto un incubo"

Dafne 7 anni

Anche dormendo con papà faccio questi incubi, cosa ho fatto di male?

Dafne 11 anni
Finalmente vado ad Hogwarts non vedo l'ora, speriamo che lì non faccio più sogni brutti.

Dafne 13 anni

Anche questa notte i soliti incubi che devo affrontare da sola, non posso parlarne con nessuno, devo soffrire da sola.

Dafne 14 anni

Come al solito gli incubi non smettono ma ho imparato ad affrontarli, adesso non fanno più paura anzi mi aiutano ad essere più forte.

Dafne 15 anni

Non ho più incubi da un po' adesso faccio sogni strani, vedo persone che non conosco, credo siano visioni.

È da quando sono piccola che mi sento diversa, e non ho mai capito il perché.

"Miss Lestrange suo padre vuole che Lania la svegli, deve prepararsi per andare alla stazione di King's Cross"
Uff.. niente mi tocca alzarmi, oggi ricomincia la scuola non che non sia felice di tornare ad Hogwarts... ma odio alzarmi dal letto così presto, soprattutto dopo una notte dove come al solito non ho dormito molto..

"Signorina si deve svegliare suo padre la aspetta per la colazione, non vuole ritardi" mi ripete la mia elfa domestica gentilmente
"Buongiorno Lania"
"Buongiorno signorina adesso che si è svegliata Lania la lascia preparare"
"Bene ci vediamo dopo Lania" la saluto sorridendo mentre esce dalla stanza.

Vado subito a prepararmi, mi faccio una doccia veloce e mi metto la nuova divisa verde e nera comprata la settimana scorsa, dato che quest'estate si sono accentuate le mie forme e quindi mi andava un po' stretta. Metto un po' di spuma sui miei ricci per domarli, correttore per coprire le occhiaie che ovviamente, sono sempre presenti e un po' di mascara per risaltare i miei occhi verdi. Prendo il mantello, la bacchetta e scendo in salone, il baule e il resto delle cose li portano gli elfi domestici. Un po' mi dispiace che devono fare sempre tutto loro ma d'altronde sono qui anche per questo.

Arrivata in salone vedo mio padre bere del caffè così lo saluto con un bacio sulla guancia, e mi unisco a lui.

Successivamente finita la colazione dopo aver preso tutto ci smaterializziamo a King's Cross per prendere il treno. Siamo leggermente in ritardo infatti sono quasi tutti già nel treno, non vedo nessuno dei miei amici fin quando non presto attenzione per un vagone, da dove cercano di attirare la mia attenzione. Gli sorrido e li saluto per poi girarmi verso mio padre.

"Padre io vado" lo abbraccio
"Ci vediamo a Natale tesoro mio" sospira "stai diventando sempre più simile a tua madre, una strega bellissima, sicura di sé e piena di capacità proprio come lei sono orgoglioso di te" mi dice con un sorriso ed un velo di lacrime per l'emozione.

A scuola sono tra le studentesse più promettenti, anche se faccio un sacco di guai... ma sono una serpeverde infondo no? Ho sempre avuto questo lato ribelle, voglia di infrangere le regole, di fare quello che voglio senza pormi limiti, e poi bisogna divertirsi per vivere.

Gli sorrido di rimando e lo abbraccio, dopo gli ultimi saluti mi incammino verso il treno pensando a lei, mia madre purtroppo non la ho mai conosciuta. È morta poco dopo avermi messo al mondo per un tumore, non mi ricordo niente di lei avendola vista solo ai miei primi mesi di vita. Ho solo qualche sua foto vecchia tra cui una a cui sono particolarmente legata, infatti la tengo sempre con me nel medaglione di famiglia che porto al collo.