Oggi ho il giorno libero e sono sul divano a guardare una serie TV.
Millicent è a lavoro mentre Hermione, Ron ed Harry mi hanno detto che hanno da fare, sono rimasti piuttosto vaghi ma non ho insistito a riguardo.
Mi sto annoiando a morte e sono solo le 11, posso andare da Blaise almeno mi fa un po' compagnia.
Spengo la televisione e vado in camera a prepararmi, dopo essermi lavata metto un leggings nero e una felpa oversize dello stesso colore.
Non ho intenzione di mettere le scarpe, tanto saremo io e Blaise le ciabatte vanno più che bene, non mi trucco neanche metto solo del burro cacao.
Sciolgo i capelli che tenevo legati e torno in salone. Prendo il telefono, le chiavi e mi chiudo la porta alle spalle, scendo le scale trovandomi davanti la porta di casa di Blaise, suono il campanello e non risponde nessuno.
Sento dei rumori provenire da dentro, suono ancora il campanello "Blaise ci sei?" Chiedo non ricevendo risposta.
Provo ad entrare nella sua mente ma un bruciore mi ferma, giusto non posso usare i miei poteri, però posso cercarlo, così cerco di visualizzarlo ed effettivamente è in casa, perché non apre? Sarà sotto la doccia.
Di certo non lo aspetto qui fuori, apro la porta con un incantesimo e vedo la stanza immersa nel disordine "Blaise dove sei?"
Chiedo percorrendo il corridoio e poi lo vedo uscire da una stanza, chiudersi la porta alle spalle per poi raggiungermi "ei Dafne che succede?"
"Dovrei chiederlo io a te ho suonato ma non hai risposto pensavo ti fosse successo qualcosa" "no tranquilla sto bene, ero sotto la doccia, mi stavo cambiando" afferma guardandosi intorno, bugiardo... " Sicuro? Perché allora eri in quella stanza? Il bagno e la tua camera sono dall'altra parte del corridoio" "diciamo che....ho fatto alcuni cambiamenti" alzo un sopracciglio "tu mi nascondi qualcosa Blaise e adesso lo scoprirò" dico per poi sorpassarlo velocemente per dirigermi in quella stanza.
"Mi dispiace non posso lasciartelo fare" afferma mettendosi davanti a me "Blaise non costringermi ad usare la forza" niente non si muove.
Con un incantesimo lo disarmo e lo lancio sul divano bloccandolo lì "Dafne ti prego" non lo ascolto e spalanco la porta.
La camera è in ordine ed è praticamente vuota c'è solo il letto, un armadio e una scrivania, sembra che non ci è stato nessuno ma sono sicura che mi sta nascondendo qualcosa, esamino bene la stanza e in realtà non c'è nessun dettaglio che mi fa pensare che ci sia stato qualcuno, ma comunque il mio intuito non sbaglia.
Torno di la e sciolgo Blaise dall'incantesimo "non farlo mai più" dice lui alzandosi "Blaise mi stavi nascondendo qualcosa dovevo scoprire di cosa si trattava" "però come hai visto non ti sto nascondendo nulla" decido di stare al gioco "si scusa mi sono sbagliata" " come mai sei venuta?"
"Mi stavo annoiando a morte e ho pensato di venire da te" "guarda ti farei volentieri compagnia ma tra poco devo uscire" "e dove vai?"
"Mi dispiace ma non posso dirtelo" sbuffai e lui mi abbracciò "devi proprio andare? Mi vuoi lasciare da sola" "resterei veramente ma devo andare" stiamo ancora abbracciati e guardandomi intorno il mio sguardo finisce sulla cesta dei panni sporchi da dove spunta una camicia.
Blaise non porta praticamente mai le camicie.
"Blaise per caso hai avuto qualche evento speciale in questi giorni?" Chiedo sciogliendo l'abbraccio per guardarlo "no perché?" "Niente, niente" dico sorridendo.
"Allora vado, ci vediamo" lo saluto andando verso la porta "ciao" mi chiudo la porta alle spalle nascondendomi sulle scale.
Come previsto dopo qualche minuto Blaise apre la porta e si guarda intorno "è andata via" sussurra a qualcuno per poi richiudere la porta.
Lo sapevo c'è qualcuno.
Aspetto qualche minuto e poi mi materializzo nel salotto e quello che vedo mi lascia sbalordita.
"CHE CAVOLO CI FA LUI QUI!" urlo a Blaise non rivolgendo neanche uno sguardo a Draco "Dafne posso spiegare" "forza spiegami, voglio proprio sentire cosa hai da dire, menomale che non mi nascondevi nulla eh " "io-io ti va se ci sediamo e ne parliamo" faccio un respiro profondo.
"Dafne ti prego, lo so che ti ho fatta soffrire tantissimo ma fammi spiegare, poi puoi decidere se rimanere con me o andartene" dice Draco avvicinandosi "non ti avvicinare" ringhio con voce seria.
Per un momento mi immobilizzo sul posto guardandolo, è stupendo, è cresciuto ed è di una bellezza disarmante, lo è sempre stato ma adesso è da togliere il fiato.
Dafne non farti ingannare rimani concentrata.
Mi riprendo e vado a sedermi sul divano "forza non ho tutto il giorno" dico guardando un punto fisso davanti a me "bhe tecnicamente..."interrompo Blaise mandandogli uno sguardo assassino "no, niente lascia stare" afferma abbassando lo sguardo dirigendosi verso la porta "ehm vi lascio parlare da soli" dice per poi uscire e lasciarci da soli.
Draco prende un sedia e si mette seduto davanti a me.
Non ce la faccio a guardarlo in faccia, così mi concentro sul muro del salotto che ora è diventato parecchio interessante.
"Per favore guardami" dice mettendomi una mano sul ginocchio che io scosto velocemente "non mi toccare" dico guardandolo seria.
Lui abbassa la testa tristemente, Dafne non cedere, non cedere, poco dopo torna a guardarmi negli occhi e inizia a parlare.
"Partiamo col fatto che avevo organizzato la cosa in un altro modo, ma dato che mi hai scoperto ti dirò tutto ora. I miei genitori dopo la guerra mi hanno chiuso in casa, non mi permettevano di uscire e di avere contatti con te, fortunatamente non ero del tutto solo, Blaise e gli altri mi hanno aiutato ad andare avanti. Trascorrevo le giornate a pensare come sarebbe andata se fossi rimasto lì con te, me ne pento, tanto Dafne, se si potesse tornare indietro non andrei con la mia famiglia. In quel momento mi sembrava la cosa giusta da fare, vedendo i miei distrutti non ho potuto lasciarli lì, dovevo andare da loro. Però, come ti avevo detto ci saremmo rivisti, come abbiamo sempre fatto, ci è voluto tanto per scappare, e per ottenere la fiducia completa di mio padre, quando ha abbassato la guardia ne ho approfittato per fuggire. È stato orribile vivere questi mesi senza di te, Dafne io ti amo, ti ho sempre amata non ho mai smesso, sono stato male anche io, non immagini quanto è stato difficile stare senza di te. Non ho potuto rispondere alle tue lettere e non ho neanche potuto parlare con te, ma ogni volta che mi sentivo con i ragazzi chiedevo sempre di te, perché ne avevo bisogno, anche se non potevo avere un contatto diretto con te, trovavo il modo sapere come stavi, che facevi. Sapere che stavi male per me mi ha distrutto. L'unica ragione per cui sono andato avanti, era per la speranza di rivederti. Adesso sono qui, non ti sto chiedendo di tornare con me, capisco che sei arrabbiata, come ho detto prima ti lascerò tutto il tempo che ti serve, io ti amo Dafne, più di ogni altra cosa e ti aspetterò."
Conclude così il suo discorso, non ha distolto lo sguardo da me neanche per un secondo.
Non so che dire... una parte di me vorrebbe baciarlo all'istante mentre l'altra, mi dice di rifletterci su.
Mi alzo in piedi e lui fa la stessa cosa "io..io devo pensare" affermo guardando in basso "certo" dice lui tristemente.
Mi avvio verso la porta sentendo il suo sguardo sulla schiena, cazzo non ce la faccio.
Esco velocemente dall'appartamento e mi lascio andare contro la porta, no, no non ce la faccio ho bisogno di lui.
Rientro velocemente trovandolo sul divano con la testa tra le mani, quando alza lo sguardo e mi vede, i suoi occhi brillano di speranza e io mi fiondo su di lui stringendolo forte, mi è mancato come l'aria, mi lascio andare in un pianto liberatorio.
Anche lui mi stringe forte mettendo la testa nell'incavo del mio collo.
Passiamo i minuti successivi abbracciati sul divano, nessuno parla, lui con un braccio mi circonda la vita mentre con l'altro mi accarezza la schiena, ogni tanto mi lascia dei baci calmanti sul collo.
Io sono seduta a cavalcioni su di lui e con una mano gli circondo il collo mentre con l'altra gli accarezzo i capelli.....
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-Like Me- Draco Malfoy
FanfictionLa Fanfiction che state per leggere parlerà di Dafne Lestrange figlia di Rabastan Lestrange fratello di Rodolphus, ragazza indipendente, determinata, astuta, stronza, combina guai che non si fa comandare da nessuno ovviamente finita in serpeverde, s...