-Like Me- Draco Malfoy

Capitolo 21

Aprii gli occhi lentamente e li sbattei più volte per mettere bene a fuoco, ho ancora la vista offuscata, mi fischiano le orecchie e ho dolore ovunque, guardandomi intorno mi accorsi di essere in un posto sconosciuto.

Innanzitutto sono in una gabbia sicuramente protetta da incantesimi, e questa gabbia è in una stanza buia e tetra, dove riesco a scorgere difficilmente se c'è altro oltre a me nella stanza, subito ho capito quello che è successo, era una trappola, Voldemort ci è riuscito, mi ha preso.

Provai a mettermi in piedi ma ricaddi per terra per una fitta forte allo stomaco e una alla testa.

Mi guardai notando del sangue ovunque, fortunatamente non ci sono ferite, come è possibile che si sono rimarginate così in fretta? Sarà uno dei miei poteri...

"VOLDEMORT" urlai comunicando con la sua mente vicina e infatti mi rispose subito "cara, finalmente possiamo parlare, persino dal vivo" "vai a farti fottere" "proprio la mia bambina" "che cazzo hai detto?"

Non rispose ma rise solamente "cara Dafne abbiamo molte cose di cui parlare" mi disse per poi entrare nella stanza, accese una luce "finalmente" disse avvicinandosi "adesso che siamo qui posso raccontarti tutto dall'inizio" "e sentiamo cosa devi dirmi?" chiesi mettendomi seduta incrociando le braccia al petto .

"Da dove posso partire? Vediamo... partiamo dal fatto che la tua vita è una bugia" bugia?

"Già non sai molte cose cara Dafne e molte di quelle che sai sono false" "continua" "partiamo dal fatto che non sei Dafne Lestrange" "che vuoi dire?" chiesi arcando un sopracciglio "che il tuo vero padre non è Rabastan Lestrange " che cosa? È proprio pazzo "no cara non sono pazzo ti sto dicendo la verità, lui non è tuo padre e te lo posso anche dimostrare" allora dimostralo gli dissi col pensiero, lui annuì sorridendo malignamente e fece chiamare mio padre,  appena entrò mi sorrise tristemente e provò ad avvicinarsi ma Voldemort glielo impedì "caro Rabastan è arrivato il momento di dire la verità a Dafne" mio padre fece una faccia triste e mi guardò.

"Dafne ci sono delle cose che non sai, e parto dal fatto che non sei mia figlia"
"che cosa stai dicendo papà?"

"È vero Dafne, non sei mia figlia anche se ti ho sempre accudito come tale, quando io e tua madre ci siamo messi insieme lei era già incinta, io la amavo e ho accettato il fatto che il bambino non era mio ma ti ho accudito come se lo fossi veramente Dafne, tu e tua madre siete tutta la mia vita" affermò piangendo, e fece scendere una lacrima anche a me "ma, ma se non sei tu mio padre...." guardai Voldemort e capii tutto.

"Già Dafne adesso sai la verità tu sei mia figlia, Dafne Delphi Riddle" rimasi sbalordita. non è possibile,  non posso essere la figlia del signore oscuro più temuto di tutti i tempi... però adesso si spiega tutto, il fatto che ho dei poteri come i miei genitori, le mie visioni con Voldemort, siamo legati, siamo padre e figlia "esatto figlia mia, avrei voluto dirtelo prima ma non è stato possibile, adesso ti spiegherò tutto" fece mandare via l'uomo che ho creduto fosse mio padre per sedici anni e dopo parlò.

"Come ti avevo già detto, io e tua madre ci conoscevamo ma quello che non sai è che eravamo innamorati, l'unica donna che ho amato era lei nonostante lo credevano impossibile per me, ci siamo uniti per creare la creatura più potente di sempre, te, con i miei poteri e quelli di tua madre uniti sei invincibile figlia mia, successivamente ha scoperto i miei piani e mi ha lasciato, io ero ancora innamorato di lei ma non potevo rischiare, per questo ho fatto prima in modo di tenerti al sicuro, per questo la ho uccisa poco dopo la tua nascita. Tua madre però era incinta di due gemelle e tu hai ucciso tua sorella mentre eravate ancora nel grembo, la sua parte fisica se ne è andata ma quella mentale la hai assorbita per questo hai due personalità, quella con cui hai combattuto era la parte mentale di tua sorella e tu la hai uccisa prendendo anche i suoi poteri per questo sei più forte, se ti stai chiedendo come lo so, mentre eri svenuta ho fatto un giretto per la tua mente" bastardo "proprio mia figlia, hai preso tutto il carattere da me e sono contento di ciò, andremmo molto d'accordo e mi aiuterai a portare a termine il mio piano".