21: l'apertura del primo portale

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In quel posto si avvertiva una forte aura magica. Forse era data dall'atmosfera mistica del luogo, oppure dallo stesso albero incantato ed immenso che sembrava quasi avere vita propria e muoversi a tratti.

«Goo uro lumh viseen san: dah të voi on. [per raggiungere la luce bisogna trovare il Sole: due che diventano uno.]» lesse la Mingan in uno dei libri che aveva appresso, non capendo però come dover fare.
Era tutto molto criptico e anche Kayfa faticò a capire inizialmente, poi si fece passare quel libro e cominciò a sfogliarlo cercando di comprendere almeno un minimo. Erano ad un passo dal livello successivo e non sapevano come riuscire a venirne a capo.
Lui sapeva per certo che l'albero era una passaporta per l'altro mondo, il problema era che non sapeva come attivarla.

Così si sedettero ai piedi dell'albero leggendo e confrontandosi a vicenda per ore ed ore, lasciando che il tempo scorresse.

«È inutile, non capiremo mai come oltrepassare questo albero!» borbottò sbuffando Yennefer, dopo aver poggiato pesantemente a terra uno dei suoi libri.
Kayfa si voltò verso questa osservandola annoiato, soprattutto dalla sua mancanza di pazienza. Era ovvio che non avrebbero impiegato due ore ad attivare il portale ma molto di più, il problema era che Yennefer aveva esaurito la pazienza a causa di tutta l'ansia che le cresceva dentro; pensava e ripensava che sarebbe dovuta tornare a casa prima o poi, e che avrebbe avuto a che fare con lo strano tipo del villaggio di Wohüllaà.

«Sei sempre così pessimista?» domandò a quel punto Kayfa visti i continui sbuffi della giovane.

"Pessimista... La fa facile lui." pensò lei, ma poco dopo le venne in mente l'idea che già le era passata nella mente giorni prima. Voleva chiedere a lui di insegnarle tutto ciò che sapeva e non impararlo da un estraneo, ma non sapeva se il ragazzo avesse accettato oppure no.
Fece un bel respiro profondo

«Kayfa»

«Sì?»

«Io volevo chiederti se... Se tu-» fece per cominciare, interrompendosi continuamente.
«E-ecco io volevo sapere se tu potessi...»
Kayfa inarcò il sopracciglio a segno di non capire cosa la ragazza volesse dirgli, ma stette in silenzio proprio per darle spazio e farla parlare.
Yennefer sembrava essersi come paralizzata e spaventata da ciò che le sue orecchie avrebbero potuto sentire, mentì al ragazzo di proposito.
«... aiutarmi con i libri.»

«Non lo sto forse già facendo?» ribatté lui confuso.

Invece che rispondere con uno stupido "sì", Yennefer decise di restare in silenzio e proseguire nella lettura di quei tomi.
Si alzò in piedi e si spostò dall'altro lato del grande albero di Ketsueki così da avere un'altra prospettiva, in verità voleva solamente allontanarsi un po' dal moro.
Si sedette ancora una volta, prese uno dei tomi a disposizione, lo aprì dopodiché abbassò la testa cominciando a leggerlo cercando quante più informazioni possibili.

Passarono altre ore in assoluto silenzio, una full immersion in quei tomi più antichi di loro dove fortunatamente trovarono qualcosa di molto interessante.
Kayfa trovò il simbolo di un piccolo sole, e accanto lesse – o quanto meno ci provò – di una specie di attivazione del portale. Di fianco c'era riportata la stessa frase che Yennefer aveva letto, quella che diceva che l'attivazione era possibile solo tramite il sole e che "i due sarebbero diventati uno". La cosa che capirono era che dovevano trovare questo sole e che dovevano attivarlo in qualche modo. L'ultima parte restava un enigma per entrambi.

Cominciarono a cercare questo sole in ogni angolo di quel posto che credevano essere una metafora, finché poi, quasi dopo essersi arresi, si sedettero poggiando le loro schiene al tronco dell'albero. Quando la corvina poggiò anche la testa, trovò un ostacolo che le impedì di poggiare il capo comodamente; si girò e notò una cosa particolare che attirò la sua attenzione. Si girò anche col busto posizionandosi frontalmente all'albero, poi guardando meglio quella protuberanza vide che sopra c'era inciso un sole, come quello che era disegnato sul libro.
«Ehi, guarda cos'ho trovato qua.» disse richiamando Kayfa.

AYAME DOOSU: il potere nascostoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora