19: a un passo da te

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Kayfa era giunto sino ad Hans durante la notte.
Yennefer e Mikhail erano rimasti sorpresi della cosa in quanto il ragazzo non doveva trovarsi lì per ovvi motivi, eppure era là e non se ne sarebbe andato tanto presto.
Il richiamo che aveva sentito del suo lupo guida l'aveva condotto su Awarineé, nello stesso luogo dove si trovava la Mingan dai capelli neri come la notte. La ragazza, per l'appunto, era da qualche giorno che sentiva il desiderio di incontrarlo poiché il modo in cui si erano lasciati l'ultima volta non aveva dato tempo ai due di parlarsi con tranquillità.
Yennefer non vedendolo tornare si era preoccupata non poco, e l'unica cosa alla quale aveva pensato in quei giorni era stata quella di trovare il pianeta dei Dembiilaha e in seguito Kayfa; fortunatamente le cose non erano andate così.

Si erano fermati a parlare su quanto avessero dovuto fare in seguito. Yennefer e Kayfa volevano tornare sul sistema di Argand il prima possibile, specialmente dopo che il ragazzo aveva trovato un modo per poter accedere ad uno degli altri quattro pianeti presenti escluso Ughua. Inoltre, volevano prima esplorare meglio il pianeta rosso per capire ciò che si nascondeva e quali cose avrebbero potuto apprendere sulla loro razza.
Mikhail in tutto ciò non aveva capito molto poiché era stato tenuto all'oscuro di tutto, e anche quella stessa notte non gli venne rivelato poi chissà cosa. Meno sapeva e meglio era per la sicurezza sua e quella dei due ragazzi. Entrambi, sia Kayfa in quanto suo fratello maggiore che Yennefer come sua tutrice e amica si preoccupavano per lui, inoltre non potendo portarlo con loro era ben inutile spiegargli nei minimi particolare la situazione. Lo informarono però sulla situazione generale e che stavano affrontando quel viaggio di scoperta al fine di comprendere al meglio i segreti dei Mingan, il tutto per aiutare la loro stessa razza.
«Quindi potrebbero esserci altri Mingan là fuori?» domandò curioso ed entusiasta Mikhail.

«Lo dobbiamo ancora capire, ma potrebbe essere così.» rispose il moro vedendo quanto felice fosse il fratello al solo pensiero.
Mikhail sorrise contento, dimenticandosi di cose più importanti come ad esempio il fatto che il tempo nel posto dove sarebbero andati scorreva in modo diverso. Glie lo avevano spiegato, specie dopo la volta precedente, e secondo quanto gli aveva detto Yennefer e la Generale Jules, la ragazza sarebbe dovuta presentarsi in un luogo specifico tra due giorni. Con l'arrivo di Ronan, anche Mikhail avrebbe partecipato ad alcune lezioni private in modo tale da poter chiedere un consiglio o un aiuto qual ora fosse necessario.
Osservando la ragazza si accorse però che questa non sembrava aver rammentato la cosa, perciò ci penso lui stesso avvicinandosi a questa.
«Yen, hai poco meno di due giorni.» le ricordò Mikhail.
In effetti la ragazza si era momentaneamente dimenticata del fatto che tra due giorni a quella parte, nella città di Hans sarebbero giunti i Mingan del villaggio di Wohüllaà guidati da Ronan; questo, sarebbe diventato poi a tutti gli effetti il suo maestro privato. Non che la cosa la entusiasmasse poi tanto, ma doveva rispettare gli orari ed essere presente al loro arrivo come previsto e ordinato dalla Generale Jules.
Visto com'era andata la volta precedente - dove in poco meno di due giorni su Ughua era trascorsa quasi una settimana su Awarineé - Yennefer doveva fare bene i conti anche se non le era ancora chiaro il funzionamento del sistema.
Fece una smorfia, poi sbuffò, annoiata al pensiero di dover tornare a qualunque costo per accogliere quel Mingan dall'odore nauseante.
«Non puoi rischiare di finire come l'altra volta. Non potresti-» continuò Mikhail, venendo però fermato il prima possibile proprio dalla corvina.

«Io devo andare, andare adesso. Ne ho bisogno.» affermò seria questa, poi voltandosi verso di lui guardandolo dritto negli occhi, proseguì.
«So benissimo che sto rischiando, specialmente ora che arriva quello lì... Ma non mi importa. Tornerò in tempo per il loro arrivo, sta'tranquillo!»

Mikhail lanciò un'ultima occhiata alla ragazza e poi al fratello, che nel frattempo non si era ammutolito nell'ascoltare i due discutere sul da farsi. Non sapeva di cosa stessero parlando, né si era preso la briga di chiedere spiegazioni; era un tipo riservato che non voleva a sua volta invadere la sfera personale altrui, e anche se entrambi i ragazzi avrebbero voluto che Kayfa gli chiedesse qualcosa, lui non aveva detto niente di niente.
«Faremmo molto prima se evitaste di perdere tempo.» commentò invece, rimproverandoli entrambi.
Aveva una certa fretta pure il moro - almeno così pareva - o forse era semplicemente stanco di quei discorsi incomprensibili.
«Sarà di ritorno domani, non preoccuparti.» affermò Kayfa rivolto verso il fratello minore, al quale si era avvicinato mettendogli una mano sulla spalla destra prima di voltarsi e dargli le spalle.
Mikhail annuì finché poi non vide il moro girarsi verso Yennefer.

AYAME DOOSU: il potere nascostoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora