Dopo essere tornata indietro per seguire l'amica e convincerla a tornare con lei dagli altri per aiutarli, Willow aveva ripreso a combattere come suo solito accompagnata dalle sue due pistole e ovviamente dal suo fidato compagno di squadra.
Nel mentre raggiungevano il centro del campo di battaglia, Yennefer le disse che si sentiva strana e più del solito. Si sentiva più leggera fisicamente parlando e molto più pesante nell'animo, e percepiva qualcosa di brutto avvicinarsi sempre più a lei.
La rossa era più pensierosa del normale a causa di quanto accaduto con Yennefer qualche momento prima, ma non poteva permettersi distrazioni in battaglia e così si concentrò su quei Dembiilaha che cercavano di superare la linea che da impenetrabile oramai era diventata più che valicabile.
Colpi di pistola velocissimi i suoi, che accompagnati da movimenti quasi impercettibili andavano a segno portando inevitabilmente il nemico a terra.Con la coda dell'occhio cercava sempre di avere nel suo campo visivo l'amica, e quando si accorse della situazione in cui si trovava lanciò un segnale al proprio compagno come ad indicargli che si sarebbe allontanata ancora una volta.
Quando fu abbastanza vicina per vedere bene, ciò che i suoi occhi videro non era rassicurante. Il Dembiilaha per eccellenza contro il quale si erano confrontati in varie occasioni senza mai riuscire a sconfiggerlo, il Dembiilaha che aveva causato così tanti problemi alla loro amica, il Dembiilaha, che tanti Doosu aveva ucciso ora era là in mezzo a quel campo con di fronte Yennefer.
Il cuore di Willow le arrivò in gola dalla paura che questa potesse perdere ancora una volta il controllo di sé com'era già accaduto in passato.Lui era lì, davanti a lei.
Pochi passi li separavano eppure parevano essere infiniti. Yennefer era rimasta in piedi immobile a fissarlo con occhi sempre più sgranati e lucidi, e non era solo a causa delle polveri innalzate.
Non si muoveva, così come lui.Willow si accorse del suo strano comportamento, e restare immobile in battaglia non era certo una cosa da poter fare, ecco perché, seppur molto confusa, la chiamò urlando il suo nome affinché questa potesse smuoversi. Nulla funzionava. La sua voce spariva tra gli spari di fuoco, le lame delle spade che si incrociavano e le grida infuriate degli altri soldati che avevano attorno.
Willow continuava a gridare sempre più forte, e nonostante stesse combattendo si diresse comunque verso l'amica nel tentativo di salvarla da possibili attacchi improvvisi, si allontanò perfino dal suo compagno di squadra andando contro ogni regola.
Andando avanti però, la rossa si accorse inevitabilmente di una cosa: Yennefer non era affatto in pericolo poiché tra lei e quel Dembiilaha si era creato un vuoto, uno spazio dove nessuno avrebbe osato entrare. Combattevano tutti attorno ai due, soprattutto gli stessi Dembiilaha che cercavano di non valicare la soglia maledetta che circondava i due Mingan. Non era un vero e proprio confine tracciato, ma si era andato a creare subito dopo che tutti i soldati li avevano visto avvicinarsi. Era un confine tracciato dal terrore che, qual ora si fosse superato, probabilmente la morte li avrebbe raggiunti.Li guardò meglio e vide chiaramente come nessuno dei due stesse impugnando un'arma. Stavano semplicemente immobili l'uno di fronte all'altra a guardarsi, solo quello. Willow non capì perché quei due si stessero comportando a quel modo quando attorno a loro c'era una carneficina che spaventava chiunque; per questo continuò a chiamare l'amica nel tentativo di risvegliarla dal sogno che secondo lei stava facendo.
Anche se l'aveva sentita, Yennefer non disse nulla né fece nulla poiché troppo concentrata su quello che aveva di fronte agli occhi. Guardando quella persona che aveva davanti cominciò pian piano a ricordare cosa stesse realmente facendo e il perché, da quando era arrivata lì, non aveva capito un bel niente. Le si aprì un mondo davanti a sé e solo per aver guardato la figura di quel ragazzo.
Fino ad un secondo prima ogni parte di lei lo stava cercando, anche se non lo sapeva, ogni singolo atomo del suo corpo avrebbe voluto rivederlo e stargli accanto, ma non appena la sua immagine divenne più chiara una spinta irrefrenabile la fece scagliare contro di lui senza darle tempo di prendere il controllo sul suo corpo.
STAI LEGGENDO
AYAME DOOSU: il potere nascosto
Fantasy||Secondo Volume della saga AD|| Costretti alla fuga dopo l'attacco dei Dembiilaha, manovrato dall'imperatore Gharifax ed il sovrintendente McSortez, i guerrieri Doosu del continente di Wellan ed i sopravvissuti di Shiobai si sono stabiliti sui cont...