7. Dad

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Mi sedetti su un puff in camera di mio padre e sospirai seccata, chiedendomi cosa potessi fare con lui e cosa non potessi fare. Non lo vedevo da anni, lui non si era mai fatto sentire in quel periodo e non avevo la più pallida idea di cosa fare o di cosa poter creare con lui: da lui non avevo ereditato nulla, se non la passione e bravura con la tecnologia. Mi limitai a cadere all'indietro e a stare con i piedi all'aria, magari avrei avuto un'illuminazione e l'ansia da prestazione si sarebbe calmata. Sospirai e mi coprii il volto con un braccio, poi entrò mio padre e mi osservò e rise. Arrossii leggermente e mi alzai. Mi disse che era contento di vedermi, che fossi lì con lui e non in giro da qualche parte e che voleva recuperare il tempo perso. Molti lo vedono come una persona fredda, distaccata, apatica, egocentrica, narcisista, ma teme solo di esser ferito e di perdere ciò che ama davvero, tutto quello che ama di solito gli scivola fra le mani e lui non riesce mai a recuperarlo. Sarà che sono sua figlia, sarà che lui è mio padre, sarà che ci vogliamo entrambi bene, ma io non ho mai sentito un calore così da lui. Ci volevamo bene, molto bene, e lui non avrebbe sopportato la mia morte, aggiunse anche questo. Mi disse che si era allontanato da me perché non voleva perdermi, perché aveva visto morire così tanta gente che lui si attribuiva una colpa inesistente. Mi disse che voleva girare nuovi video e scattare nuove foto, farci una raccolta, girarci mille film. Capii molte cose da queste frasi, dette fra i miei capelli scuri, bisbigliate dolcemente; capii che allontanarmi da Peter è stata una mossa per proteggermi, per non perdermi nuovamente. In fondo lui lo conosceva da molto più tempo di me e io avrei avuto tutto il tempo del mondo per conoscerlo. Gli sorrisi e materializzai il mio bracciale per le visioni e un piccolo proiettore che costruì e usò mia madre prima di andare via. Lui li prese entrambì e li poggiò sul tavolo metallico: voleva prima testare il bracciale su di me.

"La Torre era silenziosa e io stavo leggendo seduta sul divanetto, gli altri erano andati in missione. Se non fosse per la pioggia fuori, probabilmente, potrei persino dubitare di essere sveglia. Un tocco gentile mi strinse le spalle e mi lasciò un dolce bacio sotto l'orecchio, inspirai e le farfalle nello stomaco iniziarono ad agitarsi. Una tuta rossa si sedette di fronte a me e-"

Urlai, non era possibile. Mi tolsi il bracciale e lo misi a posto sul tavolo. Quell'aggeggio funzionava, bene, e creava situazioni che non avrei mai potuto vivere... io sono io, io non posso innamorarmi, affezionarmi a qualcuno, se lo faccio poi va via, muore, sparisce, mi allontana. Coprii i miei occhi lucidi con il gomito. Mio padre, intanto, cercava di formulare una domanda sensata e che non scendesse nel dettaglio.

-Mi innamorerò di qualcuno, papà.-, singhiozzai e lui rise. Mi disse che non c'era nulla di male nell'innamorarsi, anzi, è qualcosa di bellissimo. -Ma tutti quelli di cui mi innamoro, poi, vanno via.-

-Trottolina se hai avuto una visione su quella persona significa che, in qualche modo, resterà.-, sorrise, -Cosa facevi?-

-Leggevo un libro uscito cinque anni fa.-, respirai profondamente, -E dentro il salottino della Torre mancano tantissimi mobili che ora ci sono e, se le mie supposizioni sono giuste, sono tornata indietro di cinque anni con l'età di adesso.-, lo guardai sconvolta.

-Sono visioni, molte cose sono omesse. Stai tranquilla, tutto andrà per il meglio.-, sorrise ampiamente. Aveva ragione, tutto andrà per il meglio. Un bagliore blu accarezzò il viso di papà e, confusa, mi voltai verso il tavolo: il proiettore era acceso.

Guardammo quella figura azzurrastra e composta da mille puntini muoversi e osservarsi le braccia con fare sorpreso: mamma. La sua figura certe volte scompariva in certi punti, ma non era nulla di preoccupante, visto che lei era qui. Papà continuava a fissare la figura la mamma e vidi, per un momento, i suoi occhi diventare lucidi e un piccolo sorriso materializzarsi. Mia mamma ci sorrise e ci guardò dolcemente. Nacque un enorme sorriso sul mio viso, facendo arrossire le goti e fece aumentare il battito cardiaco. L'idea che lei fosse qui mi faceva andare in estasi e io volevo abbracciarla, stringerla, portarla qui, ma sapevo che non potevo, dato che le proiezioni duravano mezz'ora ciascuna.

-Vi assomigliate così tanto.-, iniziò, -Com'è lì, Kate?-, concluse sorridendo.

-Molto divertente.-, cercai di tralasciare Peter e la nostalgia. Insomma, sapevo di stare bene ed era vero, qui c'era sempre qualcosa da fare e qualche battuta nell'aria, quindi le risate non mancavano mai. Ma la solitudine, certe volte, era incolmabile. Le sorrisi, ma sapevo che lei mi stesse leggendo i ricordi, che stesse andando a fondo e io che cercassi di alzare dei muri mentali, in modo da non farle invadere quel poco che mi rimaneva.

-Ma provi nostalgia e solitudine per certi aspetti.-, mi ammonì. Accennai un timido sorriso e lasciai che parlasse con mio padre.

-Ma cara, potrebbe ferirla.-, sospirò papà, -Non voglio che lei stia male per un ragazzino irresponsabile e che non sa nemmeno usare le mani.-, trattenni una risata. -Tanto tornarà alla Torre domani per una riunione.-, lo disse un po' seccato, ma io ero troppo euforica per badare a quell'emozione che, in circostanze differenti, l'avrei anche reputata fastidiosa.

-Pensi che stare con te sia stato facile?-, lei sorrise, -Andrà tutto per il meglio.-, mi guardò, -Il tempo sta per finire, mancano pochi minuti. Concludo così, Kate non aver paura d'innamorarti, buttati. Tony ama Kate come se fosse l'ultimo giorno e sii un po' permissivo per favore.-, rise, -E, ultima cosa, restate sempre così, siete un bellissimo quadretto.-, l'ologramma si spense. Papà, al contrario, sorrise sornione e gli si arrossirono le guance: era innamorato come la prima volta e la sua mente non faceva altro che ripensare a quanto successo poco prima. Lo guardai divertita e mi smaterializzai in camera mia: domani sarebbe ritornato Peter.

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Urlo. Presto si rivedono e non vedo l'ora, vi giuro. Se sono contenta? Tantissimo. Non vedo l'ora di scrivere il continuo e vi ringrazio per le oltre 100 letture, sono davvero importanti!

Vi lovvo <3

Paper

Lady StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora