18. Bye

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CONSIGLIO DI ASCOLTARE: SOMEONE TO HOLD BY VANCOUVER SLEEP CLINIC

Non sapevo che morire facesse così male, anzi, non sapevo che fosse così semplice. Pensavo che sarei morta per asfissia o per una perdita di sangue irrefrenabile. Pensavo che un messaggere o soldato di Odino sarebbe sceso e mi avrebbe pugnalata alle spalle, ma non accadde nulla di ciò. Conclusi che sarei morta come mia madre, svanendo in un momento di crisi emozionale, positiva o negativa che sia, e nessuno avrebbe potuto fermarlo. Sospirai e storisi il naso, guardando la camera di Peter distrattamente e accarezzando le sueprifici nello stesso modo. Oggi la mia mente era spenta, non ragionava su nulla di preciso, se non la mio possibile addio. Mi chiesi quando sarebbe arrivato il momento e se, durante l'evento, sarei stata sola o ci sarebbe stato qualcuno.

L'orologio suonò le tre del pomeriggio e, dato il sabato, pensai alla resurrezione di Gesù. Ma da quando ero credente? Mi domandai se ci fosse il paradiso, se incontrerò mai mio padre, se gli altri rincominceranno. Se Peter mai rincomincerà.

-Devo scrivergli una lettera.-, fui diretta e, correndo per la Torre, iniziai a raccattare fogli e penne. Preso tutto, fra un sospiro e l'altro, pensai a cosa scrivergli davvero e dirgli tutto quello che provavo. Mi sentivo morire prima del dovuto. La sola idea che avrei lasciato Peter, così, senza alcun pretesto e senza alcuna logica, mi faceva stare male. E anche a lui faceva male. Respirai profondamente, controllando i singhiozzi per quanto potessi e a mettere giù delle frasi sensate.+

"Non sapevo che sarebbe andata a finire così, con te a scuola e me qui, alla Torre. Non pensavo che gli stessi doni che mi contraddistinguevano, ora come ora, mi avrebbero portato alla morte. Non sapevo che ti avrei ferito, andandomene via.

La prima volta che ci incontrammo è stato strano, stranissimo. Tu cercasti di catturarmi, con una delle tue strane trappole, ma non ci riuscisti e, a ripensarci, mi viene da ridere a gran voce. Per entrambi mio padre nutriva un grande affetto e legame, anche se lo mostrava in maniera diversa. Non voleva che legassimo, che ci innamorassimo, perchè temeva che mi ferissi. Te lo dissi e tu mi cacciasti via: fu la prima ferita e il primo motivo per lottare per te. Forse i sentimenti per te partirono proprio da lì, visto che non facevo altro che chiedermi come avrei fatto ad andare avanti senza la tua amicizia. Iniziarono anche i paragoni e, con tristezza, tu li sopportasti con fatica.

E' strano essere qui, a scrivere di noi, di quello che fummo. Ma ricordare, alla fine, non mi farà morire. Il momento della relazione, tra tutti, è il mio preferito. Per me sei stato tutto: il mio primo amore, il mio primo ragazzo, il mio primo bacio, la mia prima lotta, la mia prima rottura, il mio primo sorriso, la mia prima volta, il mio primo imbarazzo e il mio primo pensiero. Tu sei tutte queste cose, in qualsiasi momento, in qualsiasi posto e quello che accadrà sarà solo uno stupido pretesto per farmi ritornare. Spero tanto di trovare un modo.

Durante lo schiocco ci siamo messi a nudo, non solo fisicamente, ma anche caratterialmente. Abbiamo scoperto tanto di entrambi e poco degli altri. Siamo stati noi, smeplicemente noi, sebbene avessimo sofferto per tempo. Ci siamo amati, respinti, toccati, lasciati, avvicinati, odiati, coccolati, baciati e respirati. Siamo stati innamorati per così tanto tempo che, ora, non sembra bastare.

Voglio essere onesta con te: ti amo. Ti amo indipendentemente dai tuoi errori e le tue imperfezioni. Ti amo perchè mi fai ridere e mi aiuti, quando ho bisogno. Ti amo perchè ci sei sempre, anche quando sei altrove. Ti amo perchè mi sento viva, sebbene ti stia scrivendo. Ti amo e ti amerò, ti ho amato e ti amai. Vorrei amarti per ancora molto tempo, essere la tua metà, come ti promisi tempo fa. Vorrei avere il coraggio di oppormi al mio destino, di trovare un modo, ma sappiamo entrambi che non c'è. Sappiamo tutti e due che è destino, e non volere. Vorrei prometterti un mio ritorno, ma sarebbe un'illusione e non mi sembra giusto. Ti voglio ancora qui, fra le mie braccia, con il mio profumo intrecciato col tuo.

Lady StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora