16. Letter

558 36 7
                                    

Piccola Kate o, meglio, piccola mia.
Ti starai chiedendo perché ti abbia scritto una lettera e perché non ti abbia lasciato uno dei miei soliti post-it dove ti dicevo che ero andato da qualche parte, a risolvere un guaio. È dura da ammettere e, per te poi, posso nemmeno immaginarlo o forse no, accettarlo.
Non troverai più miei post-it la mattina o il pomeriggio. Non mi vedrai mai più entrare o uscire dalla porta d'ingresso o dalle altre porte della stanza. Non costruiremo altri ricordi assieme, purtroppo e contro le mie volontà.
Non ho scelto io di sparire, di venire a meno alle nostre promesse e di ferirti.
Non fartene una colpa, anche perché non lo è. Non cercare di andare contro le circostanze e non abbatterti, io non l'ho voluto o premeditato. Anche perché non mi separerei mai da qualcosa o, per meglio dire, qualcuno che mi fa stare bene. Ma di un bene che va oltre l'affetto d'amicizia.
Ora non sono più qui, cinque anni all'indietro, ma cinque anni in avanti, con tutti gli altri. So che mi odierai, che penserai il peggio di me, ma io non l'ho voluto. Stiamo per uccidere Thanos, stiamo per mettere fine a tutto ciò e ci rivedremo, di nuovo. Ci ameremo, come promesso, starò vicino a te fino a che morte non ci separi. Voglio portarti il caffè al mattino, la colazione a letto, farti vedere il mondo come si deve. Voglio mostrarti tutto con i miei occhi e con la mia prospettiva. Vorrei provare le invenzioni, le tue strampalate invenzioni, con gli altri per poi spaventarli. Vorrei andare in missione con te.
Volevo portarti con me, ma non hanno voluto, perché ti credevano troppo sensibile. Gli altri hanno voluto lasciarti qui ma è ingiusto. Non è giusto che ti sottovalutino! Per me non è giusto, non è giusto che tutti vadano via, soprattutto coloro che amo. Non è giusto che... sto stropicciando il foglio, scusami.
Ti chiedo di aspettare, non so quanto, ma del tempo. Ti chiedo di non disperarti e di pensare a te, cosa che non hai mai fatto in quest'anno, visto che pensavi sempre a me e ai miei problemi. Ti voglio felice, sorridente, perché io ti ricordo così. Voglio che la mia Kate sia sempre così e io starò bene, anche se non ti vedrò.
Quando ci vedremo faremo l'amore, diremo a tutti di noi e saremo felici, te lo prometto, sul serio. Supereremo le nostre insicurezze, saremo perfetti e spensierati. E, chissà, magari ci sarà un bouquet di rose rosse e bianche.
Non avere ricadute, non cadere in depressione. Già mi manchi, mentre scrivo queste parole, ma tu stai dormendo. Non ti ho svegliata perché riposavi così bene, così tranquillamente che svegliarti per vederti piangere sarebbe stato orribile. Il tuo rossore sulle guance, il tuo corpo appena coperto dalle lenzuola e l'espressione serena erano già un segno che la separazione sarebbe stata difficile. Ma so che ci rivedremo, perché siamo fatti così... Se non per testardaggine, per caso o per amore, ci vediamo sempre.
Assaporeremo di nuovo le labbra dell'altro.
Voglio tornare da te, piccina.
Ricordati di essere felice, Lady Stark.
-Per sempre, Peter Parker.-

-Se avessi tempo, Peter.-, stringendo questo foglio, macchiato di lacrime, forse sue o forse mie, mi dissolsi. Il dolore era troppo, a questo round.
-Te lo promet...-

-----------------------
È corto di proposito!
Ora inizia l'ultima parte, due di queste sono narrate da Peter e da Tony Stark.
Manca così poco alle 1k di letture e non vedo l'ora. Ma è tutto grazie a voi.
Non prendetevela per la cortezza della lettera, ma Peter è di poche parole.
Cosa accadrà dopo lo schiocco di Iron Man?
Vostra, Paper ❤️

Lady StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora