13 Will

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Sentì Nico che camminava sul mio tetto e alzava la finestra per entrare. Non riuscivo a dormire e continuavo a girarmi nel letto, quando Nico entrò nella mia camera mi girai e lo guardai, i miei occhi erano assonnati e rossi -Vieni- e tolsi le coperte per farlo coricare sul letto. Si coricò di fianco a me e mi si accoccolò contro. Io lo abbracciai da dietro e la sua schiena era schiacciata contro il mio petto.
-Hey Amore come è andata con Hazel?- -Non so come si possa definire la reazione di qualcuno se le si dice "L' unico fratello che hai partirà per una missione suicida nel luogo più pericoloso di tutto il mondo, domani"- Disse Nico sarcastico, quello doloroso. -Amore mio, tornerai da Hazel te lo prometto- intanto continuavo a accarezzargli il viso e a toccargli i capelli -Will, e i tuoi fratelli come la hanno presa?- -Pensavo mi volessero legare al letto con le manette in modo che non potessi partire ahahahha- era una rista fredda, amara, me ne accorsi anche io -Will lo sai che tornerai da loro lo prometto- -Nico non devi promettere queste cose se...- -Will tu lo hai fatto con me io lo faccio con te- -Ti Amo- Anche io Amore- -Quando parli italiano sei sexy- -Will! ahaha- gli stampai un bacio sul collo.
-Dai amore dobbiamo dormire domani è un giorno importante- Gli dissi io -Va bene- si girò e mi diede un bacio, poi affondò la faccia nella mia spalla e si raggomitolò per starmi più vicino. Nessuno dei due riuscì ad addormentarsi presto ma restammo uniti, insieme tutta la notte. Solamente, abbracciati ma mi bastava.

Mi svegliai di soprassalto perchè Nico, di fianco a me, stava urlando. Mi girai e iniziai a scuoterlo, boccheggiava e urlava -Lasciatemi non riesco a respirare, Aiuto, Aiuto voglio uscire di qui per favore AIUTO- poi però cambiò e si mise a urlare -No WILL NO LUI NO PRENDETE ME- io ero spaventato non sapevo come fare -Nico sono qui, Nico! Hey amore hey per favore NICO!- urlai così forte che riuscì a svegliarlo. Si alzò boccheggiando e piangendo, mi guardò e poi mi si fiondò addosso e mi abbracciò. -Nico cosa hai sognato?- continuai a abbracciarlo e lui a singhiozzare -Q Quando nel T Tartaro i giganti mi hanno preso- Gli alzai il viso in modo da guardarlo negli occhi, lui mi baciò -Grazie Will grazie- le sue labbra di solito morbide, erano piene di tagli causati dai morsi che si era dato mentre dormiva. Mi staccai e gli baciai la fronte. Nico non faceva più incubi da quando dormiva con me, cosa era cambiato quella volta non lo sapevo.Forse quello che sarebbe successo il giorno dopo. -Torniamo a dormire?- gli chiesi -Will ma sei fuori dobbiamo partire adesso- -Ma che ore sono- dissi lamentandomi, volevo cercare di rimandare la partenza -Le 6:30- -Nico, così presto!- ero abituato a svegliarmi presto per andare in infermeria ma quel giorno non ne avevo propio voglia e non potete biasimarmi.

Nico tornò nella sua cabina a preparare le ultime cose e io finì di mettere dentro le cose di primo soccorso anche se sapevo che nel Tartaro non sarebbero serviti a tanto ma volevo essere preparato come Alex Fierro (Anche se non sapevo chi fosse). Io Nico e Susan ci eravamo dati appuntamento all'arena alle 7:00. Uscì dalla mia cabina e mi diressi all'arena avevo portato un cambio, non si sa mai se cadi nel fiume di fuoco, un kit di infermieristica del cibo e naturalmente il mio arco e le frecce di riserva. Nico aveva portato un cambio e naturalmente la sua spada di ferro dello Stige, invece Susan aveva portato un cambio, il cibo il suo pugnale e una pistola a proiettili di bronzo celeste e ferro normale. Era una arma molto rara che non avevamo al campo, dovevi comprarla normalmente e placcare i proiettili di bronzo tu stesso cosa molto difficile da fare. Infatti non capivo come Susan, che era arrivata al campo da poco c'è le avesse già. Quella ragazza era strana e speravo di conoscerla meglio durante il viaggio. Mi incuriosiva e il suo passato era molto strano. -Hey ciao Susan- mi avvicinai a Nico e gli diedi un bacio e gli avvolsi il braccio intorno alla vita. Lui si allontanò un pochino, ci rimasi un po' male ma sapevo che a lui non piaceva manifestare "tutto il nostro amore" in pubblico perchè era comunque Nico di Angelo il figlio di Ade e aveva una reputazione da duro senza cuore da mantenere anche se io sapevo che in fondo era un Angelo (ahahahaah capita ahahah, lo so era squallida)

-Hey Will, pronti per una missione suicida che ci porterà nel posto più pericoloso della terra.- -Yea Yuppy- risposi io senza effettivo entusiasmo -Ragazzi prima di andare nel Tartaro io andrei da Annabeth e Percy per chiedere informazioni- disse Nico -Buona idea- -Scusate l'ignoranza ma chi sono Percy e Annabeth?- chiese Susan -Sono i due semidei più forti di tutti e sono stati nel Tartaro per due settimane, possiamo chiedere aiuto a loro- -Ok ma dove sono?- -Al Campo Giove. E qui dobbiamo aprire un altro capitolo. Allora gli dei greci con il tempo vennero modificati e diventarono romani. Gli dei romani sono il corrispondente romano degli stessi dei greci...ogni dio al suo corrispondente greco e quello romano quindi, i semidei, possono essere figli della parte greca oppure di quella romana. Al campo Giove ci sono quelli romani, qui quelli greci.- gli spiegai io -Quindi Annabeth e Percy sono romani?- -No sono greci ma nel campo dei romani c'è una università molto buona e sono andati lì a studiare- Susan sembrò capire subito -Si ok il tuo ragionamento non fa una piega, andiamo a trovarli- io e Nico ci guardammo sorpresi, aveva appena capito che c'erano diversi tipi di dei e non aveva fatto neanche una faccia sbalordita. Boh, Strana!

-Ho lasciato un biglietto a Chirone dicendogli che andavamo al Campo Giove, poi nel Tartaro per non fargli pensare che fossimo spariti- disse Nico. -Per arrivare al Campo dobbiamo viaggiare nell'ombra, quindi prendetevi tutti per mano e andiamo- ci prendemmo per mano e ci tuffammo nell'ombra più vicina scomparendo. Odiavo, ODIAVO i viaggi nell'ombra!

Una Ragazza Speciale ~Solangelo~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora