La voce di Will era piena di dolore.
Lui aveva vissuto molto tempo al campo, quatto o cinque anni, e aveva visto morire due suoi fratelli più gli altri ragazzi del campo tra cui Silena e Beckendorf
-Silena- era l'unica parola che era riuscito a dire, la sua voce era crepata.
Il bellissimo viso della ragazza si rattristò subito e disse sorpresa -Will? Will tesoro sei morto?- Lui non riusciva a parlare perchè se lo avesse fatto avrebbe pianto allora presi io la parola -No tranquilli non siamo morti, stiamo solo cercando rifugio per la notte- -Ah per fortuna- disse Beckendorf tirando un sospiro di sollievo e sorridendoci -Siete i benvenuti ai Campi Elisi-
Silena si mise davanti a Will e gli "accarezzò" la guancia, per quanto un morto possa farlo -Quanto sei cresciuto piccolo Will- il viso di Will si tinse di rosso e anche se aveva gli occhi lucidi riuscì a sorridere.
Avevo la mente collegata a Susan e sentivo tutto quello che sentiva lei, era sfinita. Non riusciva più a stare in piedi e sconfiggere Ade la aveva sfinita più di quanto dava a vedere. -Ragazzi c'è un posto dove possiamo sederci per riposarci? Siamo sfiniti- Io non lo ero neanche tanto ma Susan aveva fatto troppo -Sì certo venite-
Li seguimmo e ci condussero in una casa stile tempio greco tutto ornato e dipinto. Nel mezzo della sala c'erano due grandi divani di seta color porpora e un tavolino di legno di mogano inciso che sorreggeva un vaso pieno di frutta matura, che riempiva la sala di un profumo estivo. Sentii gli occhi farsi subito pesanti e tutta la stanchezza che avevo accumulato si stava riversando fuori. Dire che non ero stanco era una grossa bugia. L'unica cosa che mi preoccupava è che se, in quel momento, ero così stanco dopo aver fatto così poca strada, come sarei stato dopo il Tartaro?Ci sedemmo sui bellissimi divani che erano anche morbidissimi, perfetti per farci un bel riposino e per dormire un po' e... ok mi sto dilungando.
-Nico, Will non ci presentate la vostra amica?-
-Oh si lei è...- -Susan, piacere- disse lei strappando le parole di bocca a Will. Silena e Beckendorf le strinsero la mano -Piacere Susan io sono Beckendorf e lei è la mia fidanzata Silena-
Disse l'ultima frase guardando la fidanzata con occhi innamorati.
-Allora cosa vi porta qui? È successo qualcosa al campo- chiese subito Silena con una nota di preoccupazione. Ero ancora un po' arrabbiato con lei per quello che aveva fatto, essere rancorosi è il mio difetto fatale! Quindi tutta quella preoccupazione per il campo di mi diede un po' fastidio. Cosa ti preoccupi per un campo che hai tradito? Però è sempre stata una eroina e la sua preoccupazione in fondo sapevo che era vera. Per fortuna rispose Will -No no il campo è al sicuro noi dobbiamo concludere una impresa per salvare due nostri amici bloccati nel Tartaro- a sentire quella parola i due sussultarono -Nel Tartaro?Ragazzi è molto pericoloso- in quel momento presi la parola io -Lo sappiamo ma hanno bisogno di noi, poi abbiamo Susan- dissi guardandola, voleva sembrare forte e potente e ci stava riuscendo molto bene -Ah tra l'altro non è che ci possiamo riposare? Dobbiamo ripartire subito- -Oh si certo se volete potete anche servirvi. Noi vi lasciamo- Detto questo si alzarono, schioccarono le dita e comparve un altro divano. Io e Susan ci alzammo, io mi coricai vicino a Will e lei andò sull'altro divano.
-Will- -Sì?- -Mi abbracci- -Certo- mi rispose avvolgendo le sue calde braccia attorno al mio petto. I miei occhi si fecero pesanti e Morfeo avvolse il suo velo su di me. In due secondi ero già nel mondo dei sogni e per i semidei non è mai un mondo ospitale.Fui catapultato in un posto strano. Era tutto nero, non c'era soffitto ma neanche cielo. Il terreno era sabbioso, ma la sabbia era fatta di schegge e pezzi di vetro che mi bucavano i piedi facendomeli "sanguinare". Una luce soffusa apparve in fondo a quella che credevo una caverna e le sagome di due esseri giganti si avvicinarono camminando pesantemente e creando un eco che faceva tremare le pareti. Il cuore iniziò a battermi molto più velocemente e a spostarsi dalla sua sede originale fino ad arrivare a bloccare la gola e a impedirmi di respirare. ~No non possono essere loro. No me ne devo andare!~ ma non riuscivo a muovermi come se la suola delle mie scarpe fosse stata incollata con la super colla al terreno. Una sensazione di freddo mi schiacciò il petto. Per fortuna non si erano accorti di me, forse potevo spiarli senza farmi vedere. Iniziarono a parlare -Hai sentito che il marmocchio figlio di Ade- si erano proprio loro -quello che l'anno scorso abbiamo catturato?- -Sì propio lui, scenderà qui con LEI- -Con LEI?- -Si propio con quella LEI- -Si certo quella LEI se fosse vero il capo lo avrebbe già scoperto e ci avrebbe messo già in guardia, da chi lo hai sentito?- Lei chi? Susan? -Me lo ha detto proprio il capo e mi ha detto di dirti che dobbiamo metterci nelle postazioni- -Ma quale postazione?- -Quella vicino al tempio di Ermes stupido- -No ma li non voglio andarci è brutto e troppo "divino"- si lamentò Oto -Lo so ma dobbiamo impedirgli di riposarsi. Più sono stanchi più sarà difficile per loro arrivare vivi a Giapeto- gli rispose Efialte -È vero- Stavano parlando proprio di noi, e mi avevano anche aiutato dicendomi il loro nascondiglio.
Il sogno cambiò e mi ritrovai nei campi Elisi propio davanti alle isole dei beati. Un ragazzo alto muscoloso e biondo mi dava le spalle. Davanti a lui c'era un portale e uno spirito molto antico (non chiedetemi come lo sapessi) che gli stava spiegando -Sei sicuro di volerlo fare? dimenticare tutto, riniziare da capo, non avere i tuoi poteri- il ragazzo annuì -Quindi sei sicuro di vivere la tua seconda vita per meritarti, dopo, le isole dei beati?- -Sì!- -Allora Jason Grace figlio di Zeus io ti do il permesso di rinascere alla vita- mi venne un colpo al cuore. No non poteva anche lui andare nell'altra vita non dove non avrei potuto trovarlo. Non potevo perdere ancora l'unico amico vero che avevo avuto. -FERMATI!- urlai ma non mi sentiva e si stava già incamminando -NO!!!-
Mi svegliai urlando. Non poteva andarsene. Will saltò a sedersi e Susan aprì gli occhi di scatto -Tutto bene? Cosa hai sognato?- chiese Will preoccupato. Susan si mise a sedere -Vai!Corri prima che parta!- evidentemente i nostri sogni erano collegati. Mi alzai di corsa -Ti spiego dopo- dissi rivolto a Will -VAI!!- mi girai e corsi, corsi, corsi.
La milza mi premeva la pancia, i polmoni si fecero più pesanti, mi sembrava di stare per sputare l'anima ma non dovevo fermarmi.
Ero arrivato davanti al lago. Il portale era aperto e la sagoma di Jason stava per entrare -JASON! JASON FERMATI PER FAVORE!- no ero ancora troppo lontano, non mi sentiva. Corsi più velocemente. -JASON!-
Il ragazzo si girò ma non aveva capito che ero io -JASON CAXXO!- mi mancavano 100 metri, 90,80,70... -JASON- la disperazione mi stava assalendo -JASON!- era a un passo dal portale.
-SONO IO NICO JASON!- è in quel momento si girò -Nico?- -Si sono io- stavo per piangere di gioia (Lo so che da me non ve lo sareste mai aspettato)Il ragazzo smise di camminare verso il portale e con stupore si girò e iniziò a camminare verso di me. -Nico ma che cavolo ci fai qui?- -Tu stupido coglione volevi andartene senza lasciarmi neanche una cartolina- apparve un sorrisetto sul suo viso e alzò le spalle - e io come facevo a saperlo- -Niente sei un coglione, avevo paura di non rivederti più- voi penserete adesso che sarebbe il momento di provare ad abbracciarlo o a dargli un po' di affetto ma, no! Per quanto voi abbiate ragione io sono Nico di Angelo, non do mai affetto gratis, neanche in questa situazione. -Come va? sospetto che tu non sia venuto qui solo per salutarmi vero?- -No, io Will e una nuova ragazza, Susan, stiamo compiendo una impresa per salvare Bob- sembrava che gli avessi dato uno schiaffo -Nico nel Tartaro?!- -Lo so ma dobbiamo salvarli- -Stai solo attento va bene?- -Certo- la bocca si piegò in un sorriso che mise in risalto la cicatrice bianca. -Dimmi come stanno gli altri, Piper sta bene?- -Si stanno tutti bene, Annabeth e Percy abitano e studiano alla università del Campo Giove, Hazel e Frank sono pretori- -Perchè dove ed Reyna?- chiese curioso il figlio del re degli dei -Dopo la guerra al Campo contro il triumvirato si è unita alle cacciatrici di Artemide. Al Campo Giove hanno costruito tutti i templi che avevi progettato- sentito quello gli occhi di Jason si riempiono di orgoglio -Leo adesso abita alla Washington con Calipso e alcune cacciatrici. E Piper... lei vive a Tahlequah in Oklahoma con suo padre, si sono trasferiti. Cerca ancora di dimenticare tutto ma per quello che so sta bene- apparve una ombra di nostalgia e tristezza nei suoi occhi -Vorrei essere con lei... Fa niente, questo è il mio destino... Nico io adesso devo andare se no si chiude il portale. Sono orgoglioso di te, sei riuscito ad aprire il tuo cuore- Si un po' mi stavano salendo le lacrime -Saluta tutti da parte mia, di a Leo che è uno stupido, mi ha fatto prendere un colpo. Infine di a Piper che la ho sempre amata nonostante tutto questo casino- -Jason non puoi restare? Lo sai che così non potrò vederti mai più- -Lo so ma voglio vivere al meglio tutto il mio "futuro". Ti voglio bene Nico- -Jason, sei stato l'amico migliore che potessi mai avere. Grazie- Il ragazzo camminò fino al portale, si girò e mi salutò con la mano -Grazie a te amico- urlò, poi la luce lo avvolse e la sua sagoma come un anglo scomparve nell'etere.
Solo in quel momento mi accorsi che le mie guance erano solcate da lacrime. Era stato come perdere Jason due volte. Mi girai e vidi un ammasso di ricci biondi venirmi in contro correndo. Si fermò a due metri da me e allargò le braccia come per invitarmi ad abbracciarlo. Accettai l'invito e gli corsi incontro nascondendo il viso nella sua scapola, Will era il mio scudo la mia protezione, era come le coperte che i bambini si mettono attorno alla testa per proteggersi dai "mostri" di notte. Will era l'unico che mi poteva vedere così. Lo abbracciai più forte -Tesoro starà bene, è Jason dopo tutto no?- Io annuì con la testa. -Ci sono io per te, ci sarò per sempre, qualunque cosa-
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Una Ragazza Speciale ~Solangelo~
Teen FictionNico è deciso di andare nel Tartaro. Will è deciso a seguirlo. Ma qualcosa cambierà. Una ragazza nuova! Chi è il suo genitore divino? La sopravvivenza del mondo sarà ancora messa in dubbio? La nostra amata Solangelo dovrà aiutarla o annientarla...