Nico se ne era andato da poco e mi mancava già. Ogni volta che se ne andava se ne andava via anche un pezzo del mio cuore. Non sapevo cosa avrei fatto senza di lui.
Era la persona più forte che io abbia mai conosciuto ma sotto quella armatura, quel muro di ferro che si era creato, aveva un cuore bellissimo. Chi riusciva a rompere quella barriera riusciva a vedere il vero Nico, riusciva a fargli provare le emozioni senza barriere, senza paura. Propio per questo poche persone erano riuscite a farlo, tra quelle c'ero io e Hazel nessun altro, fino a oggi. Quella ragazza ci era riuscita.Come? Non lo sapevo e volevo scoprirlo. Un po' per Nico un po' perchè ero geloso. Come faceva quella ragazza a far aprire in quel modo il MIO Nico, quando io ci avevo messo mesi a farlo fidare di me?! Tutto era iniziato il fatidico giorno della guerra dei due campi, Nico aveva usato troppo il suo potere e era stato male e io lo avevo obbligato a stare una settimana in infermeria per "controllarlo". A quel tempo lo conoscevo solo come il tenebroso figlio di Ade, quel ragazzo che non faceva amicizia con nessuno, ma che dovevo far diventare mio amico. Passarono i giorni e io cercavo di parlare e di fare amicizia ma lui era freddo come il ghiaccio. Poi stranamente iniziò a aprirsi, iniziammo a parlare e a passare i pomeriggi insieme. Io iniziai a provare qualcosa, non lo vedevo più come un semplice "amico". Diventammo molto uniti, ma con molta calma. Quando riuscì a farlo aprire con me erano passati mesi. Lì cambiò tutto... e adesso siamo fidanzati quindi...Torniamo a parlare della ragazza...Come aveva fatto? Forse era figlia anche lei di Ade. Nah non poteva perchè negli incubi urlava ~No Papà~ quindi no. Forse figlia di Persefone quindi amica dei figli di Ade. Non lo so. Dovevo scoprirlo!!!!
La ragazza dopo che Nico l'aveva abbracciata non aveva più urlato o fatto incubi e questa cosa mi tranquillizzò molto. Avevo più tempo per pensare e per curare le sue ferire senza avere paura che si auto peggiorasse. Quando una persona è ferita la parte emotiva è fondamentale perchè, se non si è convinti emotivamente di farcela, il corpo si auto danneggia e ci metti molto di più a curarti.
Il satiro si stava curando e fra pochi giorni si sarebbe svegliato. Non aveva ferite e le ossa rotte si erano curate ma era ancora molto stanco e dormiva praticamente tutto il giorno. Niente di preoccupante anzi lo aiutava a rimettersi del tutto e a riposarsi.
La ragazza non aveva più gli incubi e complessivamente era messa bene. I tagli sulla schiena erano molto gravi ma si stavano curando molto velocemente, più velocemente del normale e le ossa rotte si erano aggiustate grazie al nettare e all'ambrosia e l'unica cosa che mancava era che is svegliasse...Detto fatto. Lei si svegliò boccheggiando e si sedette velocemente su bordo del lettino -Dove sono? Chi...chi sei tu? Dove è Forst? Cosa gli hai fatto? Dove hai messo Oikogeneia?- Disse lei boccheggiando, come non avesse aria -Tranquilla tranquilla mi chiamo Will sono un medico. Sei arrivata qui con Forst eravate feriti e vi ho portati in infermeria per curarvi. Forst sta bene, sta dormendo- scostai la tenda che separava i due letti. Cercai di essere più calmo e pacato possibile per tranquillizzarla ~Cerca di essere il più solare e calmo possibile. Sorridi Will, sorridi~ mi dicevo anche se per me non era difficile farlo. Quando lo vide fece un respiro di sollievo, allentò la presa sulla coperta che stava tenendo stretta nei pugni -Devo andarmene la polizia mi sta ancora cercando non posso stare qui- -Invece sì stai tranquilla qui nessuno ti farà del male o ti metterà in prigione. Adesso riposati che dopo ti dobbiamo spiegare tutto- Lei mi guardò negli occhi con uno sguardo misto di sfida e gratitudine. I suoi occhi erano mozzafiato, naturalmente non belli come quelli del mio Death Boy, ma comunque bellissimi, di un verde penetrante ma non come quello di Percy più severo altezzoso, con una spruzzatina di azzurro chiaro intorno alla pupilla. -Ok ma solo una ultima cosa. Devi mettere Oikogeneia sul mio comodino non si sa mai che tu mi voglia fregare- -Che cosa?- -il mio pugnale a doppia lama più o meno lungo così- e fece un segno con le mani per indicare la lunghezza, circa 50 cm -Aaah ok, ma non te la posso mettere sul comodino te la metto nel cassetto. Qui siamo in infermeria e le armi non sarebbero neanche concesse- gli appoggiai il pugnale dentro al cassetto, era un pugnale con l'elsa ornata da girigori dorati e la lama di due colori ai lati e uno in centro, nero credo fosse ferro dello Stige, oro credo oro imperiale e al centro un materiale più chiaro credo fosse bronzo celeste. Non sono mai stato bravo a distinguere le lame. Potete chiedermi tutto quello che volete riguardo alle frecce ma niente riguardo alle spade, su quello chiedete a Nico -Non sei spaventato che io abbia un pugnale, di solito la gente lo è, chi sei tu?- mi guardò e le sue sopracciglia erano corrucciate. Un brivido mi percorre la schiena.
-Riposa adesso, ti spiegherò tutto dopo- Gli feci il sorriso più grande e incoraggiante che potessi fare e poi le chiusi le tende.Hey come state?
In questo capitolo ho creato un piccolo flashback del momento in cui la nostra Solangelo si è incontrata. Ma in questa storia non voglio raccontare la loro storia, voglio fare qualcosa di diverso.
Ci sono tantissime storie su come si sono conosciuti e se volete leggerle le trovate tutte nel mio elenco di lettura chiamato "Solangelo"
Però prima per favore finite la mia ahahahha. No non vi obbligo (Sto già venendo a casa tua)
Vi voglio tanto bene ❤️
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Una Ragazza Speciale ~Solangelo~
Teen FictionNico è deciso di andare nel Tartaro. Will è deciso a seguirlo. Ma qualcosa cambierà. Una ragazza nuova! Chi è il suo genitore divino? La sopravvivenza del mondo sarà ancora messa in dubbio? La nostra amata Solangelo dovrà aiutarla o annientarla...