15 Will

65 7 2
                                    

Voi adesso vi state chiedendo perchè Nico ha deciso di avvisare Hazel con un messaggio iride e non di persona. Lui mi ha spiegato che non se la sentiva. Hazel è molto dolce e protettiva, e Nico la ama con tutto il suo cuore e non vuole vederla soffrire. Il mio Nico non è bravo con le persone, per niente, quindi si sarebbe sentito male, fuori posto, a vedere sua sorella piangere e non poter fare niente. Quindi decise di scriverle un biglietto che appoggiò sul suo trono da Pretore. C'era scritto:
Cara Hazel,
Io, Will e Susan siamo venuti per chiedere informazioni sul Tartaro a Annabeth e Percy. Non sono passato perchè non avevamo più tempo e dovevamo partire, ma ti ho scritto questo messaggio per dirti che ti voglio un mondo di bene. Qualsiasi cosa succeda sappilo: Mi hai migliorato la vita.
Grazie sorellina.

il tuo fratellone Nico

Dopo aver messo il biglietto Nico ci prese per mano e saltammo nell'ombra.
L'ho già detto che ODIO I VIAGGI NELL'OMBRA

Atterrammo a Central Park sotto l'ombra di un albero. L'aria era stranamente pulita, certo era sempre l'aria piena di smog e inquinamento di New York, ma al parco gli alberi la filtravano un pochino. Le piante e l' erba erano verdi e gli uccelli cinguettavano ma noi eravamo troppo indaffarati e preoccupati per accorgercene
-Susan puoi lasciarci da soli un secondo?- chiesi io, volevo stare da solo con il Mio Death Boy -Certo, vado a cercare una fontanella per bere-  e si allontanò in direzione dello Zoo.
-Amore hai fatto la cosa giusta, starà bene- gli accarezzai la guancia e mossi il pollice sullo zigomo, lui si schiaccio ancora di più contro la mia mano. Gli avvicinai il viso al mio e gli baciai la fronte -Grazie- mi rispose.
In quel momento ci passò dietro un signore di circa 50 anni e iniziò a insultarci. Di solito non ci siamo tanto peso, solo Nico si innervosiva un po' ma non era niente di che, ma quella volta il signore esagerò. Mi lanciò contro il mozzicone di sigaretta acceso che mi atterrò sul braccio e mi scottò. Urlai.

Nico non ci vide più dalla rabbia e cercò di saltargli addosso. -Nico, va tutto bene, tranquillo non mi ha fatto niente. Nico è solo stupido- cercai di calmarlo -Nessuno può fare del male a te se ci sono qua io- disse lui ringhiando tra i denti e dimenandosi fra le mie braccia per arrivare al signore e strangolarlo.

L'uomo non mi aiutava affatto, anzi continuava a insultarci. Stava per prendere una altra sigaretta quando gli arrivò un pugno in faccia, propio in mezzo agli occhi. Cadde a terra stordito.
Sopra di lui si trovava Susan. L'espressione che aveva faceva paura anche a me. Si stava scrocchiando le dita con fare minaccioso, come quello dei film, e disse ringhiando -Non provare più a fare del male ai miei amici capito. CAPITO!- lui la guardava con fare ripugnate. Poi si alzò goffamente e corse via.

-Susan- lei alzò lo sguardo e mi guardò negli occhi. Non mi fece finire, si avvicinò e prese il mio braccio per vedere come stava la bruciatura -Non so come funzioni con la cura dei semidei, ma io quando mi scottavo ci mettevo sopra una crema all' aloe. Ne ho un po' di scorta, la vuoi?- disse incurvando le labbra leggermente verso l'alto. La guardai con fare riconoscere, per tutto, -Si grazie so come si fa, Nico, amore, puoi passarmi un po' di ambrosia. Nico!- Nico era imbambolato, era rimasto a fissare il punto dove Susan aveva picchiato l'uomo, la sua espressione era un misto di rabbia e disprezzo. -Sì scusa. Cosa mi hai chiesto?- -Se mi puoi passare l'ambrosia- come caduto da un pero disse -Will il braccio. T Ti prendo l'ambrosia!- quando me la porse aveva lo sguardo pieno di paura e rabbia. Anche se mi faceva male la scottatura gli presi il viso con le mani e lo obbligai a guardarmi negli occhi. -Nico, sto bene. Abbiamo una impresa da compiere. Non vorrai farti abbattere da uno stupido con la mente chiusa vero? - lui mi guardò e farfugiò -No- gli diedi un bacio. Dopo che mi fui curato decidemmo di cercare l'entrata.

Mentre seguivo Nico pensavo a quello che aveva detto Susan ~Non provare più a fare del male si miei amici~ Amici? sì aveva usato la parola amici. Non so se ci considerasse amici o lo fossimo già o lo avesse detto perchè si era fatta prendere dal momento. Quella ragazza era strana. Non si capiva cosa provasse. Era un misto di emozioni contrapposte certe volte era severa e distaccata, altre apprensivissima tanto da sembrare la mamma del gruppo. Ma aveva sempre una area regale, potente. La maggior parte delle volte faceva paura, ma non quella paura che fanno i mostri o i film horror. La paura della astuzia, del potere, la paura che della forza. (come la paura che emana Annabeth)
Non si capiva cosa provava perchè era brava a non farlo vedere, per questo non la capivo, forse non la avrei mai capita.

Arrivammo a nord del laghetto del parco
-Ci sono due porte per gli inferi, una a Los Angeles, quella più conosciuta e l'altra, più difficile trovare, la porta di Orfeo. Per aprirla ci serve della musica...- Disse Nico guardandomi, sapevamo tutti e due che io non ero bravo cantare. Certo avevo altri pregi, sapevo fischiare fortissimo, sapevo illuminarmi il buio, sapevo curare la gente con il potere di mio padre ma cantare non era un'abilità che avevo ereditato -Susan tu sai cantare o suonare qualcosa?- -scusa ma Will non è figlio di Apollo il dio della musica? Perché non canta lui?- -Emh ho ereditato molte abilità da mio padre ma quello di cantare propio no, quindi...- gli risposi imbarazzato -Allora farò io- -sai cantare?- chiesi stupito -No, però lo so aprire- Nico la guardò confuso e spazientito -Susan la porta è governata dalla magia, non pu...-

Lei invece prese un bel respiro e stese la mano sul terreno. I massi tremarono, sempre più forte fino a che non si spezzarono e si aprirono in una fenditura triangolare. Guardai dentro, dei gradini e scendevano verso le tenebre. L'aria puzzava di morte e muffa, mi ricordava i tunnel dei Trogloditi, solo che quelli invece di condurci al centro di un villaggio di esserini bassi e pazzi che fondavano la società su i cappelli, portavano direttamente all'Ade. Io e Nico la osservammo stupiti. Com....
-Tesoro sei pronto illuminarci la strada-disse Nico ironico -ah ah simpatico- dissi io senza effettivo umorismo -Andiamo!- mi illuminai e iniziammo a scendere le scale.

Una Ragazza Speciale ~Solangelo~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora