Una Ragazza Speciale ~Solangelo~

9 Will

Se prima di iniziare a leggere mettete la canzone a 1,16/1,18 quando Susan dirà "adesso ve ne andrete" le stesse parole le dirà anche la canzone. Da tantissima potenza, sono stra soddisfatta. Va beh iniziamo la storia ;)

Arrivammo al falò e lì non trovammo lo spettacolo che ci saremmo aspettati. Chirone non era ancora arrivato quindi Clariss aveva usufruito della situazione per dare fastidio ai nuovi arrivati, solo che i nuovi arrivati erano Susan. Clariss la stava infastidendo girandogli intorno schernendola e punzecchiandola con la spada. Susan invece di essere impaurita o arrabbiata era annoiata e pochissimo infastidita come se Clariss fosse solo una mosca che gli girava intorno e gli ronzava nelle orecchie. Lei sbuffò -Clariss puoi anche andartene non sono interessata a te o hai tuoi stupidi fratelli- -Certo vediamo- disse uno della casa di Ares sogghignando. Non voleva darle fastidio ma solo guardarla, se la stava mangiando con lo sguardo e questo a lei dava molto fastidio. Poi però Clariss toccò un punto debole -Oh ma guarda che carina, guarda come sei inutile. Papà ti picchiava? oh poverina ahahahha- lei si girò e la congelò con occhi -Prova a ripeterlo. Adesso conterò fino a tre e tu e i tuoi fratelli ve ne sarete andati- -Si sì certo come se ci facessi paura- -Uno- -oh di poverina pensa di batterci ahahahha- -Due- -Si farà solamente male ahahahha- -Tre. Siete ancora qui? peggio per voi- Saltò in aria nella posizione di fare una capriola è mentre volava afferrò con i piedi il collo di uno dei ragazzi della casa di Ares, lo sollevò da terra e finì la capriola buttandolo a terra. Poi lei si rialzò incolume, guardò Clariss con aria di sfida che la incitava a andarle contro. Lei la guardò arrabbiata e andò all' attacco. Tirò fuori la spada e Susan si spostò di lato tirando fuori il pugnale, Nico io e Katie continuavamo a urlare e a dirgli di smetterla non tanto per Susan ma per Clariss che si sarebbe sicuramente fatta più male. Cercavo di usare il mio fischio (sapevo fischiare molto forte) ma non mi sentivano come se fossero immuni, in una bolla. Clariss faceva così quando lottava, si staccava dal mondo. Non importava se un branco di mostri stesse attaccando il campo, non importava se stava per finire il mondo. Lei stava combattendo e nessuno, esterno, la poteva fermare.
Fece subito un affondo e Susan lo schivò di lato, usò la panchina come trampolino e superò in volo la avversaria e gli atterrò dietro alla schiena. Clariss non fece in tempo a girarsi che aveva già il coltello di Susan alla gola. -Vuoi ripetere?- -Tu stupida piccola...- -Cosa stai dicendo? Guarda ripeti non ti sento molto bene- disse Susan premendo di più il coltello sulla trachea di Clariss -Niente- Farfugliò la diretta interessata alla quale sarebbe stata tagliata la gola. Il suo sguardo era pieno di odio e ringhiava fra i denti.

Poi successe una cosa stana, Susan cadde con le mani sulle orecchie e come in coma stette con gli occhi aperti seduta a terra, io corsi da lei e mi ci sedetti davanti le presi la testa fra le mani e iniziai a chiamarla -Hey Susan, Hey ci sei? tutto bene, cosa hai? cosa sentì? SUSAN! SUSAN! Clariss cosa hai fatto?- dissi io arrabbiato -Niente Niente io non ho fatto niente- disse lei come scusante anche se non ci credevo comunque ma poi arrivò Nico -Papà lasciala stare è stata brava, non si è fatta uccidere. È questo l'importante. Ma cosa non non abbiamo visto niente. cosa ha fatto? Cosa vuol dire che da lei vuoi di più? cosa no papà lasciala lei è stata bravissima, cosa intendi quando dici che le hai insegnato come si fa? PAPÀ LASCIALA!!- Susan iniziò a urlare -ADE PER FAVORE VATTENE. VA BENE LA PROSSIMA VOLTA LO FARÒ PER FAVORE PERÒ BASTA!! ADE!!- sentendo le urla arrivò Chirone al galoppo visibilmente preoccupato -Cosa sta...Ade lasciala adesso spetta a me allenarla non a te!- Susan cadde a terra tremante e io la presi prima che sbattesse la testa contro il terreno. -Adesso voglio spiegazioni- disse Chirone a Clariss e a Nico guardandoli con aria ammonitore da genitore arrabbiato.