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LAUREN'S POV.

Ci sedemmo una di fianco all'altra. Camila sfilò dalla tasca degli shorts un paio di auricolari e, dopo averlo attaccato al suo cellulare, me ne porse uno. Le nostre dita si sfiorarono appena, e in quel contatto non potei fare meno di osservare la ragazza al mio fianco: guardava le nostre mani e si stava torturando il labbro con i denti, ma non ne fui sorpresa, perché lo faceva spesso e senza accorgersene.

Sorrisi, presi la cuffietta e me la infilai all'orecchio, per poi appoggiare istintivamente la testa sulla sua spalla. Mi strinsi un po' di più a lei, come se non potessi sopportare l'idea di non averla a meno di due centimetri di distanza.

Sentii la ragazza al mio fianco sospirare per poi poggiare la sua testa sulla mia e far partire la canzone "What If I Told You I Like You" di Johnny Orlando.

'Io rimango, Camz' pensai forte nella mia testa, sperando invano che potesse sentirmi telepaticamente.

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CAMILA'S POV

Rimanemmo lì, ferme, per quelli che mi sembrarono solo pochi secondi, ma che alla fine si rivelarono 20 minuti. In poco segnalammo la fermata al conducente ed uscimmo dal mezzo di trasporto.

Il sole ci scaldava già la pelle, e riuscivo a respirare a pieni polmoni l'odore di mare, di acqua salata e di vento che solletica la sabbia. Era uno dei profumi più buoni che avessi mai sentito, dopo quello al gelsomino.

"Andiamo Camz!" mi risvegliò dai miei pensieri l'incanto di ragazza che avevo a fianco.

Fianco a fianco, io e Lauren ci avviammo verso l'ingresso della spiaggia libera. Fu quando entrai a contatto con la sabbia scottante che vidi, in lontananza, le nostre tre amiche.

"Le vedi tu?" mi chiese la mia amica, che ancora sembrava non averle notate mentre continuava a guardarsi intorno.

"Sono laggiù Lau, hai mai pensato di fare una visita dall'oculista?" la presi in giro io.

"Che scema che sei" ridemmo entrambe, per poi avviarci a passo veloce verso Ally, Normani e Dinah. Erano distese su dei teli vicino a riva. Ally, che era girata di pancia con gli occhi rivolti verso l'entrata della spiaggia, non ci mise molto a riconoscerci e a salutarci con la mano.

"Buongiorno, alla buon'ora!" rise Dinah non appena fummo abbastanza vicine da poter parlarci.

"è colpa di Camz, ha perso l'autobus" scosse la testa Lauren, rendendomi le guance rosee.

"Oh, non mi sembra che sia l'unica ad averlo perso. Come mai non sei venuta in macchina?" si aggiunse Normani, mentre la cubana si toglieva la maglietta e i jeans e io rimanevo imbambolata a guardarla.

"Lo sai che è dal meccanico e non la riceverò prima della prossima settimana. Comunque sono scesa per aspettare quello dopo con lei" rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo, il che fece diventare le mie guance da rosee a un colore rosso acceso. Purtroppo, Lauren se ne accorse.

"Tutto bene, Camz?" 

"C-cosa?" risposi, costringendomi a staccare gli occhi dal suo fisico e a guardarla in viso. "S-sì, è che...mi sono appena ricordata di aver dimenticato le chiavi" inventai sul momento, maledicendomi per non aver trovato nulla di meglio da dire all'istante. Per fortuna, nonostante un'occhiata maliziosa da parte di Dinah, nessuno reagì o disse nulla.

Ne approfittai per levarmi gli indumenti e rimanere in costume da bagno, per poi estrarre dal mio zaino un telo color giallo sole. Lo spiegai e lo posizionai per terra, tra quello di Dinah e di Lauren. Quest'ultima si era già distesa sul suo, con le ginocchia alzate e gli occhi chiusi, per prendere il Sole.

Bella Come il Mare || LGBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora